
Nell’ambito delle celebrazioni relative al 25º anniversario della fondazione della Facoltà di Filosofia di Fiume, è stata inaugurata, negli spazi della stessa, la mostra “Gli ungheresi famosi nel mondo”, organizzata dal Lettorato per la lingua ungherese, che opera in seno all’Ateneo, in collaborazione con l’associazione ungherese Szüló föld e Orvidékház. A raccontarla e salutare i presenti sono stati il preside della suddetta istituzione, Aleksandar Mijatović, l’ambasciatore ungherese in Croazia, Csaba Demcsák e la lettrice per la lingua ungherese e ideatrice dell’esposizione, Eszter Tamasko. A sua detta, l’allestimento darà modo agli interessati di approfondire le loro conoscenze relative alle invenzioni e alle scoperte fatte dalla popolazione ungherese e, in tale modo, di celebrare la loro creatività e ingegnosità. “Lo stesso offre una panoramica storica delle ideazioni ungheresi più significative, a partire dal 1861 a oggi ed è una bellissima occasione per presentare le eccellenze scientifiche e tecnologiche di origine magiara, senza le quali il mondo odierno non sarebbe lo stesso”. In tale contesto, ha ancora spiegato Tamasko, è importante rilevarne quelle principali e maggiormente note, quali la dinamo (1861), l’elicottero (1928), la televisione a colori (1940), il computer digitale (1952), il cubo di Rubik (1977) e il software per la creazione di presentazioni – Prezi (2009), utilizzato dalla maggior parte dei professionisti odierni.
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