Jadrolinija. «Le sfide future non ci spaventano»

A tutto tondo con David sopta, direttore della Jadrolinija, in occasione dei primi 75 anni di vita della compagnia di navigazione croata di... casa a Palazzo adria a Fiume

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Jadrolinija. «Le sfide future non ci spaventano»

Qualcuno ha detto che la tradizione è un progresso che ha avuto successo. Per la Jadrolinija, la compagnia di navigazione croata che “abita” nello splendido Palazzo Adria in Riva a
Fiume e che quest’anno festeggia il 75º anno di vita, non è soltanto una frase buttata lì. Sin dalla sua istituzione, in quel lontano gennaio del 1947, dopo un inizio di certo non facile, era chiaro che il suo cammino sarebbe stato importante e pieno di sfide. Nel difficile contesto del dopoguerra, in cui si faticava a tornare a una vita normale, Fiume, con la sua strategica posizione geografica, offriva una possibilità di rinascita. Quella che oggi conosciamo come la compagnia armatoriale più importante del Paese, stimata nel mondo sia per il suo trascorso che per i suoi attuali progressi, trovò proprio nel capoluogo quarnerino terreno fertile per avviare un percorso potenzialmente roseo. I traguardi fissati erano sicuramente ardui in un’epoca segnata da un nuovo contesto storico, ma al contempo più che motivanti sia per la città che per il Paese. Da allora sono trascorsi ben 15 lustri e su quelle fortunate basi poggia ancora adesso la Jadrolinija, alla cui guida oggi c’è David Sopta, al suo secondo mandato iniziato da poco. Con il direttore aziendale abbiamo parlato di tutto e di più, curiosi di capire in quali… acque naviga attualmente la compagnia fiumana, quanto essa è cambiata in rapporto al passato e a che cosa aspira in un mondo che sta cambiando inesorabilmente sotto tantissimi punti di vista, in primis quello economico dettato dalla pandemia di Covid-19 e dalla guerra in Ucraina, ma anche e soprattutto dai cambiamenti climatici che spingono la gestione ad adottare soluzioni sempre più “verdi”. Il nostro colloquio inizia proprio da qui, e cioè dalla necessità di avviare il processo di transizione ecologica che tenga conto della sostenibilità ambientale.

Tecnologie verdi
“In seno alla Jadrolinija stiamo lavorando sempre più alacremente sulla ricerca e sulla stesura di progetti volti all’acquisizione di nuove unità navali dotate di tecnologie verdi – esordisce Sopta alla nostra domanda su quali siano i passi più urgenti da compiere in un contesto
generale sempre più veloce, contrassegnato da repentini progressi tecnologici –. Stiamo valutando una serie di soluzioni progettuali che siano in grado di assicurare l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera, e che
possano venire implementate sulle navi che abbiamo già in dotazione, ma soprattutto su quelle che costruiremo in futuro. L’applicazione delle tecnologie verdi dipende a grandi linee anche dallo sviluppo dell’infrastruttura portuale, che dev’essere in grado di assecondare
il funzionamento di navi elettriche e di quelle mosse da carburanti ecologicamente accettabili. In questo contesto, la Jadrolinija ha firmato nel novembre scorso, un Accordo di collaborazione con le aziende Lürssen Design Center Kvarner (quest’ultima, con sede a Fiume, fa parte del gruppo tedesco Lürssen, che a sua volta partecipa alla cordata ACI-Gitone, aggiudicatasi la concessione per la costruzione e gestione del futuro marina per
megayacht in Porto Baross, nda) e MCoE (Maritime Center of Excellence/Centro marittimo d’eccellenza), con l’obiettivo d’individuare assieme le migliori soluzioni tecnologiche verdi e ibride e la possibilità di applicarle sulla flotta navale esistente e sulle unità future. Crescita è sinonimo di successo, soprattutto in un mondo in cui le cose cambiano a velocità della luce – prosegue il dirigente d’azienda –, per cui guai fermarsi. La Jadrolinija non deve mollare nem-
meno per un attimo la presa e quella di chi la guida dev’essere una riflessione continua, volta a uno sviluppo costante, non soltanto per il ruolo che la compagnia ha, soprattutto nella
vita degli abitanti delle isole, ma pure in un contesto generale in cui è chiamata a creare l’offerta turistica del Paese. Un compito non facile, in cui vanno considerate le necessità delle
singole realtà locali e in cui è d’obbligo modernizzare di anno in anno, i vari servizi, adattandoli alle novità di mercato. Motivo per cui stiamo investendo sempre di più nella digitalizzazione dell’offerta, sia interna che esterna. Obiettivo della prima è assicurare la gestione centralizzata dei dati, l’automatizzazione dei processi di lavoro e un alto grado di controllo
e di trasparenza nell’ambito dei processi lavorativi. Quando parliamo invece di digitalizzazione esterna, il riferimento è innanzitutto ai canali di vendita in modo da renderli non soltanto uno strumento d’acquisto dei biglietti, bensì anche un primo importantissimo passo nella comunicazione con gli utenti”. Al direttore Sopta chiediamo di fornirci qualche esempio più concreto di trasformazione digitale. “I nostri utenti possono fruire, ad esempio, di una versione più aggiornata dell’app mJadrolinija, mentre è in fase di preparazione il progetto della nuova pagina web, che sarà molto più al passo con i tempi. L’intento – assicura – è di facilitare l’accesso ai nostri servizi favorendo al massimo la comunicazione con gli utenti e diminuendo i tempi d’attesa nei mesi estivi in cui gli spostamenti turistici raggiungono
cifre importanti. L’introduzione di un Call center, aperto 24 ore su 24, è stata inoltre un colpo vincente. Un altro aspetto su cui puntiamo riguarda i gruppi particolarmente sensibili, ovvero le persone con disabilità, a cui sono garantiti l’accesso diretto sui traghetti e l’acquisto agevolato dei biglietti. Da un’analisi delle odierne abitudini dei passeggeri, è scaturita la
necessità d’introdurre il servizio booking a bordo delle navi, che offre la possibilità di prenotare direttamente le singole corse. Questo tipo di servizio innalza la qualità dell’offerta
e rende più comodi gli spostamenti, soprattutto verso le isole più distanti dalla terraferma per le quali il tragitto dura più a lungo e le partenze sono meno frequenti”.

David Sopta. Foto: Jadrolinija

L’impatto della pandemia
Quando parliamo di viaggi, è impossibile non soffermarsi sull’impatto che la pandemia di Covid ha avuto sul settore. La situazione odierna si presenta di gran lunga migliore che non allo
scoppio dell’emergenza sanitaria, ma il futuro rimane comunque incerto. Come ha vissuto la Jadrolinija questa crisi globale e con quali sfide ha dovuto confrontarsi? “Adattarsi alla nuova realtà in modo da garantire la sopravvivenza e la concorrenzialità dell’azienda, è stato d’essenziale importanza negli ultimi due anni dettati dal virus. La sfida maggiore nel primo
anno dell’emergenza è stata affrontare al meglio le conseguenze del calo repentino del traffico via mare e abituarsi alle nuove regole e alle restrizioni che hanno inesorabilmente
influito sul turismo e sui trasporti, settori in cima alla classifica delle attività della Jadrolinija – risponde Sopta–. Nonostante ciò, il secondo anno di pandemia, il 2021, è stato per noi
molto soddisfacente con il raggiungimento dell’85p.c. degli spostamenti turistici di quelli registrati nell’anno record 2019, e il 40 p.c. in più di quelli avuti nel 2020, quando è scoppiata la pandemia. Nei due anni di crisi sanitaria non è stata cancellata alcuna linea marittima e il collegamento con le isole si è mantenuto invariato. Inoltre, l’azienda ha assicurato le massime misure di sicurezza sanitaria, sia per i passeggeri che per gli equipaggi, il che
le è valso l’assegnazione del marchio Stay Safe in Croatia. La Jadrolinija ha dimostrato di essere in grado di affrontare con successo anche la più incerta delle situazioni, come lo è
stata quella globale relativa al Covid, che ha colto di sorpresa il mondo intero. Anche se il virus ha perso in forza e il quadro epidemico oggi è più che favorevole (e lo dimostra anche
l’ultima decisione del governo di abolire l’obbligo del green pass e della mascherina nei luoghi chiusi), l’imminente stagione turistica resta in forse non soltanto a causa della pandemia,
non ancora conclusa, ma anche della guerra in corso in Ucraina. Purtroppo, da una crisi siamo passati a un’altra, che sta avendo risvolti negativi sull’economia globale dovuti al rincaro dei
prezzi del carburante, ma anche di quelli dell’acciaio, dell’intonaco e di tutto il resto del materiale da costruzione. È un motivo per cui in seno alla compagnia stiamo valutando una leggera correzione del costo dei biglietti, facendo in modo che i passeggeri la percepiscano al minimo”. Stagione turistica incerta Rimanendo in tema di crisi, in seguito alla pandemia, tantissime aziende hanno dovuto ricorrere anche a tagli del personale. La Jadrolinija ha mai considerato quest’ipotesi? “Fortunatamente non si sono rese necessarie misure così drastiche – spiega Sopta –. D’altronde, il successo dell’azienda è dovuto soprattutto a
un personale istruito e di qualità, che cura e rispetta la tradizione e che sa come trasmetterne i valori alle giovani generazioni. Le risorse umane vanno curate ed educate con continui aggiornamenti professionali, ma anche con un sistema retributivo onesto e appropriato, fatto pure di premi. Forti della consapevolezza che un impiegato soddisfatto sia garanzia di successo, non soltanto non abbiamo ritenuto giusto ricorrere a tagli del personale, ma
non abbiamo toccato nemmeno gli stipendi. Anzi, dirò di più: nel 2021 è stato anche corretto dell’8 p.c. il punto paga, che equivale al secondo aumento negli ultimi quattro anni”.
In rapporto al passato, quanto è cambiata oggi la Jadrolinija? “Tantissimo, ma è una cosa ovvia. Al momento della sua istituzione, l’azienda ha ricevuto in dotazione 41 battelli a vapore, di cui solo 27 in grado di navigare – racconta l’attuale direttore della società –. Iniziò allora il primo dei tanti processi di sviluppo della flotta, che negli anni è cambiata adeguan-
dosi ai tempi e alle nuove tendenze. Fondamentale è stato il passaggio dal vapore al motore, e al giorno d’oggi alla transizione verde. A mano a mano che cambiavano le tecnologie, si svi-
luppava anche il traffico passeggeri, con il quali si è formato un rapporto stretto, mai più spezzato. Una delle cose essenziali che hanno segnato il destino aziendale, è stata l’intro-
duzione di linee internazionali, che si mantengono tutt’oggi, seppure in forma diversa che in passato. Inoltre, la Jadrolinija introdusse tra le prime il modello dei traghetti, che poi prese il
sopravvento sugli altri tipi di navi passeggeri, grazie al crescente sviluppo del trasporto su gomma, del turismo e alla costruzione della Litoranea adriatica.

La flotta odierna conta 54 unità navali. Foto: Jadrolinija

La flotta odierna conta 54 unità navali, di cui 37 traghetti per trasporto locale, 10 navi veloci, 3 traghetti per trasporto internazionale e 4 classiche unità passeggeri”. Un presupposto più che valido per pensare almeglio il futuro. Come lo vede David Sopta? “Le basi per ritenermi soddisfatto ci sono tutte. Dopo un primo mandato in cui ci si è concentrati su un ulteriore sviluppo dell’azienda con ammodernamento della flotta e digitalizzazione, il secondo sarà soprattutto all’insegna della transizione verde. Le sfide del futuro non mi spaventano”, assicura il direttore in conclusione.

L’azienda punta innanzitutto su una buona comunicazione con i propri utenti. Foto: Jadrolinija

Palazzo Adria: un rinnovo in fasi

Negli ultimi cinque anni, l’azienda ha investito molto nella ristrutturazione di Palazzo Adria, in cui essa opera da sempre. Ne sono state, così, restaurate le cupole in rame e il tetto piano, sul quale è stata installata una nuova membrana sintetica isolante impermeabile ai raggi ultravioletti. Il palazzo è stato dotato, inoltre, di una nuova rete di comunicazione elettronica attenta alle più alte esigenze del settore IT, come pure di moderne condutture idriche. Alcuni
degli interventi hanno riguardato il riassetto del suo imponente atrio, come pure il rinnovo dell’insegna luminosa e del logo Jadrolinija in cima alla facciata. Si è provveduto a verniciare le pareti dei corridoi dell’edificio e quelle dell’ingresso e a sostituire gli infissi, il tutto con il benestare dell’Ufficio della Soprintendenza, essendo il palazzo iscritto nella lista dei beni culturali della Repubblica di Croazia. È in corso, in questo periodo, il piastrellamento del cortile interno e sono stati portati a termine i preparativi per il rinnovo dell’impianto elettrico.

Foto: Roni Brmalj

 

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