«Kanal Ri»: bocciato l’operato dell’emittente televisiva nel 2023

La 34ª sessione dell’Assemblea della Regione litoraneo-montana ha visto alcuni accesi dibattiti. In primo piano la tv fiumana, la qualità di vita dei pensionati e i cambiamenti apportati al Piano urbanistico regionale

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«Kanal Ri»: bocciato l’operato dell’emittente televisiva nel 2023
Gordana Šimić Drenik, direttrice dell’emittente televisiva locale “Kanal Ri”. Foto: RONI BRMALJ

A sole due settimane dall’ultima Assemblea regionale, si è svolta ieri una nuova sessione, la 34ª di questo mandato. Il question time è stato vivace, aperto dall’indipendente Leo Pavela che ha dichiarato che il presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, ha concordato affinché il direttore del Centro sportivo montano (GSC) di Delnice si presenti una volta all’anno davanti ai consiglieri per esporre la relazione sulle attività svolte, chiedendo se fosse possibile stilare un cronoprogramma. Komadina ha risposto che non è necessario votare, poiché i membri dell’ente hanno il diritto di richiedere e presentare la relazione annuale all’Assemblea, e così sarà.

Josip Katalinić (MOST) ha sollevato la questione dei rottami metallici nel porto di Fiume, chiedendo quando verranno rimossi, e Sanjin Vranković, a capo del dipartimento per l’assetto territoriale, l’edilizia e la tutela dell’ambiente della Regione, ha risposto che è stata inviata una richiesta all’Autorità portuale di Fiume e che, una volta ricevuta risposta, l’Assemblea ne verrà prontamente informata.
Gabrijela Gorjanac Kapša (SDP) ha chiesto quale fosse l’ammontare dello stipendio medio nella Regione. Ljudevit Krpan, capodipartimento per lo sviluppo regionale, le infrastrutture e la gestione dei progetti, ha risposto che è il secondo più alto in Croazia dopo quello della Città di Zagabria, con una media lorda di 1.832 euro.
Davor Štimac (indipendente) ha chiesto informazioni sulla situazione di Voz, dove sembrano essere iniziati dei lavori. Braut ha risposto che si stanno preparando gli interventi per la bonifica della cava presente nell’area, gestita dall’Autorità portuale di Veglia.

Tv locale tra sostenitori e critici
La direttrice Gordana Šimić Drenik ha illustrato i risultati del 2023, sottolineando la difficoltà nel mantenere le entrate pubblicitarie, ma anche la capacità della televisione di garantire gli stipendi e introdurre un nuovo regolamento sul lavoro. Ha inoltre lodato la trasmissione del Carnevale, ritenendola la migliore mai realizzata da una piccola emittente. Nonostante il quadro presentato dia una prima impressione positiva e abbia trovato una giustificazione per ogni suo piccolo insuccesso, le critiche non sono mancate. Leo Pavela ha sottolineato il ritardo di due anni nella presentazione della relazione e ha sollevato interrogativi sulla gestione finanziaria, evidenziando il calo dei profitti e la mancanza di dati concreti sulle trasmissioni più seguite. Secondo lui, la programmazione risulta poco strutturata e gli sforzi pubblicitari insufficienti.
Josip Katalinić ha posto l’accento sulle difficoltà tecnologiche e di contenuti che affliggono l’emittente locale, avvertendo che, senza un aumento dei fondi, la qualità dell’offerta televisiva non potrà migliorare. Ha anche sollevato l’ipotesi di una possibile chiusura della rete in assenza di una chiara missione. D’altra parte, Željko Lambaša (SDP) ha invece sostenuto che la relazione annuale non fa altro che rappresentare fedelmente la realtà di Kanal Ri e dev’essere sostenuta, suggerendo di introdurre più contenuti in dialetto ciacavo per rafforzare l’identità locale. Vice Sep (HDZ) ha insistito sul fatto che Kanal Ri deve per forza arrendersi al destino di produrre programmi capaci di generare entrate e ha suggerito la creazione di un consiglio di programmazione per garantire una gestione più organizzata e, soprattutto, per evitare che trasmissioni amate, gestite da singoli, vengano interrotte. Questi programmi, infatti, spesso cessano una volta che i conduttori, motivati da bassa retribuzione, se ne vanno. Di fronte alle critiche, la direttrice Šimić Drenik ha difeso l’operato dell’emittente, affermando che Kanal Ri lavora con i mezzi a disposizione in buona fede e rappresenta la voce dell’identità locale. Ha annunciato la sua intenzione di candidarsi nuovamente alla direzione, pur dichiarandosi disponibile a farsi da parte qualora emergesse una figura con una visione più chiara per il futuro dell’emittente.
L’Assemblea ha espresso apprezzamento per il dedito lavoro dei dipendenti di Kanal Ri, ma ha sollevato dubbi sulla direzione e sulla reale utilità dell’emittente. Il presidente Komadina ha ribadito l’importanza di avere una televisione locale, sottolineando che la chiusura sarebbe un errore, soprattutto ora che i debiti pregressi sono stati saldati. Ha affermato che Kanal Ri ha un suo ruolo e che c’è margine per migliorare. Dopo le critiche e i dubbi sollevati, la relazione sull’operato dell’ente televisivo non è stata approvata avendo ricevuto 17 voti a favore, 14 astenuti e 3 contrari.

La futura qualità di vita dei pensionati
Anche se accettato unanimemente da tutti i consiglieri, non sono mancati spunti nel contesto della proposta di dichiarazione per il miglioramento della qualità di vita delle persone della terza età. Morena Lekan (Možemo!) ha detto che il documento è una lista di buoni propositi e spera che tutto ciò venga realizzato secondo la dichiarazione, sottolineando che tutte le promesse sono legate alle case di riposo, anche se ci sarebbero molte altre forme di supporto per le persone anziane. Ha accusato il fatto che per i servizi medici si aspetta troppo, un esempio tra i tanti è il Centro di cura di Lussingrande, dove ci sono solo 12 posti disponibili per gli anziani nonostante i grandi investimenti della Regione, e si aspetta molto a causa delle lunghe liste d’attesa. È troppo poco, secondo Lekan, che vuole focalizzarsi sul problema delle lunghe attese e della limitata capacità, anche se i servizi nella Regione esistono, ma sono di stampo privato e non sono alla portata di tutti. Komadina ha detto che ora i posti a Lussingrande sono 30 e si sta facendo il possibile per ridurre le liste d’attesa, che comunque sono lunghe. Josip Katalinić ha affermato che sarebbe ottimo aprire centri diurni per persone con disabilità. Le case di riposo sono insufficienti e si deve aspettare per anni. Inoltre, hanno un costo elevato e un servizio scarso. La Regione dovrebbe essere la prima a farsi carico dell’attuazione di queste iniziative, ha aggiunto Katalinić, sperando che questa dichiarazione non rimanga solo parole su carta. Robert Matić (SDP) ha detto che i centri diurni sono previsti a Jelenje e Kostrena per un gran numero di persone. La capodipartimento per la politica sociale e i giovani, Dragica Marač, ha detto che la dichiarazione è chiara e ben fatta, e ha sottolineato che sono stati fatti molti progressi, ma non abbastanza, facendo appello a tutti i consiglieri affinché, nelle loro unità di autogoverno locali, si attivino per avviare programmi a favore dei cittadini, in modo che alcuni di questi siano proposti ai vertici locali interessati. Serve maggiore operatività. Sanjin Vrkić (HDZ) ha chiesto chi monitorerà l’attuazione della dichiarazione, suggerendo di incaricare il dipartimento per la politica sociale di seguirne l’attuazione e riferire annualmente al consiglio. Marač ha risposto che coloro che controllano l’attuazione sono quelli che l’hanno adottata, e quindi i consiglieri devono monitorarla.

La revisione del Piano urbanistico
I consiglieri regionali hanno inoltre adottato all’unanimità una conclusione che segna un passo importante nel percorso di revisione del Piano urbanistico della Regione litoraneo-montana. La proposta, relativa alla IV modifica e integrazione del Piano, ha suscitato un ampio dibattito, culminato con l’approvazione di una serie di modifiche che riguardano vari settori e località strategiche della Regione. Con la decisione, è stato incaricato il Dipartimento per l’urbanistica, l’edilizia e la tutela dell’ambiente, insieme all’Istituto per la pianificazione urbanistica della Regione, di elaborare le modifiche necessarie e di inviarle per l’esame del presidente della Regione. Successivamente, le modifiche saranno sottoposte all’approvazione definitiva da parte dell’Assemblea regionale. Il focus principale di questa revisione è l’inclusione della richiesta di annullamento della localizzazione dell’impianto ittico nelle zone di Sorinj, della baia di Malo kolo, di Valbisca e di Smergo, che potrebbe avere impatti rilevanti sull’ecosistema e sullo sviluppo sostenibile della Regione. Il dibattito che ha preceduto l’approvazione della proposta di modifica è stato particolarmente acceso, con critiche focalizzate sulle localizzazioni degli impianti ittici, sebbene queste non fossero formalmente parte della proposta in discussione. Le modifiche sono state avanzate in seguito di diverse richieste, tra cui quelle provenienti dal Cantiere navale di Cherso, che ha chiesto l’eliminazione dell’obbligo di pianificazione di un cantiere navale di rilevanza statale nell’area della Città di Cherso volendo così semplificare e snellire il processo di pianificazione per garantire maggiore flessibilità nella gestione delle risorse locali.
Un altro importante cambiamento riguarda il Comune di Mrkopalj, che ha avanzato la proposta di costruzione di un centro sportivo-ricreativo di rilevanza statale, che includerebbe anche una pista da sci coperta. Quest’iniziativa, se approvata, potrebbe rappresentare un notevole impulso per lo sviluppo turistico e sportivo della zona montana.
Non meno rilevante è la proposta avanzata dalla Città di Fiume, che ha ricevuto una richiesta dalla società ACI-GITONE per l’espansione dell’area portuale del marina in Porto Baross. La modifica proposta al Piano urbanistico generale e al Piano regolatore mirerebbe ad aumentare la capacità portuale della regione, elemento cruciale per il rafforzamento delle infrastrutture marittime e la crescita economica legata al settore nautico e turistico.
Infine, un’altra proposta di modifica significativa è arrivata dalla società “Odašiljači i veze” di Zagabria, che ha richiesto l’integrazione di nuovi tratti di cavi sottomarini in fibra ottica. I nuovi cavi collegheranno l’isola di Lussino con l’isola di Pago, l’isola di Lussino con l’isola di Selve e, infine, la terraferma con l’isola di Cherso.

Foto: RONI BRMALJ

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