Komadina ci ripensa: rinviati gli investimenti sul Platak

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Komadina ci ripensa: rinviati gli investimenti sul Platak

I finanziamenti infrastrutturali sul Platak sono stati sospesi. All’Assemblea regionale di ieri si sarebbe dovuto votare riguardo a un nuovo finanziamento per il Platak, legato questa volta alla realizzazione dell’impianto di irrigazione, indispensabile per la creazione della neve artificiale, ma all’ultimo momento il presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, ha deciso di ritirare il punto dall’ordine del giorno.

È stato questo il momento più interessante dell’Assemblea regionale, iniziata con le congratulazioni ai giocatori della nazionale di calcio. Nessuno si aspettava una mossa di questo tipo, nemmeno il capodipartimento responsabile o i consiglieri dell’SDP. Come mai allora Komadina ha ritirato la proposta, soprattutto dopo che la lunga discussione sembrava indicare una votazione all’unanimità, o quasi, a favore del finanziamento?
“Il nostro obiettivo è quello di raggiungere 100 giorni di neve sul Platak e di riuscire a garantirli ogni anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche. Per farlo abbiamo bisogno della tecnologia, che possiamo installare sul Platak grazie a un investimento. Durante la discussione di oggi, però, ho notato molto scetticismo nei confronti di questo progetto e molti consiglieri hanno espresso i loro dubbi sulla bontà dell’intero progetto, sull’eventuale ritorno economico e su altri aspetti di questa complessa faccenda. È un progetto importante? Sono mezzi che possiamo ridestinare altrove? Magari alla scuola di Jelenje o a favore delle paghe ai dipendenti del “3. maj” o magari a favore del Centro clinico ospedaliero? Sì, potremmo, anche se non è tutto di nostra competenza. Io ho i miei dubbi su tutto questo, non lo nego, ma credevo che questo investimento fosse la giusta mossa da fare, dopo la discussione di oggi, però, credo sia bene fermarsi e riflettere ancora un attimo, per questo motivo ho deciso di ritirare il punto dall’ordine del giorno”, ha affermato Komadina.
La discussione era nata e si era soffermata sul carattere finanziario per un motivo ben specifico, anche se l’opposizione aveva già criticato il senso degli investimenti infrastrutturali al Platak. I preventivi pervenuti per la realizzazione del progetto sono superiori del 30 per cento della cifra prevista. La migliore offerta pervenuta al bando pubblico ha sforato il budget a disposizione, cosicché la Regione, per realizzare il progetto, avrebbe dovuto di fatto togliere dei mezzi ad altri settori. Una decisione, che dicevamo, i consiglieri dell’Assemblea sembravano pronti a sostenere. Durante la lunga discussione, pur esprimendo molti dubbi sulla modalità di realizzazione e sulla necessità dell’intero progetto, i consiglieri si erano detti favorevoli ad approvare la proposta presentata, tutti, ad eccezione di quelli del Most.
Komadina, però, ha colto tutti di sorpresa e ora sarà necessario ripetere il bando di concorso, rallentando i lavori di tre mesi nel migliore dei casi. L’idea che sta dietro a questa mossa è di trovare delle offerte più convenienti, ma come detto da alcuni consiglieri, potrebbe anche essere che le nuove offerte siano più costose. Un’altra idea, avanzata dai consiglieri dell’Akcija Mladih, è di dividere il progetto in varie fasi. In questo modo si potrebbe iniziare subito con la realizzazione della prima fase, per la quale ci sono già i mezzi a disposizione e rimandare a un secondo momento la seconda fase dei lavori. Ora, però, nessuno sa come andranno avanti le cose, probabilmente neppure lo stesso Komadina, che ritirando il progetto si è preso una grande responsabilità, ma ha anche dimostrato una grande sensibilità nei confronti delle obiezioni portate dei consiglieri dell’opposizione.

La minoranza rom

Durante l’Assemblea regionale è stata approvata anche la bozza del piano d’azione per l’inclusione dei rom a livello regionale, un documento richiesto dalla Strategia nazionale per il periodo 2013-2020. “La bozza si basa sui sei indicatori individuati come maggiormente rilevanti della Strategia nazionale, ossia la pianificazione territoriale, la tutela dell’ambiente e della dimora, la lotta alla povertà, l’istruzione scolare e prescolare, l’assicurazione sanitaria, la cultura e lo sport”, ha spiegato il vicepresidente della Regione, Petar Mamula. Il punto è stato votato all’unanimità, senza che ci sia stata una presentazione ufficiale da parte del proponente e senza che nessuno dei consiglieri dell’Assemblea abbia chiesto parola per discutere o commentare il documento.
Durante l’Assemblea sono state approvate delle concessioni inerenti il demanio marittimo. Un altro punto saliente è stato invece quello della ricostruzione della scuola elementare di Jelenje-Dražice, anch’esso votato all’unanimità.

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