Incidente mortale nei pressi di Villanova

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Incidente mortale nei pressi di Villanova

Ubriaca, imbocca la Ipsilon contromano e provoca un incidente nel quale una persona, il 41.enne Igor Soldatić di Umago, ha perso la vita. La responsabile del sinistro è una 36.enne di Abbazia. Al volante di una Peugeot targata Fiume, ieri notte, poco prima della mezzanotte, la donna – da quanto appreso da fonti ufficiose si tratta di Vera Begić Blečić, capo del Dipartimento per lo sport e la cultura tecnica della Città di Fiume – si è immessa in senso vietato sul tratto Villanova di Parenzo-Visignano dell’Ipsilon istriana.

Dopo aver divelto lo specchietto retrovisore di una Škoda con targhe nazionali slovene, guidata da un 31.enne sloveno, poco dopo aver imboccato l’Ipsilon a Villanova, ha proseguito la sua folle corsa verso il ponte sul Quieto, andando a sbattere contro la barriera spartitraffico che separa le due corsie di marcia poco prima del cavalcavia. Il veicolo è a quel punto rimbalzato contro una Peugeot targata Pola – l’automobile era guidata dalla vittima – che per la violenza dell’impatto si è ribaltata sulla fiancata, mentre la Peugeot della 36.enne Vera Begić Blečić, alla quale è stato misurato un tasso alcolemico pari a 1,81 g/l di alcol nel sangue, si è schiantata contro il guard rail.

Il 41.enne Igor Soldatić è morto sul colpo – il suo corpo è stato traslato al Reparto di patologia dell’Ospedale generale di Pola, dove verrà sottoposto ad autopsia –, mentre gli altri due occupanti, la moglie 38.enne e il figlio, sono stati trasportati al Centro clinico-ospedaliero di Fiume, dove i medici hanno riscontrato loro lesioni lievi. È rimasta leggermente ferita anche Vera Begić Blečić, la quale è stata denunciata al competente ufficio della Procura di Stato per aver provocato un incidente con esito mortale. Il tratto di strada è rimasto chiuso fono alle 4 e 30 del mattino.
Guida contromano
La direzione della Bina-Istra, che gestisce l’Ipsilon istriana, ha fatto sapere che il Centro per la gestione del traffico ha ricevuto alle 23.57 la segnalazione relativa a un veicolo che stava guidando contromano da Umago in direzione di Canfanaro e di aver provveduto immediatamente a chiudere tutte le entrate e a segnalare ai guidatori il pericolo imminente. Tutto ciò è stato fatto prima che avvenisse l’incidente. Allo stesso tempo è stato allarmato anche il servizio di assistenza della Bina Istra, i cui veicoli si sono indirizzati verso il punto in cui era stata segnalata l’automobile che stava guidando contromano.

Ricorderemo che la capodipartimento allo sport e alla cultura tecnica si era già resa protagonista, nel giugno dello scorso anno, di un incidente stradale nei pressi dell’ufficio postale nel rione di Vojak. In quel caso, Vera Begić Blečić, al volante di una Suzuki Vitara di servizio, si era scontrata con una Fiat Multipla guidata da una donna – nell’abitacolo c’erano anche cinque suoi figli, tra cui uno di appena sei mesi –, abbandonando però il luogo dell’incidente, invece di soccorrere la donna che era rimasta imprigionata con i suoi figli nella Multipla. Vera Begić Blečić era stata raggiunta dalla polizia soltanto alcune ore più tardi e anche in quella circostanza era risultata positiva all’esame alcolimetrico (0,42 g/l). Nonostante il polverone sollevato dal suo comportamento, la capodipartimento allo sport e alla cultura tecnica della Città di Fiume aveva mantenuto la sua posizione. La sua versione dell’incidente, poi, era piuttosto nebulosa e piena di contraddizioni. Stavolta, però oltre che essere recidiva ha distrutto una famigila. La dinamica dell’incidente mortale sull’Ipsilon è assolutamente chiara, per cui non lascia adito a nessun dubbio.

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