
Quando viene celebrata la Giornata della lotta antifascista, di anno in anno, si torna a sottolineare i valori come la giustizia e la libertà che si danno per scontati. Che la storia non abbia insegnato abbastanza lo dimostrano i fatti, quelli evidenti come le guerre in corso a quelli che si manifestano attraverso politiche che tendono a modificarla. In questo spirito si è svolta l’accademia solenne nella Aula magna del Rettorato dell’Università di Fiume alla quale sono intervenuti, per la prima volta, i neoeletti Iva Rinčić e Ivica Lukanović, rispettivamente sindaco e presidente della Regione litoraneo-montana. Hanno parlato, inoltre, Vojko Obersnel e Dinko Tamarut, il primo a capo dell’Associazione degli antifascisti a livello cittadino, il secondo a quello regionale. Presenti all’incontro anche i deputati al Sabor eletti nella nostra Regione, i rappresentanti dei consolati, tra cui la console generale d’Italia Iva Palmieri, dell’Università, dell’Arcidiocesi, del Ministero degli Interni, sindaci e altri ospiti.
“Stiamo assistendo di nuovo alla crescita dell’intolleranza, delle divisioni e del revisionismo – queste le parole della sindaca Iva Rinčić – ed è nostro dovere dire chiaramente che Fiume non permetterà che l’odio e l’esclusione diventino parte della nostra vita quotidiana. Non resteremo in silenzio di fronte a coloro che cercano di minimizzare o distorcere le verità storiche. Combatteremo per una società in cui tutti siano uguali, dove la diversità non sia una minaccia, ma una ricchezza e una forza. Vogliamo esprimere gratitudine a tutti quelli che ci hanno dato la possibilità di vivere oggi in una città aperta e tollerante”.
L’ ex sindaco Vojko Obersnel ha iniziato il suo discorso congratulandosi con Iva Rinčić e Ivica Lukanović per i risultati alle ultime amministrative, tracciando poi il percorso della nascita del movimento di liberazione, assieme a DInko Tamarut. Obersnel ha sottolineato che bisogna parlare con chiarezza dei pericoli derivanti dal fascismo nascosto e dall’incitamento all’odio verso gli altri e le diversità: “È importante ringraziare tutti coloro che hanno dato la vita affinché si possa vivere in un’Europa libera, e a coloro che pensano di poter cambiare la storia e sminuire l’importanza della lotta antifascista e delle sue vittime, vogliamo dire chiaro e forte. Non ci riuscirete mai!”. Ha ricordato anche la Guerra patriottica e la lotta della Croazia per l’indipendenza, con tutte le sue vittime contro un’altra forma di fascismo a cui ci si è opposti con successo.
Lukanović ha detto, tra l’altro, di essere cresciuto nel Castuano, in un’area in cui l’antifascismo a radici profonde: “Nel Quarnero, in Istria, nel litorale e nel Gorski kotar, l’antifascismo non è un’ideologia del passato, ma un modo di vivere e un’indicazione dei valori da seguire. Ci insegna che non ci sono scuse per l’odio, la violenza e l’ingiustizia. Celebrare la Giornata della lotta antifascista significa ricordare quanto siano importanti per tutti noi la pace, la libertà e la dignità umana”.
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