
Lunedì scorso sono iniziati gli esami nazionali per le scuole elementari, precisamente per tutti gli alunni delle quarte classi, che si protrarranno fino a venerdì, 14 marzo. Per il secondo anno consecutivo gli allievi dovranno in questa settimana affrontare i test di quattro materie, precisamente lingua croata, lingua delle minoranze nazionali, matematica e natura e società.
Dunque, l’inizio della settimana è stato contrassegnato dall’esame di croato e ieri da quello della lingua di una delle minoranze nazionali, con gli alunni delle classi croate che hanno avuto, così, un momento di intervallo tra un test e l’altro. Nelle scuole con lingua d’insegnamento italiana a Fiume tutto era pronto per questa prova che, nella maggior parte dei casi, non si è dimostrata impegnativa per gli allievi.
“Sono soddisfatta di come procedono gli esami statali – ci ha detto la direttrice della SEI “Belvedere”, Ivana Kastelc, da noi interpellata per un commento a caldo dopo la prova d’italiano –. Seppure ancora piccoli, gli alunni stanno affrontando questo periodo con grande serietà e impegno, ma nella massima tranquillità e con il supporto costante dei propri insegnanti. Il tempo concesso per ogni materia è sufficiente per affrontare la verifica. Nemmeno l’alunno della quarta che si avvale del supporto di un insegnante di sostegno, ha avuto bisogno del tempo supplementare a cui avrebbe avuto diritto in caso di necessità”.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
La direttrice della SEI “Gelsi”, Gloria Tijan ha affermato che “fondamentalmente l’atmosfera che regna tra gli alunni delle quarte classi è allegra e serena. Tutti loro hanno definito facili le prove che hanno affrontato finora. Il tempo concesso per i test di lingua è stato sufficiente per tutti. Queste due materie sono state divise in due parti con un intervallo per la merenda, mentre le prove di matematica, che affronteranno domani (oggi per chi legge, nda) e natura e società, in programma venerdì, avranno una durata minore. Quest’anno la prova di lingua croata è meglio strutturato e forse un po’ più facile in quando ci sono delle domande specifiche a cui i bambini devono rispondere. L’esame di italiano comportava, invece, un tema libero con titolo e stava ai ragazzi decidere se scrivere una storia inventata o accaduta veramente. Sono bimbi ancora piccoli a cui è difficile decidere in poco tempo, ma alla fine tutto si è concluso nel migliore dei modi”.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
Tutto tranquillo anche alla SEI “Dolac”, come specificato dalla direttrice Dunja Kučan Nikolić. “I bambini ci hanno detto che non era difficile ed erano tranquilli. Come ogni anno c’è stata la comprensione del testo, la parte scritta e quella riguardante la grammatica. Per gli alunni che hanno bisogno del programma individualizzato, gli esami si sono svolti in un modo leggermente diverso. Niente ansie però, sono stati preparati da questo punto di vista dalle maestre e i genitori sono stati informati degli esami a dicembre quando abbiamo spiegato loro che non si tratta di esami per i quali devono studiare, ma di una nuova esperienza”, ci ha detto.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
Medesimo responso anche per quanto riguarda la SEI “San Nicolò”, la cui direttrice Iva Bradaschia Kožul, alla nostra domanda su come sia trascorsa la prova di italiano, ha ribadito che tutto si è svolto nel migliore dei modi, senza stress, anche perché, per l’appunto, non si tratta di esami per i quali bisogna studiare, ma solo dimostrare ciò che è stato acquisito nei primi quattro anni di insegnamento scolastico.
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