La Tore in cerca di un caporedattore

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La Tore in cerca di un caporedattore

La Comunità degli Italiani di Fiume sta cercando il caporedattore a cui affidare le redini del foglio La Tore, che esce tradizionalmente nel mese di giugno, in occasione della festa di San Vito e della Settimana della cultura fiumana. I candidati interessati a curare la pubblicazione sono invitati a presentare la propria domanda all’indirizzo e-mail [email protected], oppure direttamente alla segreteria della CI. Assieme al curriculum vitae è necessario presentare anche una proposta per la composizione del comitato di redazione, spiegando quale sarà la politica redazionale. Il termine ultimo per presentare la documentazione è lunedì, 4 febbraio. L’Assemblea, che si riunirà entro la fine di febbraio, procederà quindi alla nomina del caporedattore.

Collaborazione

Sono due le novità relative a La Tore. La prima è che la rivista della Comunità verrà realizzata interamente in collaborazione con l’Edit. Finora, infatti, la Comunità si avvaleva di aziende esterne per la progettazione grafica e l’impaginazione, mentre ora questo impegnativo lavoro sarà svolto in collaborazione con la nostra casa editrice, che comunque in tutti questi anni ha partecipato attivamente alla stesura della rivista fornendo contributi scritti e materiale fotografico. La proposta di ritornare a… casa è stata formulata dalla presidente della CI, Melita Sciucca, e dal presidente dell’Assemblea, Moreno Vrancich, i quali lo scorso settembre, durante un incontro avuto con il direttore dell’Edit, Errol Superina, hanno definito i dettagli della collaborazione. “Abbiamo a disposizione una casa editrice della CNI e quindi non vedo alcun motivo per progettare La Tore in altre sedi. Anzi, invito tutte le altre Comunità a seguire l’esempio di quella di Fiume, ossia a realizzare i propri fogli e riviste informativi all’Edit”, ha detto Vrancich.

Continuità

La dirigenza della CI ha deciso anche che il prossimo mandato di caporedattore avrà una durata di quattro anni, per dare continuità al progetto. “In questo modo speriamo di evitare di fare tutto all’ultimo momento, come era successo negli ultimi anni a causa degli avvicendamenti alla guida della rivista”, ha dichiarato Vrancich. Nel 2015 Rosi Gasparini, in carica da otto anni, rassegnò le dimissioni dopo che non erano stati assicurati i mezzi per la stampa, ma anche perché a sua insaputa venne cambiato il comitato di redazione. Due mesi dopo subentrò Mario Simonovich, che gestì il foglio per circa due anni, dimettendosi nel febbraio del 2017. Attualmente è ancora in carica Sandro Damiani, nominato caporedattore alla fine di giugno del 2017.

Archivio digitale

L’altra novità consiste nella volontà di creare un archivio digitale della rivista. Il progetto è un’idea del giornalista della Voce, Gianfranco Miksa, che ha ottenuto l’approvazione dell’Assemblea per procedere con la digitalizzazione dei vecchi numeri.
La tiratura completa de La Tore, infatti, è un piccolo gioiello per quanto riguarda il materiale che contiene. Peccato che al momento quasi nessuno possa usufruirne, in quanto non esiste un archivio cartaceo su cui potersi basare. Recuperando tutte le vecchi edizioni e trasferendole in formato digitale si andrebbe a creare un archivio a disposizione di tutti con un semplice click.
“La parte più difficile di questo progetto sarà recuperare tutti i numeri della vecchia tiratura, che inizialmente uscivano in un formato simile al giornale. La Comunità non possiede nemmeno una copia, ma affidandoci ai nostri soci dovremmo farcela, perché mi risulta che c’è chi abbia l’intera collezione. In questo caso sarebbe naturale intitolare l’Archivio digitale a chi ci fornirebbe le vecchie Tori, per ringraziarlo di averle custodite e per associare per sempre il suo nome al foglio della Comunità”, ha detto Miksa.

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