Mobilità elettrica sempre più a portata di mano?

Presnetato anche a FIume l'autobus "Iveco E-Way electric", un gioiello da mezzo milione di euro, il doppio di un bus "normale"

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Mobilità elettrica sempre più a portata di mano?
Il veicolo dell’Iveco presentato a Fiume. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

“Sarà bello e lucente, sarà veloce e silenzioso, sarà un motore delicato, avrà lo scarico calibrato e un odore che non inquina, lo potrà respirare un bambino o una bambina”, è il “Motore del 2000”, il testo che Lucio Dalla inserì in una raccolta nel 1992. Siamo nel 2022 e quel motore esiste davvero, ma in pochi esemplari. In tema di efficienza energetica, tutela ambientale e clima, la mobilità elettrica offre indubbi vantaggi, ma quando ci arriveremo? Abbiamo i mezzi, intesi in termini di vil pecunia, per accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile?

Per le strade di Fiume ieri ha sfilato l’“Iveco E-Way Electric”, un autobus all’apparenza come tutti gli altri che prestano servizio in città, silenzioso e pulito come il motore della canzone di Dalla. L’autobus è stato presentato nell’ambito del suo tour promozionale in Croazia, come stanno facendo altri produttori europei, un gioiello di tecnologia che un giorno, non sappiamo quando, potrebbe andare a sostituire i tradizionali veicoli a trazione diesel o metano.

Possibile, con i fondi Ue
A bordo del bus siamo saliti assieme agli altri media, al sindaco Marko Filipović, alla capodipartimento per gli Affari comunali, Maja Malnar e al direttore della municipalizzata Autotrolej, Alberto Kontuš, in qualità di ospiti di Robert Vrhovski, direttore del gruppo per la Croazia. È stata soltanto una passerella o ci sono prospettive per compiere un salto di qualità nel sistema dei trasporti pubblici? Kontuš ha risposto: “Siamo in attesa che il Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture pubblichi il concorso per le aziende di trasporti pubblici per accedere ai fondi dell’Ue. Crediamo che entro la fine dell’anno si possa concludere la fase amministrativa. Successivamente potremo bandire la gara con cui arrivare al miglior offerente”. Il sindaco ha aggiunto: “Negli ultimi anni la Città di Fiume ha sfruttato piuttosto bene le proprie opportunità rinnovando il parco macchine con i fondi dell’Ue. Come arriva un nuovo autobus, ne mettiamo uno fuori servizio, una delle condizioni poste dall’Europa. Anche stavolta ci faremo trovare pronti”.

Costi, non c’è soltanto il bus
Il bus che abbiamo ammirato ieri ha delle caratteristiche standard, comuni a quelle di buona parte dei produttori. Per dimensioni, è simile ai comuni autobus singoli in servizio a Fiume e nel circondario, 12 metri, pianale ribassato, rampe per i disabili, climatizzatore e tutti gli altri elementi che troviamo sugli altri veicoli. Dispone di un set di batterie che, in condizioni normali, consente un’autonomia di 300-350 chilometri che può variare a seconda dal carico o dal percorso. A Fiume non è lo stesso se dal centro si deve arrivare a Cantrida o all’osservatorio astronomico di Santa Croce a Vežica superiore. Per la ricarica ci vogliono quattro ore. A seconda delle caratteristiche specifiche, il prezzo dell’“E-Way Electric” varia da 450 a 500mila euro, che sono, più o meno, il doppio del prezzo di un autobus con motore diesel. Se sappiamo quanto costa un bus elettrico, non abbiamo ancora dei punti di riferimento sui costi legati alle infrastrutture necessarie per la ricarica. Oltre alla ricarica notturna, c’è la possibilità, più comoda, di quella nelle ore di servizio con le colonnine ai capolinea. In questo modo, dopo circa ogni mezz’ora, gli autobus “rabboccano” le batterie per 5 minuti e poi ripartono.
Ci vogliono, dunque, delle politiche ambiziose e la capacità di attingere i finanziamenti dai fondi dell’Ue che, a sua volta, traccia le linee guida verso la sostenibilità e la decarbonizzazione.

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