Kirigin: «Divieti ignorati. Le leggi non ci aiutano»

Alberi tagliati nonostante le limitazioni, baccano nei cantieri edili anche d’estate. Il sindaco di Abbazia è amareggiato e ha le mani legate

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Kirigin: «Divieti ignorati. Le leggi non ci aiutano»
Il sindaco Fernando Kirigin è amareggiato. Foto: RONI BRMALJ

“Ci apprestiamo a festeggiare, l’anno prossimo, i 180 anni di turismo. Abbazia né è la regina, la culla, e non solo a livello locale. Oggi, però, andiamo ad affrontare un tema molto diverso”, ha esordito ieri il sindaco Fernando Kirigin, puntando il dito contro il legislatore. Il primo cittadino di Abbazia ha convocato i media “per evitare che possa avvenire ciò che ci troviamo davanti agli occhi in questo momento, occorre cambiare le leggi e dare maggiori poteri alle amministrazioni locali. Ci troviamo qui dove l’investitore, nonostante i divieti, ha eliminato degli alberi. Non è permesso abbattere piante di diametro superiore ai 10 centimetri. Le nostre guardie comunali sono intervenute, hanno fatto il verbale e stabilito le sanzioni, ma anche l’investitore vicino ha poi fatto lo stesso. Si fa ricorso e poi non succede nulla. Uno dei motivi per cui si viene ad Abbazia è proprio la ricchezza della vegetazione. Gli ispettori edili sono gli unici a poter decretare la chiusura di un cantiere, noi no. Le multe previste sono irrisorie. C’è chi va a violare i divieti di costruzione, sistematicamente ignorato dagli investitori. Le multe vanno da 30 a 60mila kune per le persone fisiche e da 60 a 180mila per quelle giuridiche. Sono cifre irrisorie se teniamo conto del fatto che un metro quadrato ad Abbazia arriva a costare fino a 10.000 euro. L’ammontare della multa per l’impresario edile, quindi, è insignificante”.

Il sindaco amareggiato ha detto di non avere gli strumenti per confrontarsi con la costruzione selvaggia: “È un problema che non riguarda soltanto Abbazia, bensì tutte le località lungo la costa. Non riesco a capire perché non vi è la volontà per cercare delle soluzioni. I potenti investitori affiancati da avvocati agguerriti la spuntano sempre. C’è un Decreto in vigore secondo cui dal 1º giugno devono venire sospese tutte le attività nei cantieri edili, vietate fino al 15 settembre. La Legge ci consente di intervenire soltanto in determinate situazioni, cioè in caso di scavi e di lavori di costruzione. Come possiamo fermare il baccano che proviene dall’interno di un edificio in costruzione? Voglio lanciare un messaggio chiaro. Sono passati due anni del mio mandato, due anni di battaglie. Nel 2021 abbiamo modificato i documenti di pianificazione del territorio con lo scopo di tutelarlo. Ciò che vedete sta avvenendo in base a richieste inoltrate nel corso del procedimento di modifica dei documenti. Sono richieste in bianco, prima che entrassero in vigore quelli nuovi. Le leggi consentono agli investitori di completare e integrare le richieste inoltrate in bianco. Ve ne sono state oltre 250. Non so più cosa aspettarmi. Ci rivolgiamo alle istituzioni e le nostre richieste vengono respinte. Mi sono rivolto al governo, che è consapevole di quanto importante sia il turismo per il Paese, esortandolo a cambiare le leggi con maggiori poteri alle amministrazioni locali”. Nell’attesa Kirigin annuncia una serie di provvedimenti, nell’ambito delle sue prerogative, per porre dei limiti allo scempio in atto, con delle nuove modifiche ai documenti di pianificazione che verranno proposte prossimamente”.

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