È stata presentata ieri l’edizione notevolmente ampliata e completamente rinnovata del libro “L’ospitalità fiumana” pubblicata nel 2000, che aveva aperto un dibattito sul passato, sul presente e sul futuro del turismo di Fiume. La nuova edizione, con una stampa di qualità superiore e un formato più grande, include numerosi progetti realizzati negli ultimi 25 anni.
A presentare il libro sono stati il sindaco Marko Filipović, il direttore dell’Ente per il turismo cittadino – editore del volume –, Petar Škarpa e l’autore dello stesso, Igor Žic. Il design grafico della riedizione è firmato da Branko Lenić ed è concepito come un omaggio al capoluogo quarnerino, agli operatori del turismo e della cultura, agli studenti e a tutti coloro che desiderano conoscere la ricca storia degli hotel, ristoranti, locande, caffè e stabilimenti balneari di Fiume.
“Sono molto contento di vedere questa nuova edizione che racchiude anche tutte le novità nel campo del turismo e non solo. Possiamo vedere i cambiamenti avvenuti nel passato, ma anche quelli in corso. Dobbiamo sottolineare che negli ultimi 10 anni il numero dei turisti che scelgono Fiume come loro destinazione è aumentato sensibilmente. Per questo l’Ente per il turismo cittadino ha realizzato una propria strategia di sviluppo. Il turismo e la sua concezione sono cambiati in questi anni e quindi il libro ci offre una carrellata anche di queste novità che sono avvenute negli anni. Ci sono tantissimi dettagli del passato dei quali possiamo essere fieri, anche perché la città ha avuto un passato molto turbolento, che si è poi riflesso anche sul modo di vedere e intendere il turismo”, ha detto il sindaco.
Una storia affascinante
Quest’edizione è stata sensibilmente ampliata, come detto da Škarpa, ed è stata cofinanziata dalla Regione litoraneo-montana. “La storia del turismo a Fiume è a dir poco affascinante e unica nel suo genere. Se prendiamo in considerazione che il Teatro Adamich, inaugurato nel 1805, offriva ben 1.600 posti a sedere, aveva 2 caffetterie, ristoranti, club e addirittura una Stazione dei vigili del fuoco, con uno dei primi tre alberghi in città, ci rendiamo conto che la storia è alquanto interessante. Nel 1883 è stato raso al suolo e ora in quello stesso posto c’è Palazzo Modello. In questi anni abbiamo avuto, inoltre, il motel Panorama, la zona di Preluca, mentre oggi parliamo degli spazi che ospitavano l’Ospedale pediatrico e degli alberghi come il Park e il Continental, che varranno rimessi a nuovo. Sono convinto che il turismo a Fiume abbia un futuro dove anche il magazzino dell’Exportdrvo offrirà vari contenuti”, ha affermato Škarpa.
Presentando il suo volume, Igor Žic ha fatto un paragone con quello di Radmila Matejčić, “Come leggere la città” (Kako čitati grad), che nel 1988 aveva fatto sì che i lettori scoprissero tante peculiarità legate alla città, spesso sconosciute. “Il mio libro parla per lo più di turismo, ma anche di tutti i fiumani con dati che difficilmente troverete da altre parti ed è molto vasto dal punto di vista culturale. Fiume ha cambiato la propria posizione nel mondo nel corso dei secoli grazie anche ai vari regimi, a partire da quello austro-ungarico dove ha ricevuto le ferrovie, il porto e poi le ville e gli alberghi. Vi si combatte, inoltre, da 200 anni una lotta tra turismo e industria: come sviluppare il primo senza creare problemi alla seconda e viceversa. Ci sono due terminal container che portano centinaia di navi all’anno e allo stesso tempo abbiamo due zone quali Costabella e Preluca, che potrebbero diventare delle oasi per turisti. Il libro tratta questi ‘problemi’, di cos’è stato, di cosa sarà e di come reagiscono i fiumani a tutto ciò. Ci sono tantissime informazioni che andrebbero lette in più fasi e momenti, nel senso che anche se una volta riposto su uno scaffale o una mensola, il libro può sempre venire nuovamente consultato per controllare qualche dato storico. Credo di aver fatto un bel regalo alla città e ai cittadini”, ha concluso Žic ringraziando tutti coloro i quali hanno reso possibile la ristampa.
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