
Il sovraffollamento delle spiagge polesi mette a dura prova il delicato ecosistema del litorale. A lanciare l’allarme, alla vigilia delle due settimane centrali di agosto, è Natura Histrica, l’Ente pubblico responsabile della gestione delle aree naturali protette dell’Istria. Una recente ricognizione sullo stato delle spiagge, effettuato dagli esperti, ha infatti evidenziato una serie di situazioni a rischio. A destare maggiore preoccupazione sono la zona intorno alla Grotta dei Colombi e l’antro stesso, spiega in una lettera aperta rivolta a cittadini e ospiti del territorio la direttrice dell’Ente, Silvia Buttignoni. “La Grotta e il litorale roccioso circostante – continua la responsabile di Natura Histrica – sono da tempo una delle mete balneari più gettonate del Polese. Tuttavia, ultimamente, la popolarità dell’area è cresciuta a dismisura, tanto da necessitare di interventi urgenti contro il sovraffollamento e di iniziative concrete per prevenire ed evitare la devastazione del paesaggio naturale”. Ed è proprio questa la direzione intrapresa da Natura Histrica, dall’amministrazione cittadina e da altre istituzioni locali, che assieme studiano un nuovo modello di gestione dell’area e soluzioni capaci di soddisfare da una parte le esigenze dei visitatori, dei bagnanti, dei sub, degli organizzatori di gite in barca e kayak… e dall’altra di preservare la Grotta, il litorale roccioso e il ricco ecosistema circostante.
“La Grotta dei Colombi, di per sé un fenomeno naturale e geologico incredibile, è un luogo di nidificazione di più specie di uccelli. Ospita, inoltre, diverse colonie di pipistrelli”, ha ricordato Silvia Buttignoni, aggiungendo che l’antro rappresenta un habitat ideale per la rarissima foca monaca, una delle 100 specie di mammiferi più minacciato al mondo. Qualche hanno fa la Grotta è stata usata come riparo da Adriana, la foca monaca diventata famosa a Pola per i suoi “bagni” di sole su diverse spiagge del Polese. Ricordato poi che l’antro al confine tra Valovine e Musil è parte integrante della Rete Natura 2000 – il principale strumento della politica dell’Unione europea per la conservazione della biodiversità – la direttrice spiega che in quanto tale è protetta dalla Legge sulla tutela dell’ambiente. Cio non significa che è inaccessibile, anzi. “Entrate pure nella grotta, ma non intrattenevi dentro per molto tempo. Non urlate e non accendete fuochi o luci al suo interno”, è l’invito rivolto ai bagnanti da Silvia Buttignoni, che ha quindi aggiunto che nella grotta non si dovrebbe però accedere a bordo di kayak, sub o materassini gonfiabili. La direttrice ha inoltre invitato i responsabili a non arrampicarsi sulle rocce circostanti, evitando così di mettere in pericolo sé stessi, gli altri e i nidi degli uccelli. Per quanto riguarda i futuri piani di tutela dell’area, la direttrice ha dichiarato che l’intera zona intorno alla Grotta sarà oggetto di maggiori controlli da parte dei vigili urbani e le guardie forestali. Da parte loro, gli addetti ai lavori di Natura Histrica e dell’Istituto di salute pubblica della Regione istriana intensificheranno le attività di monitoraggio delle acque sia all’interno che all’esterno della Grotta poiché il guano degli uccelli, l’alta temperatura dell’acqua e la sua scarsa circolazione potrebbero comprometterne la qualità. Natura Histrica tiene infine a ricordare che l’ingresso nella Grotta è a proprio rischio e pericolo.
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