
Incontro importante, nella mattinata di ieri, 29 ottobre, al Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Fiume, dove si è svolta la cerimonia di consegna del premio “Brazzoduro” per le migliori tesi di laurea magistrale aventi come tema la fiumanità. Per il terzo anno consecutivo, l’AFIM – Associazione Fiumani Italiani nel Mondo, in collaborazione con il Dipartimento e la Comunità degli Italiani di Palazzo Modello, organizza quest’incontro per incentivare gli studenti, come detto dalla capodipartimento Corinna Gerbaz Giuliano, ad approfondire gli studi di ricerca sul patrimonio istro-quarnerino, precisamente sugli autori della CNI dell’area. Oltre a ciò, l’AFIM ha avviato, due anni fa, un’iniziativa molto rilevante, assegnando anche due borse di studio estive per altrettanti studenti, per un corso di un mese all’Università per stranieri di Perugia assicurando, grazie appunto all’AFIM, un contratto di collaborazione con l’Ateneo fiumano.
Alla cerimonia erano presenti Andor Brakus e Adriano Scabardi, rispettivamente vicepresidente e segretario generale dell’AFIM, Irene Mestrovich a nome della Comunità degli Italiani e presidente del Consiglio della minoranza italiana della Città di Fiume, gli studenti di italianistica, i docenti e, ovviamente, i premiati.
Nel suo intervento, Brakus ha porto i saluti del presidente dell’AFIM, Franco Papetti, impossibilitato a presenziare all’evento, riportando subito dopo il discorso sul tema. “Mi son fiuman e parlo in fiuman – ha affermato Brakus – e spero che non ve dispaze che parlo in dialetto. L’Università xe un posto pericoloso, pericolosissimo perché voi gavè quela età quando già da bon non acetè consigli. Per questo darve consigli xe pericoloso perché ve vien la domanda ‘Ma cossa voleva quel là che ne vien contar ste robe che le sapemo già e chissà da quando?’ Ma volevo dir solo due robe perché son poco istituzional. Leggè i antichi greci ogni tanto, che i ga storie magnifiche perché xe storie de un’attualità incredibile, ambigue che racconta robe, dal mio punto de vista, in un momento così decadente dell’informazion, per trovar una vena de ottimismo soprattutto per voi che se giovani e che doverè continuar in questo mondo che noi stemo lassando a tochi. Come secondo, invito a legger ‘La finestra di Overton’, el sociologo statunitense, che xe veramente istruttivo”, ha concluso il vicepresidente dell’AFIM.

Irene Mestrovich si è soffermata, invece, sull’interesse riportato dalle molte ricerche sul dialetto fiumano. “La nostra Comunità pubblica la rivista ‘La Tore’, oltre che pubblicazioni nel dialetto, che sono una forma di ricerca sugli usi, costumi, tradizioni delle nostre genti che parlano ancora l’idioma locale. Vi invito a effettuare delle ricerche di studi su questo interessante dialetto ancora sempre vivo”.
A consegnare i premi in denaro, 500 euro a testa, è stato il segretario generale dell’AFIM, Adriano Scabardi. E si è trattato di un trio rosa, con Ivana Baraba premiata per la sua tesi “L’universo letterario di Marisa Madieri e il suo impegno nel sociale” (mentore Corinna Gerbaz Giuliano), Rea Stemberger per l’opera “Il radiodramma e il racconto ramousiani: generi a confronto per raccontare l’uomo” (mentore Gianna Mazzieri Sanković) e Karin Antonaz per lo studio “Dalla recente produzione di Laura Marchig: l’incursione critico-ironica in Schmarrn e La scartaza” (mentore Corinna Gerbaz Giuliano).

Irene Mestrovich ha voluto sapere se queste interessantissime tesi di laurea saranno pubblicate per essere a disposizione di un pubblico più vasto. La capodipartimento Gerbaz Giuliano ha risposto che alcuni frammenti verranno pubblicati sulla rivista culturale “La Battana” e nella pubblicazione “La Voce di Fiume”.
Di seguito sono stati resi noti i nomi delle studentesse che usufruiranno delle borse di studio messe a disposizione dell’AFIM, per un corso estivo all’Università per stranieri di Perugia. Le stesse sono Katarina Mežnarić e Julia Annemarie Putzhammer, entrambe iscritte al corso di Laurea magistrale.
Al termine dell’evento, Lana Ćato ha voluto rendere una testimonianza della sua permanenza all’Università di Perugia per il corso estivo di quest’anno. “Grazie a questa borsa di studio dell’AFIM, ho potuto trascorrere un mese intero a perfezionare la lingua italiana con colleghi provenienti praticamente da tutto il mondo. È stata un’esperienza gratificante, costruttiva e interessante”.
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