Ivica Lukanović, candidato alla carica di presidente della Regione litoraneo-montana per la coalizione SDP, PGS, DDI, HSS e Lista per Fiume, ha presentato alle ore 14 di ieri la sua candidatura alla Commissione elettorale regionale portando le firme necessarie. Sono state consegnate anche le firme di sostegno per i suoi vice Toni Štimac (SDP) e Robert Matić (SDP).
In quell’occasione, Lukanović ha dichiarato di voler ringraziare tutti i cittadini della Regione litoraneo-montana per il grande numero di firme raccolte, così come gli attivisti e i membri dei partiti della coalizione che si sono impegnati nella raccolta delle oltre 7.000 firme contenute nelle scatole consegnate.
“Questa coalizione non è nata per caso, è equilibrata ed è composta da una forte opzione politica nazionale di sinistra. È dichiaratamente orientata al livello regionale, legata alle politiche regionali e comprende anche un partito cittadino, la Lista per Fiume, con cui abbiamo voluto trasmettere il messaggio che vediamo il futuro in una forte alleanza tra la città di Fiume e il resto della Regione”, ha dichiarato Lukanović, aggiungendo di sapere cosa fare e come svolgere il lavoro e annunciando che tutte le attività regionali verranno accelerate.
Queste dichiarazioni arrivano dopo quelle rese da Nedo Pinezić, che ha consegnato la sua candidatura per lo stesso ruolo un giorno prima, sottolineando nel suo discorso come sia necessario migliorare il rapporto tra Città e Regione, logoro anche se entrambe governate da anni dallo stesso partito.
Alla domanda dei giornalisti se accetterà l’invito al dibattito del candidato dell’HDZ alla presidenza della Regione, Alen Ružić, Lukanović ha risposto che la pazienza è una grande virtù e che non c’è fretta. “Questo lo consiglio anche al mio avversario in queste elezioni, il signor Ružić. Ci sarà occasione per un confronto, andiamo passo dopo passo. Io le cose da dire le ho, non devono preoccuparsi né lui né gli altri che partecipano a questa competizione”, ha affermato Lukanović, il quale si è detto pronto a dibattere con Ružić in qualunque luogo e in qualunque momento, sia durante la campagna elettorale che dopo il primo turno.
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