Il Museo della Farmacia vede la luce in Cittavecchia

Dopo circa un anno di preparazioni, inaugurata ieri, in Calle dei Canapini, la nuova sezione dell’ente museale cittadino, nata da un’idea dell’imprenditore Ivo Usmiani

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Il Museo della Farmacia vede la luce in Cittavecchia

Sarà un serpente in 3D ad accogliere i futuri visitatori del Museo della Farmacia, inaugurato ieri in Cittavecchia a Fiume. Una serpe, che con il bastone di Esculapio, simboleggia la medicina e la farmaceutica, professioni d’importanza vitale, volte alla salvaguardia della salute dell’uomo. In omaggio alle stesse, un piccolo tassello del ricco patrimonio farmaceutico, risalente al passato ma anche al presente, è stato esposto in quella che è considerata una delle nuove sezioni del Museo Civico. Collocato in Calle dei Canapini, l’allestimento permanente è nato da un’idea di Ivo Usmiani, fondatore e oggi presidente del Consiglio d’amministrazione della casa farmaceutica fiumana Jadran galenski laboratorij (JGL), eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Il progetto è stato reso possibile grazie all’interessamento e alla collaborazione della Città di Fiume e del Museo Civico, e ha visto la luce in poco più di un anno. Non soltanto farmacista di professione, valente imprenditore, ma anche collezionista appassionato di reperti d’epoca legati alla professione, Usmiani ha raccolto nel corso degli anni una notevole collezione d’oggetti di valore, che non ha potuto finora esporre per insufficienza di spazio. È nata così l’idea di realizzare un Museo nel quale presentare a un pubblico più vasto i reperti raccolti, ma anche raccontare la storia della farmaceutica in generale, con un segmento a parte relativo a Fiume.

A destra gli antichi scaffali dell’ex farmacia di via Krešimr, a sinistra quelli provenienti da Traù

Ad appassionarsi al progetto, anche la municipalità, che ha deciso d’inglobarlo nel programma di Fiume Capitale europea della Cultura e concedere lo spazio in Cittavecchia. Il Museo Civico ha reso il proprio supporto professionale, mentre l’azienda “Ljekarna Jadran”, ha donato il mobilio mancante e i reperti storici. Significativo inoltre l’apporto di partner privati, con donazioni varie.

Piccola parte dei reperti esposti
IVOR HRELJANOVIĆ

“Missione della JGL era porre l’accento sull’importanza della farmaceutica e della produzione di medicinali, dagli albori fino ai giorni nostri, come uno dei simboli dell’identità storico-culturale, economica e spirituale della città e della Regione”, ha spiegato ieri nel suo intervento, Eva Usmiani Capobianco, responsabile del progetto del Museo e membro del Consiglio d’amministrazione della casa farmaceutica fiumana.

“Ci sono voluti trent’anni di ricerche per raccogliere una collezione di questa portata e oggi sono oltremodo orgoglioso di poter presentare il ricco patrimonio della farmaceutica nazionale e locale, che non ha nulla da invidiare a quella mondiale, arricchita dalla raccolta letteraria privata del dottor Vladimir Grdinić, un’autorità nella storia della farmaceutica”, ha detto invece Ivo Usmiani.

Il serpente in 3D all’ingresso del Museo

Come specificato prima, parte dei reperti è stata donata dall’azienda “Ljekarna Jadran” e precisamente il mobilio appartenente alla farmacia-laboratorio di via Krešimir in Braida, sita di fronte alla Stazione ferroviaria. L’antico mobilio è stato smantellato con cura e ora occupa una sezione importante del Museo. Le alte, possenti e massicce vetrine sono riempite a regola d’arte con contenitori di vetro, ceramica e terracotta recanti ancora i nomi dei medicinali o delle erbe che venivano conservati all’interno. Un’altra struttura di questo tipo è stata recuperata anni fa dallo stesso Usmiani. Si tratta del mobilio della farmacia di Traù (Trogir) in Dalmazia, che rischiava di venire non soltanto smantellato, ma di scomparire per sempre, e che oggi fa bella mostra nel Museo creando così, con il mobilio fiumano, una visione d’altri tempi, quando le farmacie erano dei veri e propri laboratori di salute.
Ai presenti, tra cui i rappresentati della Regione litoraneo montana, dell’Università di Fiume, del Ministero della Cultura, dell’Albo nazionale dei farmacisti e dei medici, si sono rivolti anche il sindaco Vojko Obersnel e il direttore del Museo Civico, Ervin Dubrović, i quali hanno ringraziato Ivo Usmiani per la sua visione, ora condivisa con un pubblico più ampio. “L’arte, la cultura e l’imprenditoria nel corso della storia, sono legati in modo inscindibile. Senza quest’ultima, oggi sicuramente non avremmo il ricco patrimonio storico, né questo gioiello culturale”, ha affermato Dubrović.

Il Museo della Farmacia è stato concepito in più segmenti collegati tra loro e rappresentati dall’orto della guarigione, precisamente un erbario di piante medicinali, dalla linea del tempo con segnati i 18 punti fondamentali, dalla farmaceutica, dal laboratorio, da uno spaccato dei personaggi meritevoli dello sviluppo farmaceutico a livello nazionale, dalla biblioteca e dalla farmacia d’epoca, dalla storia della farmacia a Fiume e da una piccola rivendita di souvenir tematici. Il tutto progettato in chiave moderna con una guida tridimensionale, un serpente appunto, che accompagna i visitatori nella visita. Inoltre, l’illuminazione è stata ideata a forma di molecole dei prodotti più noti dell’azienda JGL.
Il Museo sarà a disposizione del pubblico da martedì a sabato, dalle ore 10 alle 19, e domenica dalle 10 alle 14. Per le visite guidate e gruppi più numerosi, è auspicabile contattare il Museo Civico tramite la sua pagina web.

22.10.2020., Rijeka – Otvorenje JGL Muzeja farmacije u Uzarskoj ulici. Specijelizirani muzej u kojem je prikazana hrvatska i svjetska povijest farmacije. predsjednik Upravnog odbora JGL-a Ivo Usmiani Photo: Goran Kovacic/PIXSELL

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