L’isola di Unie vuole passare all’Istria

Komadina: «Il referendum è legittimo, ma pensateci bene»

0
L’isola di Unie vuole passare all’Istria
Il nuovo molo a Unie Foto: PGZ.HR

Il Comitato di quartiere dell’isola di Unie (Unije) ha annunciato l’intenzione di organizzare un referendum con la proposta di separarsi dalla Regione litoraneo-montana ed entrare a far parte di quella istriana. La notizia è stata commentata a mezzo stampa dal presidente della Regione, Zlatko Komadina. “Si tratta di un’iniziativa legittima che prevede una procedura. La decisione deve venire confermata dal Sabor, che ha la facoltà di modificare i confini dell’assetto territoriale. Non abbiamo motivo di essere contrari alla decisione degli abitanti, ma li inviterei a ragionarci sopra per evitare che succeda che le condizioni di vita sull’isola peggiorino. La Regione è stata sempre molto vicina ai problemi degli abitanti delle isole quarnerine, soprattutto di quelle più piccole. Gli abitanti di Unie lamentano di non disporre di un buon collegamento marittimo e hanno ragione, in quando sono in funzione navi molto vecchie. Va detto, però, che sono il Ministero competente e la Jadrolinija a dovere acquistare un nuovo traghetto e che la richiesta in questo senso è stata inoltrata. La Regione ha creato le condizioni per l’approdo di traghetti moderni e del catamarano con la costruzione di nuovi moli a Sansego (Susak), San Pietro dei Nembi/Asinello (Ilovik) e Unie (Unije). Qualche mese fa abbiamo inaugurato il nuovo molo a Unie, costato 40 milioni di kune, per facilitare la vita ai 40 abitanti e ai loro ospiti”, ha spiegato Komadina. Ha ricordato inoltre che qualche anno fa è stato avviato il progetto di isola sostenibile, nell’ambito del quale sono stati installati i desalinizzatori per la produzione di acqua potabile ed è stato preparato il piano per la collocazione dei pannelli solari per la produzione di energia elettrica. “Inoltre, siamo in contatto con il Ministero della Difesa per le modifiche del regolamento per permettere agli elicotteri militari di atterrare anche sulle isole più piccole”, ha concluso Komadina. Al momento, infatti, il regolamento prevede che per consentire l’atterraggio è necessaria la presenza dei Vigili del fuoco e della Polizia, cosa che non è possibile garantire nelle isole più piccole. I pazienti vengono trasportati via mare a Lussinpiccolo e quindi con l’elicottero fino alla terraferma, una procedura che si è dimostrata inefficiente.

Zlatko Komadina, Sonja Šišić e Ljudevit Krpan.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Inquinamento a Veglia
Komadina si è soffermato pure sull’inquinamento del mare nei pressi del rigassificatore GNL a Castelmuschio. L’Istituto regionale di salute pubblica ha eseguito le dovute analisi e il campionamento del mare e i risultati non rilevano la presenza di inquinamento biologico e di cloro. Un campione, estratto a 500 metri dal sito, conteneva un numero elevato di microrganismi morti, che fa pensare che una nave abbia scaricato le acque di zavorra. Ha colto l’occasione per smentire la notizia che la Regione sia sempre stata contraria all’impianto, precisando che ha sostenuto l’idea di un terminal sulla terraferma per garantire gli standard ecologici più alti.

Casa della salute di Abbazia
Komadina ha risposto pure alle polemiche insorte circa la costruzione della Casa della salute di Abbazia, spiegando che si tratta dello stesso modello applicato per quella edificata a Novi Vinodolski. “Siamo pronti a portare a termine l’investimento. Il compito di scegliere il sito in cui sorgerà spetta alla Città di Abbazia. La Regione ha venduto uno degli edifici della vecchia Casa della salute e il ricavato verrà investito nella costruzione della nuova. Se la passata amministrazione cittadina avesse firmato un accordo con la Regione, com’è stato fatto con quella attuale, la Casa della salute sarebbe già stata costruita”, ha detto Komadina.
Sonja Šišić, capodipartimento per la cultura, lo sport e la cultura tecnica, ha illustrato il concorso per il sovvenzionamento delle manifestazioni e dei programmi legati al progetto “Sulle rotte dei Frankopan”. Lo scopo è di includere le amministrazioni locali e le associazioni nella realizzazione di contenuti nuovi. A disposizione 23mila euro, di cui 13mila per le Città e i Comuni dove hanno sede i centri interpretativi.
Ljudevit Krpan, capodipartimento per lo sviluppo regionale, l’infrastruttura e la gestione dei progetti, ha annunciato la pubblicazione di inviti pubblici per la sovvenzione di programmi rivolti alle Città e ai Comuni. Si potrà contare su 500mila euro, di cui 233mila per lo sviluppo della rete di piste da slittino nel Gorski kotar, 200mila per il programma di sviluppo equilibrato e 66mila per quello comprendente i piccoli investimenti sulle isole.
Infine, la Regione invierà una somma pari a 10mila euro per aiutare la popolazione della Turchia e della Siria colpita dal terremoto. L’importo verrà versato sul conto della Croce rossa nazionale.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display