Lussingrande. Una Casa di cura efficiente e all’avanguardia

Nell’ex sanatorio per le malattie polmonari è terminata la terza fase dei lavori di ristrutturazione, costata 26 milioni di kune assicurati dal Bilancio regionale e dall’istituto

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Lussingrande. Una Casa di cura efficiente e all’avanguardia

Sopralluogo della delegazione della Regione litoraneo-montana, guidata dal presidente Zlatko Komadina, alla Casa di cura (ex sanatorio) di Lussingrande dove da poco è terminata la terza fase dei lavori, ovvero l’ampliamento dell’edificio Park 2, costruito nel 1860, che versava in condizioni di degrado. Ristrutturati pure il ristorante, la cucina, gli uffici della direzione e della contabilità e il magazzino. Realizzato pure un passaggio coperto tra la palazzina sunnominata e la struttura Park 1 (oggi Villa Elisabeth). Gli edifici sono privi di barriere architettoniche, mentre sono state rimesse a nuovo 11 unità abitative per i fruitori dei servizi. Nell’ambito del progetto “Ospedale all’aperto” è stata allestita una ludoteca per bambini, costruiti due campi per l’allenamento e la fisioterapia all’aperto per gli adulti e ricostruita la rete fognaria, delle acque reflue, dell’energia elettrica e delle telecomunicazioni.

 

In tutto, per questa fase dei lavoro sono stati spesi 26 milioni di kune finanziati dal Bilancio regionale dai mezzi derivanti dal decentramento e da quelli dell’istituto stesso.

Villa Magnolija, una delle strutture ristrutturate in precedenza

“Siamo giunti alla fine della terza fase delle sei previste per l’ampliamento, la ristrutturazione e il rinnovo della Casa di cura di Lussingrande – ha detto la direttrice Renata Žugić. – Ringrazio la Regione, in veste di fondatore, che ha saputo riconoscere l’importanza della struttura sanitaria e che negli ultimi dieci anni ha sostenuto e investito in continuo per migliorare la qualità dei servizi”.

Per la Regione il progetto di rivitalizzare dell’ex sanatorio di Lussingrande è una priorità. “Ricordo quando la struttura ha perso lo status di centro sanitario. – ha specificato il presidente Zlatko Komadina –. Poi, su interessamento del dott. Miomir Zelić, all’epoca membro della giunta regionale, è stata data ‘luce verde’ da parte del Ministero competente e abbiamo lentamente ripreso la tradizione della cura e del trattamento delle malattie delle vie respiratorie e della pelle. Il nostro obiettivo era rivitalizzare l’istituzione per farla conoscere in un contesto più ampio e promuovere tutta l’isola di Lussino quale centro di cura e benessere. Nell’istituzione sono stati investiti fondi significativi, che hanno persino causato delle polemiche da parte dell’opinione pubblica ma noi siamo fondatori coscienziosi di tutte le nostre strutture e le gestiamo con cura e responsabilità”.

Zlatko Komadina, Marina Medarić e Đulija Malatestinić

Finora sono stati investiti circa 70 milioni di kune nella rivitalizzazione della Casa di cura e in futuro, come annunciato dal presidente Komadina, saranno ricostruiti la strada d’accesso, il parcheggio e gli edifici Park 3 e 4. Inoltre verrà rivitalizzato il parco che circonda il complesso sanitario. La Regione, per la quarta fase, ha assicurato i mezzi finanziari per la documentazione, mentre una parte dei finanziamenti per la sua realizzazione verranno attinti dai Fondi Ue.

Il presidente Komadina ha assicurato che gli investimenti della Regione non terminano qui e che saranno avviati i colloqui con la Città di Lussinpiccolo per la costruzione di una nuova Casa della salute che andrà a sostituire quella attuale che opera in un edificio vecchio e obsoleto.

Le unità abitative sono state rimesse a nuovo

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