La VII Sessione dell’Assemblea della Comunità degli Italiani di Fiume, tenutasi martedì sera a Palazzo Modello, che ha visto come tema più importante l’approvazione del Piano finanziario per il 2025, è stata arricchita da altre votazioni e interventi costruttivi, con decisioni mirate al rafforzamento del sodalizio sia nelle sue basi che nella promozione culturale e nella collaborazione istituzionale. Uno dei momenti più significativi è stata l’approvazione della proposta di integrazione del Comitato esecutivo, che vedrà l’ingresso di due nuove figure: Raul Pende e Giuseppe Nicodemo. Questi nuovi membri, riconosciuti per il loro impegno e le loro competenze, contribuiranno a portare nuove prospettive e a rafforzare le attività della CI. La scelta è stata accolta dalla maggioranza, sottolineando l’importanza di valorizzare le risorse interne per il progresso comune.
La sessione si è conclusa con mozioni e interpellanze, in cui i partecipanti hanno avanzato proposte per le attività future. In particolare, si è discusso della necessità di investire maggiormente nella promozione culturale e nel consolidamento delle relazioni e della solidarietà reciproca tra i connazionali.
Tra gli interventi, quello di Giuseppe Nicodemo, che ha affrontato il tema delle elezioni e ha sollevato la questione dell’affitto che il sodalizio paga alla Città per la propria sede. “Quella italiana a Fiume è una minoranza nazionale autoctona”, ha dichiarato Nicodemo, aggiungendo: “Se Torre può avere un castello, perché noi non possiamo avere una sala?”. Sebbene il discorso sia stato definito da lui stesso “un po’ inutile e un po’ noioso”, la domanda ha sollevato riflessioni concrete sulla questione.
I consiglieri hanno discusso anche della scarsa vitalità all’interno della Comunità stessa, non sempre sulla stessa linea di pensiero quando si parla di nuove idee e di una visione condivisa. Nicodemo ha sottolineato anche il successo del Dramma Italiano – di cui è attore – capace di attirare un numero significativo di bambini, alcuni provenienti anche dall’Istria. Ha annunciato una notizia positiva per il Dramma Italiano: quattro nuovi attori italiani riceveranno un contratto a tempo indeterminato, garantendo la continuità di una realtà teatrale attiva dal 1946. Tuttavia, ha notato con dispiacere come questa istituzione sembri non interessare a tutti. Ha anche elogiato la recente visita della scuola elementare di Dignano, sottolineando l’eccellente padronanza della lingua italiana da parte degli studenti.
Criticità strutturali e proposte
Lea Čeč ha sollevato due questioni urgenti: la mancata erogazione dei compensi ai dirigenti artistici e il deterioramento dei muri al quarto piano di Palazzo Modello, gravemente danneggiati dall’umidità. In risposta, Enea Dessardo, presidente della CI di Fiume, ha spiegato che i pagamenti sarebbero dovuti avvenire il giorno precedente, ma ha riconosciuto la necessità di affrontare le condizioni dell’edificio, che includono anche problematiche legate alla RUMAT, azienda che gestisce la manutenzione del condominio.
Rina Brumini ha proposto di chiedere alla municipalità, proprietaria dell’edificio, due deumidificatori, simili a quelli in uso nella Galleria Principij in Cittavecchia. È emersa inoltre la necessità di avviare un dialogo con il sindaco per ottenere spazi più adeguati, ridurre i costi d’affitto e chiarire il futuro del pianoterra di Palazzo Modello.
Altri temi di discussione
Si è parlato della possibilità, nel 2025, di rinnovare le informazioni personali legate ai tesserini di appartenenza, spesso criticati per la loro grafica poco curata. Inoltre, Mario Simonovich e Sandro Vrancich hanno espresso delusione per la scarsa partecipazione dei connazionali di Fiume alle celebrazioni in occasione di Ognissanti e della Giornata dei Defunti, concretamente alla Santa Messa celebrata nella Chiesa di San Romualdo e Ognissanti di Cosala e geneeralmente agli eventi commemorativi degli ultimi anni.
Infine, Dessardo ha sottolineato l’importanza degli eventi organizzati in città, ribadendo il loro valore per il rafforzamento dell’identità della Comunità. Tuttavia, è chiaro che permangano numerosi aspetti critici da affrontare per garantire una gestione efficace e un futuro più stabile per il sodalizio.
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