Laval Nugent, il conte dei cinque castelli

Il nobile allestì nel maniero di Tersatto il primo museo croato. Grande l’interesse della Repubblica d’Irlanda

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Laval Nugent, il conte dei cinque castelli
La delegazione irlandese in visita al Castello di Tersatto. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il tour intitolato Count Laval Nugent Road Trip, progetto con cui l’Ambasciata d’Irlanda, in collaborazione con le città di Fiume e Karlovac e i Comuni di Ravna Gora e Bosiljevo desidera ricordare la forte influenza che il conte Laval Nugent ebbe per rafforzare la cultura e la storia del popolo croato, è iniziato proprio al Castello di Tersatto, acquistato da Laval, la cui idea era di trasformarlo in un museo permanente delle sue innumerevoli collezioni di reperti antichi. I cinque castelli che ne fanno parte, oltre a Tersatto, Bosiljevo, Stelnik, Dubovac e Sušica, sono parte integrante del programma di visite organizzate per raccontare non solo la storia dei Frankopan ma anche quella meno conosciuta di Laval Nugent, del suo interesse per la storia locale e per il patrimonio artistico-culturale del territorio di cui facevano parte i cinque castelli.
A presentare il progetto sono stati Ruaidhri Dowling, Ambasciatore dell’Irlanda in Croazia, Ivan Šarar a nome del Dipartimento cittadino per l’educazione, l’istruzione, la cultura, lo sport e i giovani, lo storico Igor Žic e Davor Trupković, a nome del Ministero della Cultura e dei media. L’iniziativa prevede visite guidate che toccheranno i cinque castelli appartenuti a Laval, in cui si potranno conoscere la vita e la carriera del conte con una parentesi dedicata proprio al suo interesse al collezionismo e all’eredità dei Frankopan.
Il conte Laval Nugent von Weasmeth, irlandese di nascita, nonché discendente della più antica nobiltà francese – risalente al 900 d.c. – ma di nazionalità austriaca, nel corso degli anni acquistò o ricevette in dono, statue, busti, vasellame greco, etrusco e romano. La collezione si arricchì ulteriormente quando il conte sposò la principessa Giovanna Riario Sforza, che portò in dote un’imponente mole di dipinti di grandi pittori italiani. Interessatosi per la storia della famiglia nobile medievale dei Frankopan, acquistò le rovine di cinque dei loro castelli e li fece ristrutturare, trasformandoli, eccetto Bosiljevo, in vere e proprie regge.
Nel 1842, nel Castello di Tersatto, ristrutturato dall’italiano Giacomo Paronuzzi, il conte fondò il primo Museo sul territorio croato, sistemandovi reperti archeologici di Minturno, consistenti in una sessantina tra sculture, busti, teste, altorilievi in pietra greche e romane, di alta qualità estetica, casse contenenti vasi etruschi e ben 1.500 vasi grechi, dei quali una decina considerati rarità sul piano mondiale.

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