Mutuo di 158,6 milioni per i progetti

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Mutuo di 158,6 milioni per i progetti

Al vaglio del Consiglio cittadino è stata inoltrata ieri, nell’ambito del collegio del sindaco Vojko Obersnel, la proposta di accensione di un mutuo di 158,6 milioni di kune per la realizzazione dei progetti strategici, ovvero la rivitalizzazione del complesso Benčić (la Casa di mattoni e dell’edificio T, nel quale si insedieranno rispettivamente la Casa dell’Infanzia e la Biblioteca civica) e l’assetto delle superfici pubbliche al suo interno, nonché per la realizzazione dell’opera di riqualificazione energetica degli asili Kvarner, Krnjevo, Podmurvice, Potok e Veseljko e delle scuole elementari Pećine, Podmurvice, Valscurigne, Cosala, Ivan Zajc e Gelsi. Il valore complessivo dei succitati progetti ammonta a 250,3 milioni di kune, di cui 76,8 milioni saranno attinti dai fondi europei, 19,9 saranno ricavati dal Fondo per il cofinanziamento dei progetti europei a livello regionale e locale, mentre il resto dell’importo, ovvero 158,6 milioni verranno stanziati dalla Città. Per l’ottenimento di questi mezzi, pertanto, la Città ha bisogno di accendere un mutuo. Come spiegato dal sindaco, la differenza dell’entità delle somme ottenute dai vari fondi e l’importo che deve assicurare la Città è la conseguenza del fatto che i fondi europei possono essere investiti esclusivamente per l’opera di edificazione nel complesso Benčić, ma non per l’acquisto dell’attrezzatura, che viene finanziato interamente dalla municipalità.

“Spetta alla Città, inoltre, finanziare l’opera d’assetto degli spazi pubblici all’interno del complesso e l’infrastruttura necessaria (l’allacciamento all’acquedotto e alla rete fognaria, le telecomunicazioni e via dicendo), un investimento che ammonta a 35 milioni di kune – ha precisato Obersnel –. Un altro motivo è il fatto che i progetti di riqualificazione energetica richiedono di regola una grande partecipazione finanziaria della Città, calcolata in base all’indice di sviluppo del territorio. Dal momento che l’indice di sviluppo di Fiume è alto, ha diritto a minori sovvenzioni per questi progetti. Lo stesso vale anche per le unità di autogoverno locale che si trovano sulla costa. Per motivi climatici, queste ottengono sovvenzioni minori rispetto alle unità di autogoverno locali nel continente”, ha rilevato Obersnel, aggiungendo che la Città ha pianificato il mutuo nel bilancio per il 2018, il 2019 e il 2020 e ha pure inoltrato un invito alle banche.

Meglio l’offerta della Erste bank

“Ci sono state presentate due offerte, quella della Zagrebačka banka e della Erste bank. Le condizioni proposte dalla Erste bank si sono dimostrate più favorevoli per quanto riguarda il tasso d’interesse, che ammonta all’1,59 per cento, e della spesa complessiva del mutuo – ha spiegato Obersnel –. Questo è un chiaro messaggio a tutti coloro che sostengono che la Città sia in crisi e che non ci sia fiducia nel bilancio cittadino”, ha puntualizzato, spiegando che al Consiglio cittadino verranno presentate due proposte, ovvero una che riguarda i progetti finanziati dai fondi europei – i quali non rientrano nel bilancio cittadino – e la seconda, che riguarda i 35 milioni di kune necessari per l’assetto dello spazio pubblico e dell’infrastruttura comunale nel complesso Benčić, il che fa parte degli obblighi finanziari della Città. Nel caso in cui il Consiglio cittadino accogliesse la proposta, questa deve ottenere l’approvazione del ministero delle Finanze e del governo.
Obersnel ha annunciato pure che entro la fine dell’anno, o all’inizio del prossimo, la Città accenderà un altro mutuo per il finanziamento di progetti che hanno ottenuto i fondi europei e che sono legati a Fiume, Capitale europea della cultura 2020, tra cui anche la Centrale energetica dell’ex Cartiera, che diventerà un incubatore per l’industria creativa e la riqualificazione energetica di altri cinque asili e della sede del Museo civico.
Si tratta di progetti del valore di 58,5 milioni di kune, per i quali la Città richiederà un mutuo del valore di 27,1 milioni di kune.

Sostegno ai genitori di bimbi prescolari

La capodipartimento per l’educazione e l’istruzione, Sanda Sušanj, ha presentato i finanziamenti pubblici nel campo dell’educazione prescolastica, ovvero le condizioni e i tipi di programmi. Sono state inoltre definite le condizioni in base alle quali altri fondatori di asili possono attingere i mezzi dal bilancio cittadino.
“Si tratta di modifiche a favore dei genitori, dal momento che i posti negli asili, nonostante la Città abbia investito nell’aumento della capacità delle strutture prescolari, non sono ancora sufficienti per accogliere tutti i bambini – ha rilevato la capodipartimento –. Al fine di includere nell’educazione prescolare quanti più bambini, abbiamo dato la possibilità ai genitori i cui bimbi frequentano gli asili privati di usufruire di questi servizi al prezzo di 720 kune, che è l’importo che viene versato mensilmente negli asili della Città. Pertanto, la Città si assume l’onere di coprire il resto dell’importo definito dagli asili privati”, ha concluso Sanda Sušanj, la quale ha riferito che le consultazioni pubbliche relative al documento sono aperte fino al 27 maggio.

Mercati cittadini

Accolta pure la proposta, presentata dalla capodipartimento per gli affari comunali, Irena Miličević, di permettere agli affittuari dei punti vendita nei mercati cittadini di Braida, Zamet e quelli centrali che portano avanti ormai da anni e con profitto la loro attività, di prolungare direttamente il contratto d’affitto per altri cinque anni, con decorrenza dal 1.mo giugno 2018, senza bandire un concorso pubblico, come decretato dal Regolamento della società Rijeka plus.
La capodipartimento ha pure riferito che la società ha rilevato una parte del terreno sul quale sorge il mercato di Zamet dal concessionario, per cui questo è ora di proprietà della Rijeka plus.
Al fine di incentivare l’attività commerciale nel mercato di Braida, nel quale si nota già da anni un progressivo rallentamento e disinteresse da parte dei commercianti, è stato deciso di dare in affitto i punti vendita a un prezzo notevolmente inferiore rispetto agli altri mercati.

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