
Novembre non è esattamente un mese riservato alle regate, almeno non da queste parti, ma quest’anno è un po’ un’eccezione. Questo weekend lo specchio di mare di fronte a Ponte, sull’isola di Veglia, sta ospitando la Belt and Road International Regatta, che vede alla linea di partenza 14 equipaggi provenienti da 11 Paesi, nell’ordine Austria, Cina, Finlandia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Regno Unito, Svizzera, Turchia e naturalmente Croazia, che si daranno battaglia a bordo delle J70, la tipologia di barche a vela più diffusa al mondo. Ma questa però non è una regata come le altre perché va ben oltre la mera competizione sportiva. Un evento pensato principalmente per rafforzare la cooperazione tra vari Paesi sotto il profilo economico, culturale e commerciale, oltre che collegare tra loro organizzazioni non governative, aziende e istituzioni nella prospettiva di un ulteriore consolidamento tra regioni anche lontane tra di loro, ma di fatto molto vicine in un mondo iperglobalizzato. E la Regione litoraneo-montana può essere un ponte perfetto tra Oriente e Occidente. Come si evince dal nome della kermesse velica, si parla infatti della Nuova via della seta, un’iniziativa strategica della Repubblica Popolare Cinese volta al miglioramento dei suoi collegamenti commerciali con i Paesi nell’Eurasia. La Belt and Road International Regatta nasce infatti in Cina nel 2019 e ora per la prima volta travalica i confini del continente asiatico e lo fa proprio nel cuore del Quarnero. A organizzare quest’appuntamento sono congiuntamente la Federvela regionale, la Federvela di Guangxi e l’azienda per lo sviluppo della cultura sportiva Guangxi Arthur, con il patrocinio della Regione litoraneo-montana. Presenti in sede di presentazione anche i rappresentanti delle Ambasciate di Cina, Italia e Svizzera.
Accordo quinquennale
“Un’iniziativa mirata alla connessione di persone e Paesi, un elemento imprescindibile nel mondo di oggi – sottolinea il presidente della Federvela regionale Neven Baran –. Per quanto riguarda invece il lato sportivo, essere riusciti a riunire equipaggi di 11 Paesi penso sia un risultato di tutto rispetto. Ma questi numeri sono destinati a crescere di anno in anno avendo sottoscritto un accordo quinquennale perciò questa regata continuerà a essere protagonista almeno per i prossimi cinque anni. Il programma prevede un totale di sei regate, tre il sabato e altre tre la domenica, il che ci lascia spazio anche per eventuali recuperi dal momento che per il primo giorno potrebbe esserci poco vento. In gara ci saranno velisti anche di un certo spessore pertanto possiamo aspettarci regate molto combattute. Originariamente quest’evento si sarebbe dovuto tenere nel 2025, ma i nostri partner cinesi erano ansiosi di accelerare un po’ i tempi e quindi eccoci qui con qualche mese di anticipo”.
Nel suo breve intervento, Ye Jianhua, presidente della Federvela di Guangxi, ha ribadito l’importanza della cooperazione tra Paesi, come pure del rafforzamento dell’amicizia tra Cina e Croazia.
«Perché no, proviamoci!»
La principale promotrice dello sbarco Belt and Road International Regatta in Croazia è Ana Miškulin, originaria di Kostrena ma di chiare origini cinesi. “È partito tutto sei mesi fa. Siccome lavoro a stretto contatto con la Cina mi è stato chiesto se un’iniziativa del genere potesse interessare a qualcuno in Croazia. Mi sono detta perché no, proviamoci! Loro volevano costruire un ponte con l’Europa e la Croazia gli sembrava il partner ideale per compiere questo primo step, che poi in futuro porterà a un allargamento verso i Paesi europei. E anche qui in Croazia si sono detti molto entusiasti per quest’opportunità e quindi è stato facile trovare un accordo. La prima regata si è tenuta nel 2019 in Cina, poi con il passare degli anni ne sono state organizzate altre in Malesia e Singapore. Sono convinta che un’iniziativa come questa possa portare molteplici benefici a tutti gli attori coinvolti. E sono felice del fatto che la Croazia sia stata scelta come prima tappa extra asiatica”.
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