L’impegno del Paese per salvare il 3. maj

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L’impegno del Paese per salvare il 3. maj

Nella ricorrenza della Giornata della Regione litoraneo-montana, nel Centro culturale Gervais di Abbazia, si è svolta ieri l’Accademia solenne dell’Assemblea regionale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Kolinda Grabar Kitarović. Nel corso della cerimonia sono stati conferiti i premi opera omnia e annuali.

Nel suo discorso il presidente della Regione, Zlatko Komadina, ha parlato degli importanti investimenti fatti in Regione lo scorso anno. Una tendenza che prosegue anche quest’anno nei settori dell’educazione e istruzione, sanità e demanio marittimo.
“La Regione è ai primi posti per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi europei. In questo momento sono attivi 350 progetti per un valore di 3,2 miliardi di kune. La Regione da sola, inclusi gli enti pubblici e le società commerciali, sta attuando 65 progetti per i quali sono stati concessi 260 milioni di kune da Bruxelles. C’è bisogno, però, di assicurare un coinvolgimento attivo della Regione nella scelta dei progetti nazionali, regionali e locali finanziati dall’Ue. Non è giusto che la decisione spetti soltanto a Zagabria”, ha dichiarato Komadina, riferendosi al decentramento anche per quanto riguarda la gestione dei fondi europei.

Equilibrare lo sviluppo

“Siccome uno dei dettami dell’Ue è quello di basare lo sviluppo sui principi regionali, ritengo che anche le nostre Regioni debbano avere un ruolo attivo quando si parla dello sviluppo e soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi europei. La diversità geografica rende unica la nostra Regione e proprio per questo motivo noi abbiamo il compito di equilibrare lo sviluppo di tutte le sue parti, alcune delle quali hanno dei problemi specifici. Il Gorski kotar, ad esempio, combatte da anni con il problema dello spopolamento. Senza un coinvolgimento concreto dello Stato, con agevolazioni per gli investimenti e l’apertura di nuovi posti di lavoro, il problema potrà venire risolto molto difficilmente”, ha rilevato Komadina, sottolineando che la Regione ha istituito un fondo per il Gorski kotar che assicurerà in tre anni 10 milioni di kune.
“Nonostante il lento sviluppo della zona – ha continuato Komadina – rientriamo tra le quattro Regioni più sviluppate del Paese grazie agli ottimi risultati che riscontriamo nei settori dell’economia, del turismo e della piccola e media impresa. Purtroppo non so se riusciremo a mantenere questa posizione se il cantiere 3. maj sarà costretto a dichiarare il fallimento, uno scenario causato dai proprietari e dalle direzioni irresponsabili, ma anche da uno Stato che non ha attivato in tempo i meccanismi di controllo. Sono convinto che è ancora possibile trovare una soluzione. Il fallimento del nostro cantiere provocherebbe un cambiamento radicale sociale ed economico in tutta la Regione. Il 3. maj possiede il know-how e la tecnologia, ed è sinonimo di tradizione. Voglio sperare che questa crisi, la peggiore in tutta la sua lunga storia, possa venire superata”, ha concluso Komadina.

Sviluppo equilibrato del Paese

Sulla stessa linea anche il Presidente della Repubblica che ha confermato l’importanza del ruolo dello Stato nella soluzione dei problemi delle Regioni. “Il Gorski kotar si sta trasformando sempre di più in una zona di passaggio. Anche le isole dovrebbero venire valorizzate di più, non soltanto turisticamente, ma anche rafforzando l’agricoltura, i collegamenti infrastrutturali”, ha esordito il Capo di Stato, aggiungendo come Fiume stia diventando sempre di più un marchio culturale europeo, soprattutto con l’avvicinarsi del 2020, quando sarà Capitale europea della Cultura e potrà mostrare al mondo intero la tradizione e le prospettive del suo ricco patrimonio culturale.
Anche il Presidente ha espresso poi preoccupazione per il destino del cantiere 3. maj. “La lunga tradizione e la qualità della costruzione navale in quest’area merita il coinvolgimento di tutti noi con l’obiettivo di salvaguardare la cantieristica. Ho parlato con il premier Plenković, anch’egli convinto che si debba trovare una soluzione per evitare il fallimento, prima fra tutte un investitore”, ha dichiarato Kolinda Grabar Kitarović, che ha parlato anche del suo impegno nella realizzazione del progetto di costruzione della ferrovia pianeggiante Fiume-Zagabria, che aprirebbe nuove possibilità di sviluppo per Fiume, come città portuale. Per quanto riguarda il Gorski kotar, ha ricordato che nel 2016 il governo ha proposto una serie di misure a favore del suo sviluppo e che adesso è l’ultimo momento per metterle in atto. Parlando di decentramento, si è detta d’accordo che lo sviluppo del Paese non possa basarsi sulle grandi città, bensì su una rete di piccole e medie località. “Non è possibile risolvere il problema demografico senza un decentramento fiscale e funzionale per assicurare uno sviluppo regionale equilibrato della Croazia”, ha concluso facendo a tutti gli auguri per la Giornata della Regione e congratulandosi con i premiati.

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