Il turista sceglie Paesi in cui si sente protetto

All'Hilton la conferenza «La sicurezza nelle destinazioni turistiche – sicurezza nei campeggi e sulle spiagge»

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Il turista sceglie Paesi in cui si sente protetto
L’intervento di Zlatko Komadina. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Investire nella sicurezza nel settore del turismo significa investire nel futuro. Si potrebbe riassumere con queste parole la conferenza che si è svolta ieri negli ambienti dell’hotel Hilton di Costabella avente come tema “La sicurezza nelle destinazioni turistiche – sicurezza nei campeggi e sulle spiagge”. L’evento, organizzato dall’Ente per il turismo del Quarnero e dalla Questura litoraneo-montana, si è svolto per il secondo anno consecutivo. Tanti i relatori che hanno parlato delle loro esperienze sul campo proponendo programmi e azioni preventive, ma anche idee che non vanno sorvolate.
“La sicurezza è un fattore costoso, però senza di essa non possiamo parlare di turismo – ha rilevato il questore Hari Brnad –. La sicurezza è un processo lungo e come tale va portata avanti perché anche un solo evento che possa metterla in dubbio va a minare tutto ciò che è stato fatto finora. Il tema di quest’anno sono i campeggi e le spiagge. L’anno scorso in questi luoghi sono state rubate delle bici elettriche del valore di oltre 250mila euro. Ciò significa che in questi posti dobbiamo elevare la sicurezza. Inoltre, durante la stagione turistica abbiamo un grandissimo numero di eventi nel corso dei quali avvengono scippi, incidenti di vario tipo, violazioni di vari codici e quindi la polizia viene ingaggiata al massimo, motivo per cui tutti noi dobbiamo assumere in un certo senso il… ruolo di agenti. Chi lavora nel turismo lo fa già. Il nostro compito è, inoltre, informare le persone, anche nei mesi estivi, su come fare attenzione, consigliando loro di non lasciare incustodite i loro effetti personali e aiutandoli a prevenire gli incidenti. Abbiamo un’ottima collaborazione con i colleghi di altri Paesi che tradizionalmente sono presenti durante i mesi estivi lungo la nostra costa, il che rende più tranquilli gli ospiti, che sanno che in caso di bisogno hanno a disposizione un agente che parla la loro lingua. Finora abbiamo avuto agenti provenienti da Germania, Slovenia, Italia, Serbia, Slovacchia, Repubblica Ceca, ma anche i colleghi dall’entroterra croato, che ci si aggregano in caso di necessità quando ci sono concerti o partite di calcio che possono essere a rischio”.

Il questore Hari Brnad.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il Quarnero una destinazione sicura
Irena Peršić Živadinov, direttrice dell’Ente per il turismo del Quarnero, ha dichiarato che la sicurezza è un fattore importante nel turismo perché fa parte della reputazione di una data destinazione. “Il Quarnero è stato riconosciuto come una destinazione sicura ed è molto importante che rimanga così. Per questo abbiamo bisogno che ogni singola persona faccia il proprio lavoro. È molto importante il fatto che esiste un’ottima collaborazione tra tutti quelli che sono coinvolti in questo settore e che durante tutto l’anno ci siano incontri per fare in modo che tutto funzioni durante l’alta stagione e non solo. Tutti noi dobbiamo assicurare ai turisti un luogo sicuro in cui potranno soggiornare e dove vorranno ritornare. La conferenza di quest’anno ha come tema i campeggi e le spiagge, due zone molto sensibili in quanto si tratta di strutture all’aperto. Dati alla mano si è notato che ci sono stati parecchi danni dal punto di vista materiale, il che significa che dobbiamo fare molto di più prevenendo episodi del genere. Per quanto riguarda le spiagge, possiamo reagire assieme ai concessionari offrendo un po’ di sicurezza in più. Dobbiamo discutere sul fatto e chiederci se la privacy vada a scapito della sicurezza o viceversa. Sono convinta che possiamo assicurare entrambe senza causare alcun problema, perché anche un solo incidente potrebbe mandare all’aria tutto quanto abbiamo costruito per anni”, ha detto la direttrice.
“Il turismo senza la sicurezza non può sopravvivere – ha dichiarato il presidente della Regione, Zlatko Komadina –. Un turista sceglie un Paese in base al grado di sicurezza e in seguito una destinazione sicura che gli permetta, ad esempio, di passeggiare la notte in modo tranquillo, di stare in spiaggia senza pericolo di furti. Per questo ringrazio la nostra Questura e tutti gli agenti. I turisti si sentono più sicuri sapendo e vedendo che nelle vicinanze ci sono ‘delle uniformi’”, ha concluso Komadina.
In base ai dati del “World of statistics”, la Croazia è il Paese più sicuro al mondo per quanto riguarda le uscite singole durante la notte, il che non è cosa da poco. Per mantenere però questo prestigioso titolo bisogna lavorare costantemente.

La direttrice dell’Ente per il turismo del Quarnero, Irena Peršić Živadinov.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Nei campeggi 200mila persone d’estate
Irena Peršić Živadinov ha presentato un resoconto sui dati riguardanti le permanenze nei campeggi della Regione, che nel 2024 ammontavano al 21% di tutti i soggiorni. “In alcuni campeggi il numero delle persone arriva a 200mila durante i mesi estivi, il che significa una forte pressione sulla destinazione e sui vari servizi d’intervento. Per questo motivo dobbiamo mettere la sicurezza al primo posto con azioni preventive nel corso di tutto l’anno”, ha spiegato. Si è notato che uno dei problemi maggiori riguarda i campeggi illegali, che vengono promossi addirittura su siti web, dove gli interessati possono ricevere informazioni a proposito. La cosa ancora più assurda è il fatto che le multe per chi campeggia in modo illegale sono più basse del prezzo giornaliero da pagare in un campeggio vero! Il capodipartimento regionale per l’ordine pubblico e la sicurezza, Goran Gašpert, ha sottolineato che lo scorso anno ci sono stati 60 furti di bici elettriche nei vari campeggi e spiagge per un valore di oltre 200mila euro. “Dodici bici sono state ritrovate e restituite. A questi furti si aggiungono altri che avvengono nelle spiagge e purtroppo vediamo che i concessionari si preoccupano per lo più di avere delle zone con la ghiaia, la sabbia, i parchi gioco per bambini o per cani, ma nessuno si preoccupa della sicurezza. Infatti, nei loro contratti non vengono mai menzionate la video sorveglianza, i bagnini o gli armadietti di sicurezza che risolverebbero tanti problemi ai bagnanti”, ha concluso Gašpert sottolineando che sono tante le aziende non sono interessate ai corsi di prevenzione gratuiti organizzati dalla Questura.

Il pubblico presente in sala.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

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