
La nave non è solo un pezzo di ferro galleggiante. È molto di più. Specialmente per quelli che la vivono in prima persona. Ci si affezionano perché sentono la sua anima, fatta di sentimenti, passioni, gioie e dolori. La nave ha per loro un’identità ed è per questo che ogni nave scrive una propria storia, un proprio “libro”, la cui lettura può essere anche appassionante. E nella “biblioteca” del Viktor Lenac di “libri” ne sono entrati tantissimi, quasi sempre per venir restaurati e poi restituiti al mare perché vi potessero venir aggiunte tante altre pagine.
Lunedì il cantiere sito nella baia di San Martino (Martinšćica) ha accolto altre due unità, una delle quali già ospitata nel passato recente. Si tratta della Dalmacija (numero IMO 9058995), l’ammiraglia della Jadrolinija, la più grande nave nella storia della compagnia armatoriale fiumana, giunta a Fiume per la prima volta il 18 aprile dello scorso anno dal porto danese di Hirtshals. Dopo aver salutato con le sirene quello che sarebbe divenuto il suo nuovo porto di immatricolazione, la nave è stata accolta dal Viktor Lenac dove le è stata… cucita addosso la classica livrea della “Jadrolinija”, che è andata a sostituire la divisa rossa della Fjord Line, l’operatore di traghetti norvegese dal quale la compagnia fiumana aveva preso a noleggio la nave per poi acquistarla successivamente. Prima del nuovo battesimo, il traghetto si chiamava Oslofjord, e prima ancora Bergensfjord, Atlantic Traveller e Duchess of Scandinavia.

Foto: IVO VIDOTTO
Le origini scandinave
L’unità è lunga 134,40 metri fuori tutto, larga 24 m, con un pescaggio di 5,7 m. L’apparato propulsore è composto da una coppia di motori 8ZA40S Sulzer diesel da 25.662 CV (18.875 kW). La nave è dotata, inoltre, di 2 eliche, 2 eliche di manovra e 2 pinne stabilizzatrici (una su ciascun lato). Può raggiungere una velocità massima di 19 nodi. Lo scafo è stato costruito nel 1993 presso il cantiere navale Bruce Shipyard di Landskrona, in Svezia, dopo di che è stata equipaggiata nei cantieri Fosen Mekaniske Verksteder a Rissa, in Norvegia e poi completamente ristrutturata nel 2014 nei cantieri Lindø a Rauma, in Finlandia. La sua ultima compagnia di navigazione prima della Jadrolinija è stata, come dicevamo, la norvegese Fjordline e ha svolto per anni i collegamenti tra Sandefjord in Norvegia e Stromstad in Svezia. Le cabine passeggeri, originariamente presenti sulla nave sono state rimosse durante la ristrutturazione del 2014 per guadagnare spazio per i sedili e migliorare il comfort dei passeggeri. Infatti, fino al 2014 poteva trasportare 882 passeggeri (disponeva di 559 posti letto) e 350 automobili, mentre ora c’è posto per 1.800 passeggeri e 370 automobili.
I preparativi per la stagione
La Jadrolinija aveva deciso di compiere questo passo per mantenere ad un alto livello la rotta internazionale Dubrovnik-Bari e grazie alle sue caratteristiche ha consentito all’armatore fiumano di trasformare il concetto di rotta in un servizio giornaliero, con fino a dieci viaggi a settimana durante l’alta stagione, potendo offrire ai passeggeri, su 8 ponti, i servizi di due ristoranti, tre bar, un barbecue, un’area giochi per i più piccoli e ponti aperti, rendendo il viaggio tra le due coste dell’Adriatico piacevole e veloce.
La Jadrolinija si era detta particolarmente orgogliosa di questo investimento, che rientra nel programma di continuo rinnovamento della flotta bianca e di modernizzazione delle operazioni. Il suo ritorno al Viktor Lenac è dovuto alle classiche operazioni di manutenzione. È stata ormeggiata sul molo esterno, quello verso la baia di Žurkovo. C’è da aspettarsi, quindi, che per la nuova stagione la Dalmacija sia in piena forma, pronta ad assicurare la dovuta competitività sul mercato internazionale e ad adattarsi alle tendenze e alle esigenze dei passeggeri.
La bandiera a stelle e strisce
La seconda unità giunta lunedì al Viktor Lenac è la USNS Bruce C. Heezen (numero IMO 9117272), battente bandiera statunitense, una nave da ricognizione oceanografica, la quinta della classe Pathfinder. È stata chiamata in onore di Bruce C. Heezen, che fu il capo del team dell’Università della Columbia che scoprì negli anni ‘50 la dorsale medio-atlantica, una dorsale oceanica, ossia una catena montuosa sottomarina, situata nell’Oceano Atlantico, che va dal Polo Nord fino all’Antartide, più o meno seguendo la linea mediana tra la costa europea-africana e quella americana. È la più lunga catena montuosa della Terra. La nave fu la prima imbarcazione della Marina a essere battezzata da civili. Nove studenti della scuola elementare Oaklawn di Cranston, Rhode Island, le diedero il nome dopo aver vinto un concorso sponsorizzato dalla Marina. Amanda Baillargeon, James Coogan, Meagan Durigan, Stephen Fish, Patricia Gumbley, John Lucier, Sara Piccirilli, Dana Scott e Rebecca Webber furono guidati dalla loro insegnante Marilyn Remick.
La presenza della nave in Europa testimonia l’impegno continuo e il sostegno della Marina degli Stati Uniti nella regione europea, rafforzando il forte legame tra gli Stati Uniti e l’Europa. La classe T-AGS, di cui fa parte l’USNS Bruce C. Heezen, è gestita dal Reparto di Oceanografia Navale e operata dal Comando del trasporto marittimo militare per condurre lavori scientifici, tra cui oceanografia, idrografia e molte altre discipline, dal fondale oceanico fino allo spazio.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
Lo studio degli oceani
Gli Stati Uniti e l’Europa, insieme all’Organizzazione Idrografica Internazionale (IHO), condividono l’impegno a migliorare la collaborazione nella raccolta di dati scientifici per creare oceani più sicuri per tutti. L’Organizzazione Idrografica Internazionale si occupa di garantire che tutti i mari, gli oceani e le acque navigabili del mondo siano rilevati e mappati, promuovendo la sicurezza della navigazione e la protezione dell’ambiente marino. Coordina le attività degli uffici idrografici nazionali e stabilisce standard per favorire l’uniformità di carte nautiche e documenti. Fornisce linee guida e le migliori pratiche di rilevamento per massimizzare l’uso delle informazioni idrografiche.
L’Oceanografia Navale impiega circa 2.500 membri del personale militare e civile distribuiti a livello globale, dedicati alla raccolta, elaborazione e sfruttamento di informazioni ambientali per assistere i comandanti della Flotta e delle Forze Congiunte in tutti i settori della guerra, garantendo la libertà d’azione della Marina degli Stati Uniti nello spazio fisico, dalle profondità dell’oceano fino alle stelle.
Ottimi rapporti con la marina USA
Il suo arrivo al Viktor Lenac conferma la bontà dei rapporti con la Marina militare degli Stati Uniti, che in passato ha affidato diverse proprie unità al Viktor Lenac per operazioni di manutenzione, riconversione o riparazione. La USNS Bruce C. Heezen è stata costruita presso i cantieri VT Halter Marine, oggi dismessi, filiale americana della ST Engineering. Si trovava a Pascagoula, nello stato del Mississippi. Era specializzata nella progettazione e costruzione di navi e serviva clienti sia pubblici che privati, incluso il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. La ST Engineering, invece, è un gruppo multinazionale tecnologico e ingegneristico di Singapore, attivo nei settori aerospaziale, delle smart city, della difesa e della sicurezza pubblica. È tra le maggiori società quotate in Borsa a Singapore ed è uno dei più grandi gruppi di difesa e ingegneria in Asia. L’azienda conta circa 23.000 dipendenti in tutto il mondo, di cui due terzi impiegati in ruoli di ingegneria e tecnologia.
La sua costruzione era iniziata nel 1997, mentre il varo è avvenuto il 25 marzo 1999. L’unità è lunga 100,28 m, con un baglio massimo di 17,68 metri. Il baglio massimo è una misura che in nautica indica la larghezza massima dello scafo o la posizione del punto di larghezza massima. Ha una stazza lorda di 4.201 tonnellate.
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