I castelli, quelle meravigliose strutture fortificate, cinte di mura con torri, da sempre suscitano l’ammirazione di tutti quelli che vi posano gli occhi e hanno la capacità di affascinare con la loro maestosità e far sognare grandi e piccoli. I castelli possono essere però anche di sabbia, gonfiabili oppure costruiti… in aria, come metafora dei nostri desideri. Quello di Tersatto è indubbiamente un castello vero, maestoso, ma quest’estate – sottolineiamo la parola estate – ci sembra quasi sospeso… in aria, come se fosse stato attratto da una forza che possa contrastare quella di gravità.
Nei giorni scorsi abbiamo visto spesso, all’imbrunire, turisti sbattere contro il portone chiuso, con tanto di chiavistello, dell’imponente fortificazione in una delle zone simbolo della città. Ma come? Ma perché? Fatto sta che questa “foresta di pietra”, come il poeta e oratore inglese George Herbert definiva i castelli, è già da tempo inaccessibile al pubblico dopo una certa ora (le 21) per il semplice motivo che il bar è chiuso. E la famosa “Estate al Castello”?
Era tutto pronto, o almeno così era stato annunciato, per un’altra “Estate”, ma qualcosa è andato storto. Lo abbiamo capito da una mail inviata dall’Ente per il turismo della Città di Fiume con la quale “si informano tutte le persone interessate che l’utente dello spazio commerciale a scopo ristorativo all’interno del Castello di Tersatto, la società Rives, a causa dell’impossibilità di rispettare le scadenze prescritte e adempiere agli obblighi assunti, ha annullato il rapporto contrattuale. Infatti, dopo quasi due mesi dalla firma del contratto, la società Rives non ha messo in funzione l’attività ristorativa che aveva preso in carico in base al bando di gara, rinunciando anche alla realizzazione del programma dell’Estate al Castello. Preso atto della situazione straordinaria, l’Ente per il Turismo assume autonomamente l’organizzazione dell’evento, che quest’estate arriva alla sua 19ª edizione, con un programma parzialmente modificato, ma potenziato. Per permettere ai visitatori di usufruire dei servizi ristorativi al Castello e godere di una bevanda con la vista più bella sulla città, l’Ente per il Turismo della Città di Fiume ha stipulato un accordo per l’apertura temporanea della terrazza nel più breve tempo possibile”.
Eppure, soltanto un mese fa si era tenuta una conferenza stampa durante la quale, insieme ai rappresentanti della società Rives, il sindaco Marko Filipović e il direttore dell’Ente per il turismo Petar Škarpa avevano presentato gli eventi estivi al Castello, “oltre ai piani dell’ente per la sistemazione di questo storico e attraente sito turistico”. Tuttavia, avvicinandosi la data di apertura dell’Estate al Castello di quest’anno e del primo concerto, quello del gruppo Vatra, è diventato chiaro che le cose non stavano andando secondo i piani. Alla Rives ci hanno detto che “nonostante avessimo avuto pochissimo tempo a disposizione per preparare il programma, abbiamo avuto una marea di incontri e riunioni con i nostri partner allo scopo di preparare un programma che sia degno della sede che lo avrebbe ospitato”.
Cos’è successo, allora? “Subito dopo aver valutato la situazione e firmato il contratto di affitto quinquennale, abbiamo inoltrato il piano dettagliato degli spazi del Castello e del modo in cui avremmo arredato gli spazi, sia nella parte ristorativa che in quella culturale, al Reparto per la conservazione e la tutela dei beni culturali, che ha respinto praticamente tutte le nostre proposte. Abbiamo ripetuto la nostra richiesta con alcune modifiche, ma la risposta è stata praticamente la stessa. Purtroppo, un mese e mezzo di preparativi li abbiamo dovuti buttare nella pattumiera…. Volevamo fare tutto a norma di legge, anche per tutelare gli investimenti che avremmo dovuto affrontare, invece siamo stati costretti a chiedere la rescissione del contratto perché a quelle condizioni non avremmo potuto realizzare il nostro programma”.
Per quanto riguarda il programma degli eventi musicali e culturali dell’Estate al Castello, che inizieranno il 17 luglio e dureranno fino al 13 settembre, dei 17 eventi annunciati, l’Ente per il turismo si assumerà l’onere di organizzarne otto “alle condizioni precedentemente concordate”, con l’aggiunta di cinque “nuovi”, tra cui il concerto di Damir Urban & 4 con l’orchestra d’archi e l’esibizione dei “4 tenori”. La parte ristorativa, invece, sarà gestita nei prossimi mesi dalla società Promocija – onnipresente quando si tratta di organizzare grandi eventi in città –, che aveva anche partecipato al primo bando, assieme alla Rives e alla Tvornica kulture di Zagabria. “La società in questione ha offerto un importo mensile di 1.511,20 euro, IVA esclusa”, hanno precisato all’Ente per il turismo, aggiungendo di aver inviato una richiesta per la fornitura temporanea del servizio ristorativo anche alla Tvornica kulture.
Victor Hugo diceva che “se non costruisci castelli in aria, non costruirai nulla in terra”, ma in questo caso il nostro castello è rimasto soltanto… in aria, mentre quello di pietra continuerà a trattenere gli spiriti delle vite che vi sono passate nei secoli e i sogni rimasti sulle torri.
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