
Oggi, lunedì 10 febbraio, la storica nave Galeb è stata rimorchiata nel porto di Fiume, dove è stata permanentemente ancorata al Molo Longo. Tuttavia, poiché l’allestimento del museo non è ancora completato, la nave non sarà aperta ai visitatori prima di aprile. Le autorità cittadine sostengono che la Galeb diventerà una importante attrazione turistica.
Video Roni Brmalj
Nonostante le ambizioni del progetto, i dati suggeriscono che la nave sia una delle peggiori operazioni turistiche mai realizzate in Croazia. Il restauro della nave, lungo cinque anni, è costato tra i 14 e i 15 milioni di euro: di questi, circa 10 milioni sono stati coperti dalla Città di Fiume, mentre 4,3 milioni provengono da fondi dell’Unione europea.

Secondo uno studio di fattibilità del 2016, la Galeb avrebbe dovuto generare 347.000 euro di ricavi annui, basandosi su un’affluenza di 52.000 visitatori all’anno. Questa cifra includeva anche le entrate dagli affitti degli spazi commerciali, che però al momento sono inesistenti. Nel frattempo, lo studio stimava i costi di manutenzione a 352.000 euro annui, portando la nave in perdita fin dal primo giorno di apertura.

Con l’aumento dell’inflazione e dei costi del lavoro, il deficit oggi è probabilmente molto più alto di quanto previsto otto anni fa.
Dalla guerra alla diplomazia: la storia della Galeb
La nave Galeb è stata costruita nel 1936 a Genova con il nome di Ramb III. Durante la Seconda guerra mondiale, ha servito come nave militare italiana e tedesca, fino a quando nel 1944 fu affondata nel porto di Fiume dai bombardamenti alleati.

Dopo la guerra, venne recuperata e ristrutturata, diventando la nave della Marina militare jugoslava. Presto fu trasformata in residenza galleggiante di Josip Broz Tito, accompagnandolo in numerosi viaggi di Stato.
Oggi, la Galeb è pronta per una nuova vita come museo, ma il progetto appare già finanziariamente compromesso. Resta da vedere se riuscirà davvero a diventare un’attrazione turistica, oppure se rimarrà una costosa eredità del passato senza futuro.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.