Iscrizioni agli asili: procedure arzigogolate

Per chi vive fuori città, iscrivere i bambini nelle sezioni italiane degli asili di Fiume non è così semplice

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Iscrizioni agli asili: procedure arzigogolate
L’asilo italiano “Fiume” in costruzione in zona Krnjevo. Foto: RONI BRMALJ

L’iscrizione alle sezioni italiane degli asili può essere molto complessa in alcune situazioni. A spiegarlo è stata Martina Sanković Ivančić, che nel corso dell’ultima Assemblea della Comunità degli Italiani di Fiume, svoltasi la settimana scorsa, è intervenuta tra le varie per denunciare il problema. La proposta della consigliera era quella di diffondere delle indicazioni per facilitare le iscrizioni e i trasferimenti, in modo particolare per tutti quei connazionali che abitano fuori Fiume, ma che devono iscrivere i bambini in un asilo fiumano in quanto questi sono gli unici con delle sezioni in lingua italiana.

Il problema nasce nel momento in cui la Città di Fiume tende a non avere un numero di spazi sufficiente negli asili, e dà quindi la priorità per l’iscrizione a quei bambini i cui genitori risiedono in città. Come spiegato da Sanković Ivančić, questo procedimento penalizza però i connazionali che vivono a Castua, Mattuglie, Viškovo, Kostrena o altri Comuni limitrofi e che sarebbero ben disposti a fare qualche chilometro in più per far sì che la creatura frequenti un istituto dove si parla in italiano.
Come spiegato dalla presidente dell’Assemblea della CI, Gloria Tijan, le prenotifiche per l’iscrizione di regola partono la seconda settimana di aprile, ciononostante dare delle indicazioni scritte su come affrontare la procedura è più complicato di quanto possa sembrare. Enea Dessardo, presidente del sodalizio, ha spiegato come proprio nei giorni scorsi ci siano stati tutta una serie di contatti tra la Comunità ed Eliana Čavrak-Tomac, pedagogista per i bambini appartenenti alla minoranza nazionale italiana. “Siamo in costante contatto con lei per la questione dell’asilo Fiume, ma abbiamo parlato anche più in generale di questo problema e siamo d’accordo di fornire il suo recapito ai genitori che si dovessero trovare di fronte a un problema. Io avevo pensato di fare anche una specie di infografica, da includere sulla nostra pagina Facebook e nel Cucal, ma mi è stato spiegato che le procedure variano da caso a caso e che è tutto un po’ troppo complicato per poter venir spiegato semplicemente in forma scritta”, ha risposto Dessardo.
Gloria Tijan ha spiegato come per motivi amministrativi ora la Città di Fiume non abbia più un’unica istituzione che si occupa di tutti gli asili presenti in città, bensì come questi siano divisi in quattro gruppi, ciascuno dei quali fa capo a un suo direttore. “Per quello che riguarda gli asili che fanno capo a Potok, ad esempio, non c’è nessun problema per l’iscrizione nelle sezioni italiane, mentre per quelli che fanno capo a Zamet o a Torretta, richiedono tutta una serie di carte in più, altrimenti non iscrivono il bambino nelle sezioni italiane. Abbiamo un ottimo rapporto con alcune persone all’interno di queste strutture, che ci informano della situazione, noi chiamiamo Eliana e corriamo ai ripari”, ha affermato la presidente dell’Assemblea.
Uno dei problemi dei quali si è discusso riguarda poi le modalità di dichiarazione della nazionalità. Come spiegato da Moreno Vrancich, al momento basta un’autocertificazione, magari scritta pure in lingua croata, in cui si dichiara di essere di nazionalità italiana. “Sarebbe molto meglio se gli asili richiedessero un certificato di iscrizione in Comunità, oppure il documento rilasciato dagli uffici di Riva 10, che certificano l’effettiva dichiarazione di nazionalità italiana. Durante lo scorso mandato, quando ero presidente dell’Assemblea, assieme a Melita Sciucca come presidente della Comunità, avevamo provato a modificare i regolamenti degli asili, cercando di sfruttare la nomina di Nadia Poropat, all’epoca consigliera cittadina, all’incarico di presidente del Consiglio di amministrazione degli asili di Fiume. Purtroppo non fu possibile, ma ora si potrebbero sfruttare i grandi investimenti della minoranza per l’asilo Fiume per riproporre la questione”, ha affermato Vrancich.

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