La nave scuola «Palinuro» domani (mercoledì) a Lussinpiccolo

Verrà reso omaggio anche alla tomba dell’ammiraglio Agostino Straulino, figura leggendaria e simbolo di eccellenza nel mondo della vela

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La nave scuola «Palinuro» domani (mercoledì) a Lussinpiccolo
La nave Palinuro durante la sua visita a Dubrovnik (Ragusa) nel 2013

Visita eccezionale, domani, mercoledì 24 luglio, per la Città di Lussinpiccolo, nel cui porto approderà la bergantina “Palinuro”, una nave scuola della Marina Militare Italiana, che in linea di massima viene impiegata a favore degli allievi sottufficiali, di qualsiasi categoria e specialità, frequentanti il corso normale marescialli presso la Scuola sottufficiali di Taranto, e degli allievi della Scuola navale militare “Francesco Morosini” di Venezia, mentre il suo porto di assegnazione è La Maddalena. Con il motto “Faventibus Ventis” (“Con il favore dei venti”), sarà nel Quarnero da domani a venerdì. Come apprendiamo da Europa Adriatica Nordest, sarà possibile anche salire a bordo della nave per visitarla nel porto di Lussinpiccolo domani, mercoledì 24 luglio, dalle 16 alle 20 e giovedì dalle 14 alle 18.
A essere coinvolto nell’organizzazione di questa visita anche il presidente della Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo, Sanjin Zoretić. “Come presidente di questo sodalizio – ha commentato – è con grande piacere e soddisfazione che accolgo la notizia dell’arrivo della Palinuro nel nostro porto. L’approdo di questo prestigioso veliero rappresenta un evento di grande importanza per la nostra Comunità e per tutti gli appassionati del mare e delle tradizioni marittime. L’omaggio alla tomba dell’ammiraglio Agostino Straulino, figura leggendaria e simbolo di eccellenza nel mondo della vela, aggiunge ulteriore significato a questa visita, celebrando la sua eredità e il legame storico tra l’Italia e la Croazia. Siamo lieti di poter offrire ai cittadini e ai visitatori l’opportunità di salire a bordo della nave e di conoscere da vicino l’importante lavoro di formazione e approfondimento delle tradizioni della Marina Militare Italiana. Siamo certi che questa esperienza lascerà un’impressione duratura e contribuirà a rafforzare i nostri legami culturali. Colgo l’occasione per ringraziare la Marina Militare Italiana e tutti coloro che hanno reso possibile questa visita. Attendiamo con entusiasmo l’arrivo della nave Palinuro e auguriamo a tutto l’equipaggio una piacevole permanenza a Lussinpiccolo”.
La Palinuro arriva a Lussino dopo aver concluso la tappa di Trieste, dove sono stati imbarcati gli allievi del 2º anno del corso normale marescialli della categoria nocchieri delle Scuole Sottufficiali di Taranto. Un intenso programma per la nave goletta all’insegna della formazione e dell’approfondimento delle tradizioni della Marina Militare rivolto anche ad appassionati e visitatori.
“Come Europa Adriatica Nordest siamo davvero contenti – ha puntualizzato il coordinatore Vittorio Baroni – soprattutto per l’importante gesto storico con il quale verrà reso omaggio alla tomba dell’ammiraglio Agostino Straulino, nativo di Lussinpiccolo e qui sepolto, considerato che proprio grazie all’idea di Mirko Sguario stiamo lavorando per la prima edizione dell’AMMIRAGLIA in onore a ‘Tino’ Straulino che si terrà il prossimo anno dal 3 a 6 luglio con partenza da Venezia, tappa a Pola e arrivo a Lussino”.
Ricordiamo che Straulino fu medaglia d’oro per la vela alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952 e Comandante della Nave scuola “Amerigo Vespucci” con la quale passò alla leggenda grazie all’uscita a vele spiegate attraverso il canale navigabile di Taranto e al record di velocità mai raggiunto dal veliero (14,6 nodi).
La Palinuro è una “Nave Goletta”. Il termine indica – leggiamo sul sito della Marina Militare – che la nave è armata con tre alberi di cui quello prodiero, detto trinchetto, è armato con vele quadre, mentre gli alberi di maestra e di mezzana sono armati con vele di taglio (rande, frecce e vele di strallo). A questi alberi si aggiunge il bompresso, un quarto albero che sporge quasi orizzontalmente dall’estremità prodiera, anch’esso armato con vele di taglio (fiocchi). La superficie velica complessiva è di circa 1.000 metri quadrati, distribuiti su quindici vele. L’altezza degli alberi sul livello del mare è di 35 metri per il trinchetto, 34,5 metri per la maestra e di 30 metri per l’albero di mezzana.
Lo scafo, così come gli alberi, è in acciaio chiodato ed è suddiviso in tre ponti. Sotto il ponte principale (detto di coperta) sono ubicati i locali di vita dell’equipaggio e degli allievi, mentre sopra sono collocate le sovrastrutture del castello prodiero e del cassero poppiero. Sul cassero, all’estrema poppa, è situata la plancia di comando, invece al suo interno sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli ufficiali e dei sottufficiali, la cucina e il forno.

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