Immersioni di successo. A Cherso individuate tre Pinne nobilis

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Immersioni di successo. A Cherso individuate tre Pinne nobilis

A Cherso nelle trascorse due settimane sono state scoperte tre Pinne nobilis. Risultano essere le uniche nacchere di mare viventi individuate sui fondali di quest’isola quarnerina. Il merito di aver scoperto due Pinne nobilis nei pressi di Valun (Valona) è di Jutta e Mario Hofer, una coppia di coniugi austriaci che gestisce il Diving center di Cherso situato nel campeggio Kovačine. Ad ogni immersione gli Hofer fanno conoscere ai sommozzatori il progetto denominato “Salvaguardia delle Pinne nobilis nell’Adriatico” parlando pure della moria di nacchere avutesi negli ultimi cinque anni nel Mediterraneo. Ed è proprio durante un’immersione ad una profondità tra i 15 e i 20 metri che i sub hanno avvistato due vive Pinne nobilis distanti 15 metri l’una dall’altra. A compiere un sopralluogo sono stati poi i sommozzatori dell’Istituto croato di veterinaria Željko Mihaljević e Angela Bradarić. “Ho avuto l’occasione di immergermi nei mari di tutto il mondo ma un’avventura del genere non l’ho mai vissuta!”, ha dichiarato Jutta Hofer. Le nacchere individuate sono state battezzate Ivan e Denise, i nomi dei sub che le hanno scoperte.
Angela Bradarić invece, assieme a Neno Starčić, proprietario del Diving center Subseason di Lussinpiccolo, ha scoperto una Pinna nobilis vivente nel cantiere navale di Cherso. Qui è stato collocato un collettore larvale per l’allevamento delle nacchere che dopo essere cresciute vengono rimesse in mare. Il progetto “Salvaguardia delle Pinne nobilis nell’Adriatico” viene cofinanziato con i mezzi del Fondo per la tutela dell’ambiente e dell’efficienza energetica e la sua attuazione viene coordinata dal Ministero dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile.

Angela mentre sta esaminando la Pinna nobilis
Il rientro dopo l’immersione
Željko Mihaljević, Mario Hofer, Jutta Hofer e Angela Bradarić

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