Komadina: «La pandemia non ha frenato i nostri progetti»

Seduta solenne dell'Assemblea per consegnare i premi annuali e opera omnia e celebrare la Giornata della Regione litoraneo-montana

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Komadina: «La pandemia non ha frenato i nostri progetti»

Con una seduta solenne dell’Assemblea e la consegna dei premi ai benemeriti è stata celebrata ieri la Giornata della Regione litoraneo-montana. La cerimonia si è svolta nell’albergo Royal di Abbazia alla presenza dei premiati, dell’arcivescovo coadiutore mons. Mate Uzinić, della rettrice dell’Università di Fiume, Snježana Prijić Samaržija, del presidente della Regione istriana Boris Miletić, della Regione della Lika e di Segna Ernest Petry, della vicepresidente della Regione di Karlovac, Vesna Hajsan Dolinar, del segretario di Stato Željko Plazonić, dei sindaci delle Città e dei Comuni della Regione, nonché dei rappresentanti dei vari enti e istituzioni, dei deputati al Sabor e dei consiglieri.

Tra pandemia e guerra

Nel suo discorso introduttivo il presidente della Regione, Zlatko Komadina, ha ricordato che l’ultima consegna “dal vivo” dei premi si è svolta nel 2019. Finalmente, dopo due anni di pandemia, è stato possibile organizzare nuovamente l’accademia solenne.

“Quando abbiamo iniziato a sperare che la pandemia stia scemando e che il ritorno alla normalità si stia avvicinando, è scoppiata la guerra in Ucraina. Siamo tutti molto preoccupati per l’evolversi della situazione. Oltre alla tragedia umana siamo testimoni della crisi energetica e dell’aumento dei prezzi. Tutto ciò provocherà delle conseguenze ai bilanci familiari, ma anche a quelli delle nostre istituzioni e della Regione. Condanniamo, pertanto, severamente l’aggressione all’Ucraina, i bombardamenti e le uccisioni di civili. L’aggressione non è l’unico modo per risolvere i problemi. Le guerre colpiscono soprattutto le persone più deboli e insicure e il nostro Paese lo sa benissimo”, ha affermato Komadina.

Il presidente ha quindi illustrato quanto è stato fatto in Regione da un anno a questa parte, iniziando da tre grandi investimenti: l’ampliamento della scuola elementare Jelenje-Dražice, la nuova Casa delle salute di Novi Vinodolski e il Centro per i grandi carnivori a Stara Sušica. Il Bilancio consolidato per il 2022 è di 1,525 miliardi di kune e l’anno è iniziato con altri importanti investimenti: la costruzione dell’elementare di Viškovo, l’ampliamento di quelle di Castua e di Arbe. Si tratta di investimenti della portata di 80 milioni di kune. Altri 91 milioni (fino al 2024) serviranno per l’equipaggiamento delle istituzioni sanitarie e per la costruzione della casa della salute di Abbazia. Inoltre, è stato avviato il progetto di costruzione del Centro sanitario a Rujevica, dove verranno trasferiti l’Istituto per la medicina d’urgenza, la Casa della salute, come pure il Soccorso alpino e l’eliporto.

Piano di sviluppo fino al 2027

“Siamo tra le migliori Regioni per quanto concerne l’assegnazione dei mezzi dai Fondi europei. In questo momento sono in fase di realizzazione 65 progetti per i quali sono stati assegnati 424 milioni di kune a fondo perduto. Il segreto del nostro successo sta nel fatto che la preparazione per la candidatura dei progetti viene realizzata in tempo ed è pronta quando vengono pubblicati i concorsi. Siamo la prima Regione ad avere approvato il Piano di sviluppo fino al 2027. Gli obiettivi principali di sviluppo sono un’economia competitiva, i giovani, la transizione verde, gli investimenti nell’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili di energia. Sono soddisfatto di quanto realizzato finora”, ha detto ancora Komadina. Parlando dello spopolamento, soprattutto nel Gorski kotar, ha aggiunto che difficilmente il problema potrà venire risolto senza le misure di sostegno dello Stato per facilitare gli investimenti e quindi dare la possibilità di aprire nuovi posti di lavoro. “Certamente uno sviluppo più equilibrato si potrebbe raggiungere con un maggiore decentramento dei mezzi finanziati. Sono ottimista e credo che prima o poi bisognerà avviare un processo di decentramento fiscale e funzionale”, ha concluso il presidente.

I premiati

Al presidente dell’Assemblea regionale, Marko Boras Mandić, è spettato il compito d’introdurre i premiati. Quest’anno sono stati assegnati tre premi annuali e precisamente al Centro clinico-ospedaliero di Fiume, al Club di canottaggio Jadran e a Siniša Kuharić. Al CCO di Fiume è andato il premio per il grande impegno di tutti i dipendenti nell’affrontare l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid e nell’assicurare un’assistenza sanitaria di qualità a tutti. Nella motivazione è stato ricordati che diverse volte è stato necessario riorganizzare il lavoro e che tutto è stato eseguito senza mai perdere la testa, mettendo a disposizione i centri per la respirazione assistita, fino a 250 posti letto nei reparti Covid e, soprattutto, personale qualificato e disponibile. Il premio è stato ritirato dal direttore del CCO, Alen Ružić.

Ivo Zrilić, vicepresidente del Club di canottaggio Jadran, ha ritirato il premio assegnato per i lodevoli risultati ottenuti finora, l’impegno nella divulgazione dello sport e il 100º anniversario. Come ha precisato Marko Boras Mandić, il club è stato fondato nel 1922 e da allora sono cambiati 6 Stati, ma ha continuato a operare e a mietere successi in tutti questi anni.

Siniša Kuharić è stato premiato per i risultati ottenuti e il grande impegno nella promozione e nello sviluppo dello sport per i disabili con l’obiettivo di migliorare la loro stabilità psichica e la forma fisica per una maggiore inclusione nella società. Attualmente Siniša Kuharić è il selettore della nazionale di basket su sedia a rotelle, che si è piazzata al quarto posto agli Europei svoltisi ad Atene l’anno scorso.

Opera omnia

Il premio Opera omnia è andato all’arcivescovo, mons. Ivan Devčić, per il suo ruolo fondamentale e il grande impegno nello sviluppo dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, nonché per avere instaurato la collaborazione tra la Chiesa e la comunità locale in progetti importanti per tutta la Regione, quali l’hospice Maria Crocifissa Cosulich, il rifugio per i senzatetto “Le rose di San Francesco” e la Casa di Sant’Anna per le donne e i bambini. Lodevole pure la sua collaborazione con la Città, la Regione, la comunità scientifica, il mondo della cultura, dell’economia, risultata fondamentale per l’organizzazione della visita di Papa Giovanni Paolo II a Fiume nel 2003. Mons. Devčić ha ringraziato a nome di tutti i premiati rilevando che il suo premio verrà dato in beneficenza. “Sono onorato per il premio che mi è stato assegnato e soprattutto per quanto è stato scritto nella motivazione. Ringrazio per la collaborazione tra la Regione e l’Arcivescovado e spero che proseguirà anche dopo il mio pensionamento. In base all’esperienza raccolta vivendo a Fiume, prima come alunno, poi studente, quindi insegnante e da ormai 22 anni arcivescovo, sono convinto che la diversità nella visione del mondo non può mai essere una barriera per raggiungere il traguardo, ma soltanto uno stimolo per una maggiore conoscenza, comprensione e rispetto reciproci”, ha detto l’arcivescovo.

L’accademia solenne è stata arricchita dall’esibizione della cantante Mia Negovetić che ha intonato l’inno nazionale, la canzone solenne della Regione e il brano Music to my eyes, indossando gli abiti creati dallo stilista Juraj Zigman per la Regione.

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