Il pavé, rara testimonianza del passato

0
Il pavé, rara testimonianza del passato

L’affascinante e gloriosa storia di Fiume, città dal travagliato passato, ha da sempre appassionato, e continua tuttora a farlo, gli storiografi, ma anche i suoi sempre più numerosi turisti, costantemente alla ricerca di qualcosa che la ricordi. Resti di questo trascorso così importante, però, al giorno d’oggi o non sono valorizzati abbastanza, e di conseguenza abbandonati a un vergognoso degrado (come ad esempio l’architettura industriale), oppure sono ormai spariti del tutto. Una problematica perenne, di cui si potrebbero scrivere pagine intere, con la speranza che chi di dovere prenda magari esempio da città che hanno saputo conservare (e restaurare) frammenti del loro passato, con ottime soluzioni di fusione con il moderno. In tema di arredo urbano, uno dei muti testimoni di tempi che furono, è il famoso pavé, ovvero il tradizionale tipo di pavimentazione stradale formato da cubetti o masselli di pietra o di porfido, utilizzato per la pavimentazione di esterni, sia privata che pubblica, per lo più urbana. Il termine è usato soprattutto nel linguaggio sportivo, con riferimento ad alcune strade della Francia nord-orientale e del Belgio pavimentate in tal modo e incluse nei percorsi di note gare ciclistiche per aumentarne la difficoltà.

Tornando a Fiume, agli inizi del secolo scorso la città ne era coperta quasi del tutto, per poi lasciare spazio all’avvento dell’asfalto. In termini tecnici, il pavé è apprezzato per la sua lunga durata e resistenza all’abrasione e, perché se ben posato, richiede poca manutenzione, come si può notare in vie lastricate da almeno una settantina d’anni e ancora in perfette condizioni come il primo giorno. E infatti, quelle poche vie in pavé ancora rimaste nel capoluogo quarnerino, sono tuttora in buone (se non ottime) condizioni e percorrerle, a piedi o in auto, fa sempre un certo effetto. Sarebbe bello poterne vedere di più, se non altro in quei punti che non esigevano necessariamente negli anni l’applicazione dell’asfalto. Giusto per mantenere quel fascino del passato, quel pezzo d’identità che non dovrebbe mai venir cancellato. A Fiume il pavé rimasto interessa ancora soltanto rari angoli della città, per lo più nel rione di Cosala, dove sono visibili ancora poche vie con questo tipo di pavimentazione. La speranza è che si mantengano almeno quelle, come simbolo di una pregiata eredità.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display