«Molta gratitudine e tanto perdono»

In visita alla Cattedrale di San Vito il Nunzio apostolico della Santa Sede in Croazia

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«Molta gratitudine e tanto perdono»

“È la prima volta che posso officiare la Santa messa per i fedeli di lingua italiana da quando sono in Croazia e speriamo che non sia l’ultima”. Sono queste le parole con le quali il Nunzio apostolico della Santa Sede in Croazia, monsignor Giorgio Lingua, ha salutato i fedeli che ieri mattina si sono raccolti nella Cattedrale di San Vito, nella seconda domenica dell’Avvento. A porgergli il benvenuto è stato il padrone di casa Matija Matičić, rettore della Cattedrale: “Grazie per aver accettato di celebrare la Santa Messa nella Cattedrale di San Vito e Modesto per la nostra Comunità Italiana, fiumana. Lei è sempre un ospite molto caro, soprattutto per la sua semplicità e per le sue belle e speciali omelie”, ha detto il rettore.

Presente anche la presidente della CI, Melita Sciucca

Monsignor Lingua non si è smentito, con un’introduzione tutta sua, per certi versi molto personale, al Natale, al giorno in cui si celebra la nascita di Gesù. Ha usato delle metafore, a partire da quella della pandemia che stiamo vivendo, paragonando la quarantena al purgatorio da dove non si esce se non si è… vaccinati. “Il perdono e la gratitudine sono i due vaccini essenziali senza i quali non si può entrare”. Ha raccontato, quindi, una vicenda, un incidente stradale di quando aveva 22 anni e dal quale è uscito vivo per miracolo: “Quel giorno avevo un po’ litigato con mio padre che durante la vacanza, quando ero in seminario, aiutavo a lavorare nei campi. Più del dolore fisico per le fratture che ho subito, mi fece soffrire quello per non aver chiesto perdono a mio padre. Non potevo accettare l’idea di andarmene senza averlo fatto. Poi, pensai a mia madre che non avevo ringraziato per tutto ciò che mi ha dato”. È il messaggio universale con cui monsignor Lingua ha augurato un Natale di pace a tutti, sereno come la mattinata in San Vito, tra i lieti canti del Coro Fedeli Fiumani.

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