Il fascino del recupero della storia cittadina

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Il fascino del recupero della storia cittadina

Fiume si sta facendo sempre più bella. Sarà per il titolo di Capitale europea della Cultura di cui la città sarà insignita nel 2020, o forse semplicemente perché “l’abito (non) fa il monaco”, sta di fatto che nei prossimi due anni la municipalità provvederà a cofinanziare il rifacimento delle facciate e dei tetti di nove edifici, ubicati quasi tutti nel centro cittadino, alcuni dei quali storici. Interventi più che necessari, che contribuiranno a far risplendere una città che finora – almeno per quanto riguarda il suo aspetto – è sembrata un po’ la… bella addormentata nel bosco, sempre in ritardo rispetto alle altre. 

Grazie a uno stanziamento di 6,5 milioni di kune dal Bilancio cittadino (“tassa sui monumenti“), tra il 2019 e il 2020 si procederà con la ristrutturazione di tre palazzi che hanno un valore storico-architettonico e storico-urbanistico, cioè quelli in via Antun Dalmatin civico 7, Anton Gnamb civico 2 e Vjenceslav Novak civico 18. Sono cinque, invece, gli edifici dall’architettura ben definita, che si rifaranno il look nel prossimo biennio, ovvero quelli delle vie Pavao Ritter Vitezović (civico 2), Šime Ljubić (civico 4), Verdi (civico 5), Ante Starčević (civico 2) e Trpimir (civico 5). L’ultimo dei nove palazzi che verranno rimessi a nuovo è la storica Casa Nave in Belvedere (civico 19 di via Matko Laginja), che è parte del patrimonio monumentale. 

Nel selezionare i palazzi per cui è necessario un urgente intervento, la Città ha considerato alcune priorità come appunto il loro valore storico-patrimoniale-architettonico-urbanistico, ma anche le condizioni in cui versa ciascuno degli edifici, la loro proprietà (sono in maggioranza privati) e le caratteristiche (edifici residenziali e residenziali e d’affari). 
Sette dei palazzi in questione (quelli di via Antun Dalmatin, Anton Gnamb, Pavao Ritter Vitezović, Šime Ljubić, Verdi, Ante Starčević e Trpimir) rientrano nella zona A (prioritaria) per i quali la Città coprirà il 50 per cento degli interventi. Alle rimanenti due (Matko Laginja e Vjenceslav Novak), verrà retribuito invece il 40 p.c. delle spese.
Al bando di concorso per il cofinanziamento dei lavori di rifacimento delle facciate hanno aderito 40 edifici, ma soltanto nove hanno soddisfatto i criteri previsti. Le prime impalcature saranno montate a breve su cinque dei palazzi scelti dalla Città, mentre per i rimanenti quattro, tra cui anche Casa Nave, si dovrà attendere il 2020.

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