Liceo, da 130 anni baluardo d’italianità

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Liceo, da 130 anni baluardo d’italianità

L’8 gennaio 1888 s’inaugurava ufficialmente l’edificio della Scuola cittadina maschile, in cui ha sede oggi la Scuola media superiore italiana, un istituto all’avanguardia, con diversi laboratori specializzati, docenti di alto livello professionale, collaborazioni a livello internazionale e studenti ai quali viene offerta la possibilità di una formazione istruttiva completa e unica. L’imponente monumento storico-architettonico, posto sotto tutela, è stato frequentato nel corso di questi 130 anni da numerose generazioni di fiumani. In passato vi hanno operato la Scuola cittadina maschile, la Scuola reale, il Liceo scientifico, il Centro medio per l’istruzione in lingua italiana e l’attuale Scuola media superiore italiana. Parliamo di istituzioni scolastiche che hanno svolto un ruolo determinante nel mantenimento della lingua italiana e della fiumanità e fornito un contributo importante nello sviluppo della nostra Comunità nazionale.

I 40 anni del Menabò

Per celebrare quest’importantissimo anniversario, oggi pomeriggio, con inizio alle ore 16, nell’ex Liceo si svolgerà una cerimonia ufficiale con un ricco e gradito programma. “Abbiamo organizzato questa cerimonia, che sarà una grande festa, per celebrare degnamente i 130 anni della nostra scuola – ci dice il preside Michele Scalembra –. L’evento è stato diviso in tre parti. Inizieremo con un’iniziativa promossa dalle prof. Gianna Mazzieri-Sanković e Dolores Močinić dal titolo ‘I 40 anni del Menabò’, ovvero del giornalino scolastico, con l’ausilio di immagini relative a tutti i giornalini, a partire dagli anni Settanta fino al giorno d’oggi. Visto che la prof. Mazzieri-Sanković ha un’esperienza pluridecennale in materia, racconterà i tratti salienti della storia di quello che è diventato nel tempo un simbolo del nostro istituto. Il giornalino negli anni 70 non portava questo nome, ma si chiamava ‘Insieme’. A fine cerimonia, al terzo piano, inaugureremo una mostra di tutti i numeri del Menabò che potranno venir sfogliati durante il rinfresco. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla creatività dei ragazzi di quarant’anni fa i quali, senza l’aiuto di computer e programmi per creare fumetti, hanno realizzato dei numeri spettacolari, quasi artistici. C’erano molto meno mezzi, però la creatività non mancava. Alcuni lavori possono venir paragonati ai fumetti della Bonelli. Subito dopo avrà luogo l’esibizione del coro della SAC Fratellanza, diretto da Nicoletta Olivieri, la qual cosa ci rende tanto onore: canterà il ‘Va pensiero’ e ‘Dime Rita’, ovvero il vecchio inno fiumano”.
Un «musical» per ripercorrere la storia
Il momento più atteso della serata sarà sicuramente lo spettacolo musicale intitolato “Mamma mia 130 anni del Liceo”. “Ci saranno balli e musica dal vivo preparati dalla prof.ssa Patricia Alberini, con l’aiuto della prof.ssa Rina Brumini. Parteciperanno una ventina di nostri alunni che si cimenteranno in una serie di canzoni e balli (All that jazz, Mamma mia, Tintarella di luna, We will rock you, ecc.) con l’idea di ripercorrere 130 anni di storia mondiale e del Liceo. Infatti, sullo sfondo scorreranno immagini, date e momenti che hanno segnato la storia dell’istituto. Un momento artistico di spessore per celebrare con un sorriso e un po’ di leggerezza un anno storico per la SMSI di Fiume”, ha detto il preside.

Alla grande festa non mancherà il saluto dei rappresentanti della Società di Studi Fiumani, Giovanni Stelli e Marino Micich, che si soffermeranno inoltre sulle prossime collaborazioni che vedranno protagonisti i due istituti. Confermata la presenza del Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri e del presidente dell’Assemblea regionale, Erik Fabijanić. “Vorrei infine ringraziare due persone che ci hanno dato una mano per la realizzazione all’evento, ovvero Ilenia Sekulić, per quanto riguarda la parte musicale, e Flavio Cossetto per la parte tecnica”, ha concluso il preside Scalembra invitando tutti gli interessati a prendere parte a questa bellissima festa oggi pomeriggio.

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