MOST: «Puzza insostenibile e guadagno mancato»

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MOST: «Puzza insostenibile e guadagno mancato»
Una veduta di Marišćina. Foto: RONI BRMALJ

“Ne abbiamo parlato, ripetutamente, ma continueremo a farlo”, è il messaggio lanciato dal MOST all’ingresso dell’impianto per la gestione dei rifiuti a Marišćina. La struttura continua a rappresentare un problema e lo è stata fin dal suo inizio.
Ieri gli esponenti del partito, Josip Katalinić, consigliere regionale, Zvonimir Troskot e Marin Miletić, deputati al Sabor, hanno riproposto il tema. “Lo ripetiamo da dodici anni – spiega Katalinić –, ma senza alcun risultato. Se ne è discusso all’Assemblea regionale, ma non è cambiato nulla. In ogni caso, non vogliamo rinunciare a trattare questa problematica. Se ne conoscono le cause e le soluzioni. Oggi vorremmo dare degli aggiornamenti basati sui dati recenti riguardanti l’impianto. Questo di Marišćina, come quello di Castion in Istria, sono strutture concepite secondo principi tecnologicamente superati. La stessa Revisione di Stato aveva appurato, due anni fa, che questi impianti non sortiscono i risultati previsti. Dovrebbero essere in grado di produrre del materiale combustibile da piazzare sul mercato con la possibilità di trarne dei ricavi economici. Invece, dobbiamo pagare affinché qualcuno prelevi il materiale da smaltire. Nel corso del 2023 a Marišćina sono state depositate 82mila tonnellate di materiale di cui soltanto il 6,8 per cento, cioè 5.500 tonnellate, è stato piazzato sul mercato. Il piano era di arrivare al 30 per cento. Si è dovuto pagare 198 euro per ogni tonnellata rimanente per circa un milione complessivo durante lo scorso anno”.
Comunque, è stato precisato che per un sistema efficiente per lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti è necessaria un filiera completa, comprendente gli impianti per la selezione dei rifiuti e quelli per il compostaggio. A Mihaćeva draga c’è la nuova struttura per la selezione dei materiali riciclabili, affidato alla gestione della municipalizzata fiumana “Čistoća” che non ha ancora messo in funzione lo stabilimento. Per quanto riguarda il compostaggio, soltanto l’isola di Veglia dispone di un sistema completo, integrato, un esempio per l’intero Paese.
Il risultato di tutto ciò, hanno aggiunto Troskot e Miletić, oltre al guadagno che non c’è, si manifesta sotto forma di fetore nauseabondo, insopportabile soprattutto nei mesi estivi. “Non ci occupiamo di questa problematica per fini elettorali – sottolinea Troskot -, ma seguendo quella che è una linea coerente che vogliamo seguire. Continueremo a combattere”.

Zvonimir Troskot, Josip Katalinić e Marin Miletić.
Foto: RONI BRMALJ

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