È stata inaugurata lunedì in tutta la Croazia l’ottava edizione della Settimana dei giardini botanici, la kermesse dedicata alla natura improntata a esaltare il mondo della botanica, del verde e dell’armonioso rapportarsi dell’uomo con il regno vegetale. A Fiume la cerimonia di apertura si è tenuta nel retro del Museo di Scienze naturali dove è stato simbolicamente allestito un piccolo orticello botanico.
“Il giardino botanico è il luogo ideale dove sporcarsi le mani e aiutare la natura – ha sottolineato la direttrice del museo Željka Modrić Surina –. Negli ultimi anni in giro per la città sono stati aperti numerosi orti botanici, ma quello che manca a Fiume è un grande ‘polmone verde’ sul modello di molte città europee. Tuttavia, anche questo nel prossimo futuro diventerà realtà”.
Infatti il Museo, in collaborazione con la Città, sta portando avanti un’iniziativa per trasformare il parco Nikola Host, che si trova proprio in prossimità della struttura, in un grande orto botanico.
“Vogliamo dare fiumani uno spazio di scambio e di diffusione del patrimonio ambientale che abbiamo il dovere di tutelare – ha spiegato il sindaco Vojko Obersnel –. Un luogo aperto a tutti dove ammirare piante autoctone, piante rare e quelle a rischio di estinzione. L’area è concepita come uno spazio polifunzionale per la conservazione e la valorizzazione delle specie vegetali ma anche per attività di ricerca, didattica e divulgazione scientifica”.
Un’idea che parte dalla straordinaria biodiversità vegetale della nostra Regione. Il fatto che soltanto l’arcipelago chersino-lussignano ospiti circa 1.500 specie vegetali contro le 1.200 dell’intera Gran Bretagna deve, a detta della direttrice Željka Modrić Surina, spronarci a tutelare una ricchezza che purtroppo con le attività antropiche, unite ai cambiamenti climatici, rischia di scomparire per sempre.