«Il 2020 è stato un anno incerto e difficile»

Il presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, ha tirato le somme di un anno particolarmente duro, all’insegna della pandemia di Covid-19

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«Il 2020 è stato un anno incerto e difficile»

“È stato un anno particolarmente difficile e incerto, durante il quale diversi progetti hanno subito determinate modifiche, ma in compenso ne abbiamo realizzato di nuovi, fino ad ora impensabili. Il tutto in piena pandemia di Covid-19, che ha colpito l’intera umanità. Un’era nuova a cui tutto il mondo è dovuto adattarsi, e così pure noi, nel nostro piccolo, abbiamo tentato di uscirne al meglio supportando finanziariamente i piccoli imprenditori e dando loro modo di continuare a produrre. Una significativa fetta di sussidi è andata anche al settore medico-sanitario che abnegazione e coraggio sta lottando in prima linea contro il virus. Sostegno è stato porto, infine, al resto dei programmi, quelli relativi alla cultura, allo sport, all’istruzione, allo sviluppo economico ed ecologico, che bene o male, sono stati portati a termine o sono in dirittura d’arrivo. Tra qualche giorno finirà questo 2020 così diverso, che nonostante tutto speriamo di aver superato a pieni voti”. Così ieri, il presidente della Regione, Zlatko Komadina, durante il consueto incontro con i media del lunedì, l’ultimo di quest’anno. Ha accennato quindi all’annoso problema del terminal GNL e dello studio sull’impatto ambientale, che ha dimostrato ancora una volta che tutte le valutazioni fatte dalla Regione e dal Comune di Castelmuschio sull’isola di Veglia erano fondate. “In questo momento con il rigassificatore ancora in fase di rodaggio, stiamo assistendo a un inquinamento acustico sopra la soglia di legge. Sarà la Regione a richiedere adeguate misurazioni del rumore e a prendere i dovuti provvedimenti. La seconda questione riguarda l’ormeggio delle navi, dopo che si è visto quali sono state le difficoltà nei giorni scorsi, con la bora in subbuglio, nel far attraccare una di queste giganti unità. Ci sono voluti tre rimorchiatori per tenerla ferma. La Regione è stata la prima a opporsi alla costruzione di un terminal di questo tipo, ovvero collegato alla terraferma. Si tratta di un impianto che andrebbe edificato in mare aperto”.

Il terminal GNL a Castelmuschio sull’isola di Veglia

Goran Petrc, a capo dell’Ufficio regionale, ha reso noto che sono stati pubblicati i bandi di gara per i programmi delle minoranze nazionali, delle associazioni e dei sussidi, per un valore di 3,2 milioni di kune, che serviranno a finanziare circa 600 progetti.

“Negli ultimi cinque anni la Regione si trova ai primi tre posti per quanto concerne i progetti finanziati tramite i fondi europei”, ha precisato il direttore dell’Agenzia di sviluppo regionale, Vedran Kružić, affermando che in quando ai finanziamenti dell’Ue, sono in corso i preparativi per il nuovo periodo finanziario. “Negli ultimi cinque anni sono stati investiti ben 6 miliardi di kune, che contemplano pure gli investimenti stradali verso Fiume. Per la prossima fase sono in preparazione altri 315 progetti. In percentuale, fino ad ora siamo riusciti a sfruttare l’80 p.c. dei fondi assicurati per il Piano strategico regionale, che terminerà nel 2023. È in atto un piano di sviluppo volto alla rivitalizzazione del Gorski kotar, dove abbiamo aperto un ufficio con due dipendenti che s’occupano delle pratiche relative ai finanziamenti tramite i fondi dell’Ue, mentre le isole quarnerine hanno saputo sfruttare la maggior parte delle sovvenzioni a livello nazionale”.

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