Iva Rinčić: «Filipović è malintenzionato?»

Incontro con i media della candidata sindaca Iva Rinčić alla vigilia della sessione del Consiglio cittadino, aggiancata dal collega consigliere di Centar

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Iva Rinčić: «Filipović è malintenzionato?»
Marin Račić e Iva Rinčić. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Alla vigilia della sessione del Consiglio cittadino di Fiume, la candidata sindaca alle prossime amministrative Iva Rinčić, ha annunciato che oggi voterà contro la proposta di modifiche e integrazioni al Piano urbanistico, assieme a Maša Magzan, eletta come lei, nel 2021, nella lista civica di Davor Štimac (poi scioltasi), Vedran Vivoda di Azione dei giovani, Robert Salečić di Unione del Quarnero e Marin Račić, Centar. All’incontro di ieri con i rappresentanti dei media è stato anticipato il “no” deciso alla proposta, non nella sostanza, bensì nella scelta del momento e delle modalità. “Riteniamo che sia inaccettabile il fatto che il sindaco allo scadere del mandato, privo della fiducia del suo stesso partito, cerchi di imporre delle modifiche al Piano urbanistico generale che riguardano delle zone particolarmente delicate in cui c’è il forte rischio di commettere degli errori irreparabili”, è il commento di Rinčić, che ha più volte sottolineato l’attuale status del sindaco che, secondo lei, non avrebbe la legittimità per proporre dei provvedimenti di questa importanza.

Le modifiche prevedono principalmente tre punti della città, cioè le aree dell’ex Ospedale pediatrico di Costabella, la zona dello stadio e i circa 6 ettari a Vežica nel perimetro dell’ex “Istravino”. Secondo Rinčić, il sindaco è male informato oppure malintenzionato. Dopo i giudizi politici della candidata sindaca, ci sono stati quelli di carattere tecnico, più precisamente amministrativo. Per chi non è addetto ai lavori, la materia è complessa e difficile da comprendere, motivo per il quale, dopo la relazione di Marin Račić, architetto che dovrebbe saperne qualcosa, i giornalisti hanno chiesto una spiegazione semplificata. “Il 1º gennaio è entrato in vigore il nuovo Regolamento a livello nazionale, che stabilisce che la stesura dei documenti di pianificazione del territorio può venire effettuata soltanto sulla piattaforma digitale. Pertanto, tutti i Piani generali andrebbero digitalizzati, ma questo sistema digitalizzato non funziona ancora. Quindi, se si dovesse partire ora, si rischierebbe di non poter più fare assolutamente nulla per due anni. Per questo motivo, alla fine dello scorso anno, avevamo votato a favore anche noi per le modifiche al Piano urbanistico in cui, tra l’altro, c’era anche la possibilità di convertire l’attuale zona sportiva e ricreativa di Costabella in un’area che accoglierebbe anche altri contenuti. In sostanza, le modifiche proposte le acceterei tutte, ma non in questa situazione che vede il sistema digitale fuori uso. Lo scorso dicembre, con quel provvedimento, siamo saliti sull’ultimo treno che ci consente anche in futuro di disporre di quel documento come base per gli eventuali progetti. Con l’approvazione della proposta che ci viene sottoposta al Consiglio cittadino, verrebbe di fatto annullato il Piano esistente. Mi sono rivolto a esperti nel settore della pianificazione del territorio all’Istituto per l’urbanistica presso l’Università di Zagabria e ai colleghi che fanno parte della Commissione per l’urbanistica in seno alla Camera degli architetti. Tutti ci esortano a non approvare queste modifiche. Tra le altre cose, la versione digitale, ad esempio, non prende in considerazione l’esistenza di gallerie, ponti e viadotti, come altri elementi presenti sul territorio”.
Ieri a fine giornata, abbiamo concluso che i numeri per far passare la proposta il sindaco non li ha, a meno che non vi sia un sostegno a sorpresa da parte dell’HDZ, che nel corso di questo mandato era già venuto in soccorso alla striminzita maggioranza che ha fatto capo a SDP. Sarà una seduta vivace…

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