Il settimo mare di Maurizio Lo Re

Presentata a Palazzo Modello l’ultima fatica letteraria dello scrittore ed ex diplomatico

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Il settimo mare di Maurizio Lo Re
Rina Brumini, Maurizio Lo Re e Mario Simonovich. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

“Il settimo mare” (OLTRE Edizioni) è la nuova fatica letteraria dello scrittore ed ex diplomatico, nonché già Ambasciatore d’Italia in Lettonia e Console generale a Capodistria, Maurizio Lo Re, presentata ieri sera nel Salone delle Feste di Palazzo Modello dall’autore stesso, dalla vicepresidente della CI, Rina Brumini e da Mario Simonovich, già giornalista dell’EDIT. Un romanzo il cui intrigante intreccio, le sfumature dei due personaggi centrali, il sottufficiale della Regia Marina, Mario Lo Re e il comandante di un sommergibile della Royal Navy, John Linton e i loro rapporti interpersonali, come pure gli svariati registri letterari utilizzati sapientemente dall’autore, sono stati raccontati con cura da Simonovich. Una trama caratterizzata da un viaggio iniziato a Milano e che ha toccato varie altre città quali Brindisi, Palermo, Alessandria d’Egitto, Tripoli e Bangasi. In più occasioni, Simonovich ha inoltre rilevato, leggendo alcuni passaggi del libro, l’efficacia delle descrizioni della realtà italiana, che denotano incisivamente un quadro d’insieme. Sulla scia delle sue parole, Brumini ha ribadito l’uso, da parte di Lo Re, di tutta una serie di espressioni molto dettagliate relative (come, ad esempio, la “catena di comando”, la minuziosa ricostruzione di chi faceva cosa nell’esercito, la descrizione delle bombe di vario tipo) o che evocano il passato relative alla storia familiare, nonché una miriade di interessanti e variegati punti di colore i quali, a un certo punto, fanno il riflettere il lettore, che inevitabilmente si pone la domanda “Che genere di romanzo è?”.

Un intreccio di storia e immaginazione
Riallacciandosi alle parole di Brumini e Simonovich, l’autore ha affermato: “È un romanzo storico in quanto alcuni personaggi sono autentici e realmente vissuti e i loro destini ridisegnano la cornice storica che li sovrasta. Attraverso i valori universali dell’amore, dell’amicizia e della pietà, emerge una storia offuscata, la battaglia dei convogli nel Mediterraneo, datata 1942, che ha visto coinvolte le unità militari italiane e quelle delle Forze Alleate”. Quindi, sempre parlando dei protagonisti, ha specificato che, nonostante tutto, vivono di vita propria e che sono delle ombre che riemergono dal passato, conferendo nuovi significati alla storia.

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