La lingua italiana al servizio del diritto

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La lingua italiana al servizio del diritto
La sede della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Fiume / Foto Goran Žiković

FIUME | La Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Fiume ha ospitato l’edizione 2022 della Giornata di Studio del Nord Adriatico – Temi giuridici di attualità. Uno tra gli appuntamenti più significativi nell’ambito della collaborazione tra le comunità accademiche italiana e croata, che vede coinvolti pure studiosi sloveni. Un convegno che, tra l’altro, ha la peculiarità d’avere come lingua ufficiale l’italiano. Una caratteristica posta in rilievo sia dai promotori – tra i quali il Centro interuniversitario d’eccellenza “Jean Monnet” di Abbazia – che dai sostenitori dell’appuntamento nel cui Comitato di programma e organizzativo siedono Sandra Winkler, Iva Tuhtan Grgić, Budislav Vukas, jr., Nataša Žunić Kovačević e Ivana Kunda.
”La Trilaterale Italia-Croazia-Slovenia, così come l’ingresso della Croazia nel Club Med dell’Unione europea, il MED 7 trasformatosi in MED 9 con l’adesione della Slovenia e della Croazia, è stata fortemente voluta dall’Italia. L’Italia è strettamente legata alla Croazia non solo sul piano bilaterale, ma anche su quello della cooperazione regionale, trilaterale e sul piano della necessaria priorità verso il Mediterraneo. L’Adriatico ne è parte integrante. Una parte forse da evidenziare meglio per la sua portualità, per la delicatezza dei temi legati alla protezione degli ecosistemi marittimi, per le opportunità economiche, per la dimensione giovanile da rilanciare in tutti i Paesi che si affacciano sull’Adriatico. Una Giornata di studio come la vostra è da salutare con entusiasmo e gratitudine”, ha rilevato l’Ambasciatore italiano a Zagabria, Pierfrancesco Sacco, durante l’intervento introduttivo del simposio.

Pierfrancesco Sacco
Pierfrancesco Sacco / Foto Ivor Hreljanović

Un appuntamento consolidato

“Ringrazio molto l’Università di Fiume e la Facoltà di Giurisprudenza e tutti coloro che concorrono all’organizzazione di queste Giornate, giunte alla quarta edizione. Un appuntamento – ha notato Sacco – ormai consolidato e importante nel panorama accademico, culturale, giuridico e storiografico tra Italia, Croazia e Slovenia e che si svolge in lingua italiana. Cosa che naturalmente mi fa molto piacere”. “Siamo in un momento decisamente difficile – ha detto il diplomatico italiano in video-collegamento dalla capitale croata – per la politica internazionale e per la diplomazia mondiale; purtroppo, in particolare per la nostra Europa segnata da un conflitto spaventoso frutto di un’aggressione inaccettabile di un Paese contro uno Stato sovrano”. “E quindi – ha proseguito Sacco – è ancora più importante oggi dialogare e scambiare buone pratiche, illuminare a vicenda. Anche rispetto ad aree come quella del Nord Adriatico, che fortunatamente non sono direttamente coinvolte, ma che indirettamente sono, di certo, pesantemente influenzate dal conflitto in corso. Punti di riferimento di un’Europa che ha bisogno di regioni, aree transfrontaliere prospere e dinamiche come lo è certamente quella del Nord Adriatico”.

Questioni cruciali

“Le vostre Giornate di studi trattano temi di grande importanza quali il diritto di famiglia, il diritto tributario, quello internazionale privato e in particolare i temi del diritto del mare. Ho sottolineato quest’ultimo giacché mi è stato detto che è in dirittura d’arrivo la ratifica da parte del Sabor dell’Accordo firmato il 24 maggio a Roma, all’ultima sessione del Comitato bilaterale dei ministri italiani e croati, sulla delimitazione delle rispettive Zone economiche esclusive (ZEE)”, ha affermato Sacco. L’Ambasciatore ha detto che presto sarà messo in agenda il prossimo Vertice trilaterale Italia-Croazia-Slovenia. Una piattaforma multilaterale nata due anni fa “su iniziativa di Roma e immediatamente ben recepita da Zagabria e Lubiana per tessere una trama di collaborazione su questioni cruciali come quelle della connettività, dell’economia blu, della salvaguardia dell’ecosistema marittimo e della sicurezza in mare”.

Una tradizione fiumana

A congratularsi con gli organizzatori della manifestazione, è intervenuto ieri direttamente nell’aula multimediale della Facoltà di Giurisprudenza anche il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini. “Questa Giornata di studi giuridici è ormai una tradizione nel panorama culturale e accademico fiumano. Anche quest’anno vengono affrontati e discussi, in dialogo tra le due sponde dell’Adriatico, fra tre Paesi, Italia, Croazia e Slovena, temi di stretta attualità che in qualche modo rappresentano l’infrastruttura legale di rapporti culturali, politici ed economici molto profondi, storici di questa regione, se così vogliamo chiamarla, che si estende dal Veneto alla Regione litoraneo-montana passando per l’Istria croata e slovena e per Trieste”, ha osservato Bradanini, mettendo in evidenza che nel primo semestre del 2022 l’Italia, dopo otto anni, è tornata a essere il primo partner commerciale della Croazia sia per l’import che per l’export.

Davide Bradanini
Davide Bradanini / Foto Ivor Hreljanović

Un fatto non banale

Bradanini ha definito “non banale, ma al contrario molto significativo” il fatto che il convegno si tenga in lingua italiana. “L’italiano non è solo la lingua della nostra Comunità Nazionale Italiana, della componente italiana in Croazia, che ovviamente è molto importante, ma anche lingua di lavoro della cooperazione e collaborazione scientifico-accademico-universitaria. Quindi una lingua importante in Croazia, una delle più studiate in Croazia, anche da parte di non appartenenti alla nostra Comunità nazionale”, ha sottolineato il Console generale.
Nel corso del suo indirizzo di saluto la preside della Facoltà di Giurisprudenza, Vesna Crnić-Grotić, ha espresso l’auspicio che il simposio possa fornire risposte a interrogativi di comune interesse. “La nostra Facoltà ha sempre puntato sulla qualità. In tutte le lingue. L’uso dell’italiano sta dimostrando che esistono connessioni culturali e storiche, senza false connotazioni politiche”, ha rilevato.

Vesna Crnić-Grotić
Vesna Crnić-Grotić / Foto Ivor Hreljanović

Orgogliosi di conoscere più lingue

A sua volta Sandra Winkler, che si è rivolta ai presenti a nome del Comitato di programma e organizzativo dell’appuntamento, ha sottolineato che la Facoltà di Giurisprudenza è orgogliosa di avere nelle sue file studiosi in grado di esprimere il proprio pensiero giuridico, oltre che in croato, non solo in lingua inglese, ma pure in italiano e tedesco.

Sandra Winkler
Sandra Winkler / Foto Ivor Hreljanović

Le sei sessioni

Il programma del convegno è stato suddiviso in sei sessioni, di cui due plenarie: la prima incentrata sul diritto del mare e intitolata “Le ZEE come spazio di cooperazione” e la seconda dedicata al 75º anniversario dell’entrata in vigore del Trattato di pace con l’Italia. Nell’ambito di quest’ultima sono stati esposti quattro temi: “Il trattato di Parigi e l’Assemblea costituente: alle volte le apparenze ingannano” di Davide Rossi (Università di Trieste), “Alcune riflessioni critiche sulla storiografia e sulle interpretazioni dell’area alto-adriatica dopo la firma del Trattato di pace di Parigi” di Mila Orlić (Ateneo di Fiume), “Alcune imprecisioni nelle interpretazioni giuridiche della storiografia croata in relazione al Trattato di pace con l’Italia del 1947” di Budislav Vukas, jr. (Ateneo di Fiume) e “Le osservazioni al nuovo libro del prof. B. Vukas: La posizione giuridica dell’Istria nel dopoguerra e il mons. Dr. Dragutin Nežić” di Ivan Milotić (Università di Zagabria).
Le altre sessioni sono state incentrate sul diritto tributario (Principi giuridici e fiscali – applicazione e prassi giudiziaria), sul diritto internazionale privato (Il riconoscimento reciproco nell’ordinamento giuridico dell’Unione europea). Le rimanenti due sessioni hanno riguardato rispettivamente il Diritto di famiglia e delle successioni tra passato, presente e futuro (EU-FamPro), vari temi connessi al diritto privato nelle circostanze contemporanee. L’elenco dei relatori include professori, docenti, assistenti, ricercatori, giudici, notai, avvocati e consulenti fiscali croati, italiani e sloveni.

La lezione inaugurale

La lezione inaugurale del convegno (Prospettiva italiana della ZEE nell’Adriatico settentrionale) è stata tenuta da Ida Caracciolo, professoressa ordinaria dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” nonché giudice del Tribunale internazionale del diritto del mare (ITLOS). Oltre agli Atenei già menzionati al convegno sono intervenuti pure relatori delle Università di Udine, Bergamo, Siena, Camerino e Lubiana.

Giornata di studi del Nord Adriatico
Giornata di studio del Nord Adriatico / Foto Ivor Hreljanović
Giornata di studio del Nord Adriatico
Giornata di studi del Nord Adriatico /Foto Ivor Hreljanović
Davide Bradanini
Davide Bradanini / Foto Ivor Hreljanović
Giornata di studi del Nord Adriatico
Giornata di studio del Nord Adriatico / Foto Ivor Hreljanović

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