È stata un serata di festa, di aggregazione e anche di amarcord quella di ieri al Centro per le donazioni di sangue di Pećine, dove numerosi donatori e volontari si sono ritrovati per celebrare il quinto anniversario dall’inizio dell’attività. Da quel 29 ottobre 2013 sono passati cinque anni e 2.501 donatori, tra cui 739 che hanno steso il braccio per la prima volta. Di “sangue” sotto i ponti da allora ne è passato parecchio e passo dopo passo il Centro è iniziato a crescere e a consolidarsi grazie ovviamente ai donatori che hanno sempre risposto “presente”, sia che si tratti di donazioni ordinarie che di quelle straordinarie, non risparmiandosi mai quando si trattava di aiutare il prossimo. Ed è proprio a loro che è stata dedicata questa giornata speciale, per il loro gesto di grande umanità e solidarietà. Senza chiaramente dimenticare i numerosi volontari e donatori non più attivi i quali, pur non potendo donare per motivi di salute o di età, collaborano gratuitamente a tutte le attività di promozione, sensibilizzazione ed educazione, e che fin dal primo giorno hanno sempre condiviso e supportato il percorso del Centro. La serata non si è inoltre limitata esclusivamente alle celebrazioni, ma è stata anche un’occasione per riflettere sul grande valore del dono, oltre che ribadire come l’impegno solidale debba essere al centro dell’agire di tutti coloro che si impegnano a favore dei malati, di chi si trova in stato di bisogno e, più in generale, a favore dell’intera comunità. La manifestazione è stata poi anche un momento di avvicinamento ai nuovi donatori e di sensibilizzazione alla donazione del sangue, un gesto semplicissimo che salva la vita di tante persone. Come hanno infine sottolineato i
presenti, il Centro ha davanti a sé ancora molta strada da percorrere e a questo proposito uno sguardo particolare è stato rivolto soprattutto ai giovani. A loro va infatti trasmesso il messaggio di fare pulsare ancora di più il loro cuore e di intraprendere scelte che li renderanno donne e uomini migliori, oltre a garantire così il ricambio generazionale, quanto mai necessario in questo momento con l’invecchiamento della popolazione.