Monitoraggio mare: un anno di qualità

Al termine della stagione balneare, l'Istituto regionale si salute pubblica ha presentato i dari riguardanti la valutazione sull'inquinamento

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Monitoraggio mare: un anno di qualità
Il mare del Quarnero è d’ottima qualità. Foto: RONI BRMALJ

L’Istituto regionale di salute pubblica, terminata definitivamente la stagione balneare, ha reso nota sul suo sito un’analisi completa del monitoraggio del mare effettuato nell’area del Quarnero durante tutto il 2022.
Dei 2.759 campioni prelevati nei pressi delle 270 stazioni balneari quarnerine, 260 sono risultati “ottimi”, 5 “molto buoni”, uno “soddisfacente” e 4 hanno ricevuto l’insufficienza.
I criteri di valutazione distinguono 4 singole categorie, ognuna di colore diverso: mare di alta qualità sanitaria (colore blu), mare adatto alla balneazione (colore verde), mare leggermente inquinato (colore giallo) e mare inquinato (colore rosso).
Il rapporto riporta, oltre alla valutazione dell’inquinamento del mare dinanzi alle spiagge, contiene l’informazione sulle fonti di inquinamento, le varie priorità quali la realizzazione di reti fognarie e il funzionamento di quelle esistenti che vengono monitorate a parte, i requisiti per la bonifica delle singole fonti d’inquinamento marino.
All’atto della valutazione vengono considerati l’aspetto del mare, la limpidezza dell’acqua, e gli indicatori di contaminazione fecale, di residui di scarto e di grassi minerali, come pure il valore del pH e la temperatura.
Sono numerosi i fattori meteorologici e idrografici che determinano le variazioni temporali della qualità del mare in un determinato punto di prova (precipitazioni, nuvolosità, vento, temperatura del mare, salinità, onde, correnti marine, cambiamenti del mare, dinamica dello scarico delle acque sotterranee sulla costa) nonché le modalità di scarico e trattamento delle acque reflue e piovane, l’affollamento sulle spiagge da parte dei bagnanti e il loro comportamento.
Nella Regione litoraneo-montana il monitoraggio a lungo termine ha dimostrato che la qualità del mare sulle spiagge dipende principalmente dalle condizioni idrologiche e l’inquinamento a breve termine è principalmente da attribuire a grandi quantità di precipitazioni. Nei periodi di forte piovosità e pochi giorni dopo, aumenta il rischio di balneazione sulle spiagge, soprattutto quelle in prossimità di numerose sorgenti d’acqua dolce.
Le cause dell’inquinamento vanno ricercate anche nel mancato collegamento di parte di singoli al sistema di drenaggio delle acque reflue, nell’efficacia delle soluzioni tecniche di tale sistema in termini d’impatto sull’ambiente, negli allacciamenti abusivi, nelle perdite di fosse biologiche, perdite della rete fognaria interna di alcuni edifici in riva al mare e il drenaggio inadeguato delle acque piovane.

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