La tessera bus per gli over 65 una vera «stangata»

I pensionati sono amareggiati per il rincaro degli abbonamenti del trasporto pubblico. Tanti pensano di dover rinunciare al suo rinnovo

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La tessera bus per gli over 65 una vera «stangata»

Lo spostamento con i mezzi pubblici in città e nel suo circondario diventerà un lusso, soprattutto per la categoria dei pensionati e degli anziani che si vedranno rincarare l’abbonamento annuale di circa il 300 per cento. A usufruire degli abbonamenti annuali nella categoria degli over 65, sono circa 20mila utenti e riferendoci alle sole linee urbane, il tesserino annuale aumenterà da 30 a 100 kune per chi percepisce una pensione sotto le 2.000 kune, da 78 a 300 kune chi è sotto le 3.000 kune mensili, da 144 a 500 sotto le 4.000 e da 198 a 700 per coloro la cui pensione supera le 4.000 kune.

 

Una misura impopolare, come lo sono tutti gli aumenti, ma è anche vero che la municipalizzata Autotrolej non ha “ritoccato” i prezzi dei biglietti dal 2008, mentre nel frattempo il costo del carburante, della manutenzione dei veicoli e dei pezzi di ricambio è aumentato notevolmente, arrivando a toccare il 30-50 p.c.

Nell’ondata di rincari che negli ultimi mesi ha colpito tutti i reparti, senza esclusioni di genere, la popolazione si vedrà costretta a fare i conti pure con la stangata dell’Autotrolej, che andrà a colpire tutte le categorie, ma soprattutto gli over 65, che già di per sé non “navigano nell’oro”, anzi…

Il signor Marko con la sua tessera

Abbiamo chiesto un parere ai diretti interessati. “Non posso dire di ritenermi insoddisfatto del servizio offerto dall’azienda dei trasporti, ma questa proprio non ci voleva – ha commentato Marko, un pensionato a passeggio per il Corso –. Eravamo consapevoli che con l’introduzione dell’euro saremmo andati incontro a una valanga di rincari, com’è successo negli altri Paesi che hanno introdotto la moneta unica, ma speravamo che l’inflazione non si riuflettesse sui nostri portafogli. Credo che non tutti decideranno di rinnovare l’abbonamento”. La signora Vera non è apparsa per niente soddisfatta di questo considerevole aumento. “Praticamente ci obbligano ad andare a piedi, oppure a limitarci alle passeggiate e a effettuare gli acquisti nei nostri rioni di provenienza. Purtroppo, questa misura si farà sentire”.

La signora Vera

Ivan non pensa minimamente di cambiare le proprie abitudini, anche se dovrà stringere la cinghia e limitare le proprie uscite. “Un giro in Corso me lo permetterò per incontrare gli amici, fare quattro chiacchere, ma evitando qualche volta di prendere un caffè seduto in uno dei bar del centro. Il tutto fa pensare che ce la vedremo brutta entro la fine dell’anno, e non mi riferisco alla pandemia”.

Sua moglie Ivanka è apparsa evidentemente delusa per quest’ennesima “mazzata” a scapito dei pensionati. “Il mio abbonamento passerà dalle attuali 144 alle 500 kune, un aumento impensabile e non sono sicura che, al suo scadere potrò rinnovarlo. Siamo la categoria più debole assieme ai bambini piccoli, ma noi siamo vecchi e spesso malati cronici e poi le pensioni sono in media le più basse in Europa. Come riusciremo a rimanere a galla? Purtroppo non sono per niente ottimista”.

I signori Ivan e Ivanka

“Si poteva trovare una soluzione migliore, come quella di limitare l’orario, oppure di offrire un abbonamento annuale per una decina di giorni al mese – ci ha detto il pensionato Anđelko –, ma non colpire in questo modo. La municipalità avrebbe dovuto trovare un compromesso adatto alla nostra categoria e non approvare quest’aumento che sfiora l’assurdità, lasciandoci alla mercé del mercato e degli aumenti, la cui ondata è appena iniziata. Spero solo di vedere tempi migliori e di riuscire a cavarmela con la pensione che ho”.

Il signor Anđelo

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