Marin Blažević al Consiglio cittadino. Ed è subito rissa

A pochi mesi dalla fine del mandato, il direttore del TNC «Ivan de Zajc» non abbassa i toni

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Marin Blažević al Consiglio cittadino. Ed è subito rissa
Più aree verdi in città. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La sessione del Consiglio cittadino è iniziata con un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Ivan Ivaniš che per molti anni fece parte dell’assemblea. La presidente Ana Trošelj ha quindi comunicato che da ieri Danijel Imgrund subentra a Josip Ostrogović nel ruolo di capogruppo dell’HDZ.

Castello senza punto di ristoro
Tra le interrogazioni nel question time Kristijan Čarapić (SDP) ha chiesto qual è il motivo per il quale nel Castello di Tersatto non funziona più il bar. “Vorrei ricordare che – ha detto il sindaco Marko Filipović -, il tunnel che collega San Vito e via Dolac come pure il Castello, hanno acquisito lo status di infrastruttura turistica per cui la loro gestione è affidata all’Ente per il turismo. Alla gara per l’assegnazione dei locali commerciali destinati alla ristorazione hanno partecipato alcuni imprenditori tra le quali è stata scelta la Rives che ha poi rinunciato. Dopo alcuni mesi di trattative con la Sovrintendenza ai monumenti non sono riusciti a ottenere il permesso di allestire delle strutture per i programmi che la ditta aveva pianificato. Ora siamo rimasti senza un ristoratore all’inizio delle Notti al Castello che verranno gestite dall’Ente per il turismo. Inoltre, la gestione del punto di ristoro verrà affidata provvisoriamente a un’altra ditta prima di una soluzione definitiva al termine di una nuova gara”.

Il Castello di Tersatto senza la terrazza.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Martinkovac, lavori fatti male
Tea Mičić Badurina (PGS) ha fatto notare che a Martinkovac, nei tre condomini inaugurati un anno e mezzo fa, gli inquilini e proprietari si lamentano per la qualità dei lavori, elencando una serie di problemi: “L’azienda appaltatrice ne subirà le conseguenze?” Il sindaco, in riferimento al complesso residenziale costruito nell’ambito del POS, programma di edilizia abitativa agevolata, ha detto che si è provveduto nella gran parte dei casi. Ha precisato che le responsabilità ci sono, sia da parte degli esecutori che degli organi preposti alla supervisione che hanno valutato che i lavori sono stati portati a termine secondo tutte le regole.

Campane irritanti
Ljiljana Cvjetović dell’HSU (Partito dei pensionati): “Le campane delle chiese suonano in modo prolungato a tutte le ore. Per chi ci abita o ci lavora vicino è fastidioso, talvolta irritante”. Filipović: “Questo tema non rientrerebbe direttamente nelle mie competenze. Comunque, lei non è la prima a rivolgersi a me con questo problema. C’è la legge che regola la problematica dell’inquinamento acustico che, però, esclude le campane e gli altri dispositivi legati alle chiese. Semmai, noi possiamo discuterne con l’arcivescovo, ma la legge è quella che è”.

Strategia verde
Tra i numerosi punti all’ordine del giorno, in prevalenza di natura tecnica, ieri si è discusso della Strategia verde per il rinnovamento urbano dopo l’intervento introduttivo di Ljiljana Buljan, capo del Dipartimento per l’urbanistica, assetto territoriale e edilizia: “La scorsa settimana abbiamo presentato a voi consiglieri questo documento che oggi dovrebbe venire approvato. Il documento si ricollega alle strategie a livello nazionale con lo scopo principale del miglioramento della qualità della vita per i cittadini contribuendo allo stesso tempo allo sviluppo sostenibile fino al 2030”. La stesura del documento era stata affidata alla ditta zagabrese “Zelena infrastruktura” che ha avviato le operazioni nel 2022. Tra le altre cose, sono stati presi in considerazione anche i risultati di un sondaggio che ha coinvolto 448 cittadini disposti a compilare un questionario che ha consentito di comprendere quali sono le esigenze in tema di utilizzo delle aree urbane. Il primo obiettivo è lo sviluppo sostenibile del territorio, con l’ampliamento delle zone verdi esistenti e l’allestimento di quelle nuove. Le misure per raggiungere questi obiettivi partono dalla pianificazione del territorio che si baserà sulla Strategia di rinnovamento urbano. Si punta al mantenimento della biodiversità salvaguardando le zone in cui soggiornano le specie selvatiche, i corsi d’acqua e la costa. Nuove aree verdi verrebbero quindi pianificate all’interno del tessuto urbano, giardini pubblici e nuovi filari di alberi lungo le vie.I cambiamenti climatici andranno quindi affrontati anche nella pianificazione della costruzione di edifici in modo da attenuare gli effetti di situazioni meteo come quelle che stiamo vivendo in questi giorni. Tra le misure concrete c’è la tutela del corso della Rječina, una delle destinazioni da rivitalizzare, anche in virtù della sua vicinanza rispetto al centro città. Non ci sono state polemiche e il documento è stato approvato in modo unanime. Concludiamo precisando che la Stesura del documento viene finanziata dai fondi dell’Unione Europea attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«Ivan de Zajc», resoconto respinto
Ieri sono stati sottoposti al dibattito i resoconti degli Enti culturali di cui la Città è fondatrice. Si tratta del rapporto sulla gestione nel 2023. Maša Magzan, presidente della Commissione cultura nel Consiglio cittadino, ha detto che all’organo che presiede tutti hanno inviato i documenti richiesti tranne il Teatro nazionale croato “Ivan de Zajc” che non avrebbe risposto ad alcuni quesiti. “Non è la prima volta che ci ignora, venendo meno ai suoi obblighi di comunicare con la Commissione. Il sindaco può fare qualcosa per metterlo in riga? È l’ente cittadino che riceve più risorse dal Bilancio”. Il rapporto, comunque, sarebbe arrivato in tempo alla Commissione finanze.
Blažević, esauriti gli interventi dei consiglieri, molti a lui poco inclini, si è rivolto al Consiglio cittadino. “Mi rivolgo per l’ultima volta, per la vostra e la mia soddisfazione. Non riesco a capire, signora Magzan, come i vostri colleghi i documenti li abbiano ricevuti e lei no. Lei non può affermare che non ci sia comunicazione perché rispondiamo puntualmente alle vostre domande, quelle formulate in modo competente. A quelle che non lo sono non siamo in grado di rispondere”. È seguita una serie di apprezzamenti tutt’altro che lusinghieri nei confronti di Maša Magzan, con un sottofondo di malcelato cinismo. Ha proseguito riferendosi alle cause giudiziarie respingendo le accuse di mobbing, non accertato, uno dei motivi per i quali il Consiglio cittadino aveva votato per la sua destituzione, respinta dal Ministero della Cultura e dei Media. La presidente Trošelj ha cercato di fermarlo, invitandolo a non uscire dal seminato, con l’aula rumoreggiante, già messa a dura prova dalla situazione ambientale, senza climatizzatore. È stato letteralmente cacciato da Ana Trošelj. Tra le repliche c’è quella di Josip Ostrogović dell’HDZ, partito di Nina Obuljen Koržinek che ne impedì la destituzione: “Sono certo che la sua amica Nina Obuljen Koržinek, dopo aver seguito questo dibattito, comprenderà a chi ha dato il suo sostegno”. Con 17 contrari, 12 favorevoli e un astenuto, il rapporto è stato solennemente bocciato, ma conta poco visto che ciò non è in alcun modo vincolante. Il mandato di Blažević, comunque, si conclude in dicembre.

Maša Magzan in primo piano.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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