
Sta procedendo senza intoppi la lunga (e lenta) marcia di avvicinamento a Fiume della nave mercantile che porterà fino a Molo Zagabria il secondo lotto di attrezzature per il nuovo terminal container. Le attrezzature, più precisamente le prime due gru di banchina (STS), giungeranno a bordo della nave Zhen Hua 29 – nave speciale adibita proprio per il trasporto di carichi pesanti e ingombranti –, che tra lunedì e martedì ha fatto il suo ingresso nel Mediterraneo, mentre ieri pomeriggio stava navigando al largo delle coste algerine.
La nave era partita da Shanghai il 3 agosto scorso, intraprendendo un viaggio lungo 14.000 miglia, ossia quasi 26.000 chilometri, avendo dovuto doppiare Capo di Buona Speranza e risalire l’Atlantico fino allo Stretto di Gibilterra. Ora è diretta verso il canale di Sicilia e poi verso Otranto, da dove risalirà lentamente – a causa della specificità del carico la nave viaggia a una velocità piuttosto bassa, tra gli 8 e i 10 nodi – l’Adriatico prima di raggiungere Fiume, verso la fine di ottobre, anche se la data indicata per il suo arrivo era il 15. Per quanto riguarda la Zhen Hua 29 (numero IMO 8700498), battente bandiera di Hong Kong, questa è stata costruita nel 1987 negli stabilimenti Hashihama, nella cittadina di Tadotsu in Giappone. È lunga 245 e larga 42 metri, ha 41.580 tonnellate di stazza lorda e 51.500 tonnellate di portata.

Foto: IVO VIDOTTO
Cento milioni di euro in attrezzature
Il nuovo scalo fiumano, nel quale saranno investiti in totale circa 100 milioni di euro in attrezzature, sarà il primo terminal container dell’Adriatico a forte automazione con oltre 60 pezzi di attrezzature per la movimentazione elettrica di container. Ciò significa che, una volta avviate le operazioni, la maggior parte della movimentazione container sarà eseguita con risorse alimentate elettricamente. L’intero lotto di attrezzature elettrificate comprenderà quattro gru di banchina STS – quelle previste per il carico e lo scarico dei container tra la nave e la banchina operativa –, 15 gru a portale con pneumatici in gomma – chiamate così per la loro forma a carro ponte e destinate alla movimentazione dei container –, due gru a portale su rotaie, 28 trattori terminali elettrici e 14 veicoli elettrici. Ciò ridurrà sensibilmente l’impatto ambientale, che comunque non potrà venir annullato del tutto. Nel frattempo è stato completato il montaggio delle gru a portale che erano giunte già agli inizi di agosto. Tutte le gru, anche quelle che stanno per arrivare, saranno verniciate nel caratteristico colore blu.
Le gru STS appartengono alla generazione super-postpanamax, ossia permettono il carico e lo scarico dei container dalle più grandi navi portacontainer di oggi, in tutta la loro altezza, larghezza e lunghezza. Super postpanamax si rifà alla classificazione delle navi cargo che attraversano il canale di Panama, distinte per dimensione in base alla possibilità di attraversare le chiuse del canale di Panama e le postpanamax sono le più grandi, che il canale accoglie solo da pochi anni grazie ai lavori di ammodernamento delle chiuse.
Servizi integrati di trasporto merci e servizi interni
Il nuovo terminal – il nome completo è “Zagreb Deep Sea Container Terminal” – fa parte del progetto Rijeka Gateway, che sarà gestito in joint venture da APM Terminals del Gruppo Maersk e dall’azienda ENNA Logic, società di autotrasporto del gruppo croato ENNA, che detiene il 49% delle quote. L’APM Terminals, invece, è una società di gestione portuale con sede all’Aia, nei Paesi Bassi. Si tratta di un’azienda “figlia” della compagnia di navigazione danese Maersk’s Transport and Logistics, che gestisce il terminal e fornisce servizi integrati di trasporto merci e servizi interni. Attualmente opera in 74 impianti portuali e terminal in 38 Paesi su cinque continenti, con cinque nuovi progetti portuali in sviluppo, oltre a più di 100 operazioni di servizi interni che forniscono trasporto di container, gestione, manutenzione e riparazione in 38 Paesi, per una presenza globale complessiva in 58 Paesi. Le operazioni portuali dovrebbero iniziare nel 2025 con una capacità annuale di 650.000 TEU, come riporta il sito della APM Terminals.
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