Il giornalismo, mestiere che conquista e appassiona

Prosegue la collaborazione tra le scuole CNI e l'Ente giornalistico editoriale EDIT. Il caporedattore del nostro quotidiano, Ivo Vidotto, ha incontrato gli allievi della SMSI

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Il giornalismo, mestiere che conquista e appassiona
Ivo Vidotto durante la lezione. Foto Goran Žiković

Nell’ambito del progetto volto alla collaborazione tra le scuole della CNI e la Casa editrice Edit, questa mattina, lunedì 5 febbraio, il caporedattore del nostro quotidiano, Ivo Vidotto, ha tenuto una “lezione” di giornalismo presso la Scuola media superiore di Fiume, alla quale hanno preso parte gli allievi delle quattro prime classi, nonché quelli delle seconde dei ginnasi linguistico e generale. Un’occasione per scoprire quanto sia complesso, ma altrettanto interessante, il lavoro del giornalista, come spiegato dal preside Michele Scalembra.

“Si tratta di un progetto che ha come scopo creare un giornale come la Voce del popolo, però fatto interamente da voi, sia per quanto riguarda gli articoli che le foto – ha detto Ivo Vidotto ai ragazzi –. Fare il giornalista non significa essere delle persone speciali. Tutti voi nel vostro piccolo siete dei giornalisti, anche se non vi rendete conto. Come? Quando raccontate un evento ai vostri amici, fatte in realtà lo stesso lavoro del giornalista che ha il compito di trasmettere la notizia ai lettori. Non tutti, però, lo fanno allo stesso modo perché vediamo e percepiamo gli eventi in modo diverso. Ciò significa che un evento può venir raccontato in vari modi, tenendo però conto del fatto che i dati devono essere esatti e veritieri. Purtroppo oggi ci sono tante notizie false che circolano per lo più in rete, le cosiddette ‘fake news’ e quindi un bravo giornalista deve saperle riconoscere, indagando ulteriormente per scoprire la verità e piazzarla come tale”. Le persone sono portate a credere a quello che sentono, tante volte senza verificare la notizia”.

Leonarda

Non è mancata poi una breve lezione sulle delle 5 W del giornalismo (who, when, what, why, where – chi, quando, cosa, perché e dove), su come viene diviso il giornale partendo dalle notizie più importanti e su come va strutturato un articolo.

Nika

Per spiegare come un giornalista può influire su un dato fatto, Vidotto ha preso come esempio una critica fatta da uno dei ragazzi riguardo ai propri allenamenti di calcio che avvengono in tarda serata, ovvero dalle 21 alle 23, il che influisce spesso anche sullo studio di chi vi partecipa. “Il giornalista potrebbe, ad esempio, chiamare il responsabile, chiedere come mai gli allenamenti avvengono così tardi e se sarebbe possibile cambiare qualcosa, in modo che i ragazzi non vadano a letto verso mezzanotte, visto che al mattino hanno lezione. In questo caso, chi di dovere, magari cercherebbe di risolvere il problema. Quando vengono scritte delle critiche negative nei confronti di qualcosa o qualcuno, in realtà si cerca di cambiare ciò che a molti non va bene. Ecco perché tutti noi possiamo cambiare la situazione attuale anche scrivendo e presentando i problemi”, ha detto Ivo Vidotto.

Iskra

Non tutti sono bravi a scrivere, però alcuni dei ragazzi presenti hanno espresso il desiderio di collaborare in un certo modo. Leonarda ha dichiarato di aver apprezzato la lezione. “Mi piace parlare, scrivere e argomentare, motivo per il quale sarei interessata a partecipare al progetto, magari scrivendo della nostra scuola, facendo interviste ai ragazzi”, ha detto.
Anche Nika ha espresso il desiderio di partecipare alla stesura di un testo. “Sarebbe interessante far parte di un gruppo e scrivere temi interessanti, cose che succedono anche a scuola, perché no”.

Roža

Iskra, entusiasta di ciò che è stato proposto, ha affermato che “il progetto mi sembra una cosa molto creativa e fattibile. Mi è piaciuta in particolar modo la proposta fatta dal caporedattore riguardo al paragone tra la scuola di una volta e quella di oggi, dove si potrebbe intervistare i nostri professori e gli alunni, e vedere le differenze del sistema scolastico in questi anni. Mi piace scrivere e forse un giorno potrei anche fare la giornalista, penso che sia un lavoro molto interessante. Non ho avuto occasione di visitare la casa editrice Edit, però mi piacerebbe vedere da vicino com’è il lavoro dei reporter”, ha detto Iskra.

Roža invece pratica sport, la pallavolo, e quindi sarebbe interessata a intervistare magari altri alunni inclusi nel campo dello sport. “Mi piace più parlare che scrivere, però penso che sarebbe interessante provare a scrivere un articolo”, ha concluso.
Domani è previsto un incontro con i ragazzi delle restanti seconde classi, delle terze e della quarta del ginnasio matematico-scientifico.

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