Il tumore al seno può essere sconfitto

Ciclo di eventi e conferenze in occasione della Giornata dei narcisi

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Il tumore al seno può essere sconfitto
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il narciso, fiore delicato, è il simbolo della lotta al cancro al seno e della consapevolezza di ogni donna a prendersi cura della propria salute, spesso trascurata. Il primo sabato di primavera si celebra la Giornata dei narcisi, una campagna per innalzare la consapevolezza sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce del tumore al seno, nonché per fornire sostegno a tutte le donne che sono state colpite da questa patologia. Per tutta la settimana a venire sono in programma numerosi eventi con lo stesso fine. Uno di questi è stato organizzato dall’Istituto regionale di salute pubblica in collaborazione con l’associazione delle donne operate al seno “Nada”, intitolato “Ti do una mano, insieme è più facile”, in cui sarà data particolare importanza all’educazione dei giovani perché la prevenzione è più efficace se iniziata in tempo. Si è trattato di una serie di conferenze legate al tema e di una testimonianza dal vivo di una pazienta a cui è stato diagnosticato il tumore al seno, della sua lotta e della vittoria sulla malattia.
Il convegno si è svolto nell’Aula consiliare in Corso alla presenza della capodipartimento cittadino per la sanità e la previdenza sociale, Karla Mušković e di un numeroso pubblico attento e partecipe.
A nome dell’Istituto di salute pubblica, a salutare i presenti è stata Dijana Bešić Buretić, che ha sottolineato l’importanza di questi incontri aperti al pubblico e auspicato che in futuro si svolgano con scadenza regolare poiché l’educazione nella prevenzione è molto importante non solo per le giovani generazioni ma per tutta la cittadinanza.
Di seguito la dott.ssa Helena Glibotić Kresina ha trattato il tema della prevenzione. “I continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell’incidenza, di tumore al seno oggi si muore meno che in passato. Per questo, già nel 2004 nella nostra Regione è stato varato il progetto pilota di prevenzione e nel 2006 è stato avviato il Programma nazionale di screening della diagnosi precoce, in cui vengono invitate ad aderire le donne di età compresa fra i 50 e i 69 anni, le quali effettuano l’esame mammografico ogni due anni. Da quei modesti inizi, siamo arrivati a oltre il 70% in Regione delle donne che si presentano alla visita, ma non in tutto il Paese, dove risulta che soltanto il 53% delle donne risponde all’appello”.
Il dottor Franjo Lovasić ha parlato del ruolo del chirurgo nella cura del cancro al seno. “Oggi la chirurgia ricostruttiva è avanzata e nessuna donna viene lasciata da sola. Sappiamo che si tratta di un momento psicologico difficile per ogni paziente. Per questo, a tutti i pazienti viene offerta la nostra massima disponibilità e il nostro sostegno. Le dottoresse Jadranka Šoić Karuza e Svjetlana Gašparović Babić hanno svolto le relazioni, rispettivamente “Il ruolo del medico di famiglia nel motivare le donne a partecipare alle visite preventive per la diagnosi precoce del tumore al seno” e “L’autoesame per la salute del seno” e Ines Vrljić dell’Istituto regionale di salute pubblica ha parlato del programma nazionale di prevenzione del cancro della mammella. A conclusione dell’incontro ha avuto luogo la testimonianza diretta di Ivana Lohinski Babić a cui è stato diagnosticato un tumore al seno,che ha parlato delle cure a cui ha dovuto sottoporsi e della sua lotta per una vita migliore. “Oggi vivo a pieni polmoni. Mi sottopongo a regolari controlli medici poiché la malattia è in fase di remissione, ma non completa. Per questo dovrò aspettare ancora un po’ di tempo, ma sono convinta che la malattia è stata sconfitta grazie alla medicina e ai medici che mi hanno curato”.

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