
Il misterioso fascino di una bottiglia incrostata di mare e scolpita da elementi corallini e conchiglie non lascia indifferente nessuno. Ne sono ben consapevoli i tanti produttori locali e sloveni che, da nove anni a questa parte, nell’ambito dell’evento “Vino i vruja” organizzato dall’associazione “Ikarski barkajoli”, hanno scelto di affidarsi ai fondali marini di Ica per la maturazione dei loro rinomati vini. In tale contesto, nella mattinata di sabato, alla presenza del sindaco di Abbazia, Fernando Kirigin e di un nutrito gruppo di curiosi locali e turisti, i membri della stessa, affiancati dai sommozzatori dei vigili del fuoco professionisti e volontari della Perla del Quarnero hanno raccolto 4.500 fiasche di nettare di Bacco affinate lo scorso anno (sommerse alla profondità di 20 metri e alla temperatura fino a 19 gradi) e ne hanno immerse altre, posizionate nelle apposite ceste di metallo.
A detta dei responsabili, grazie al particolare microclima che si viene a creare, all’influsso dell’acqua potabile, nonché del movimento delle correnti e delle onde che cullano le bottiglie, con questo tipo di metodo di invecchiamento il bouquet del vino si presenta al palato ricco, complesso e di eccellente qualità.
A confermarlo è stato anche il produttore sloveno Rudi Meglen, secondo il quale lo stesso è caratterizzato da bassa acidità, morbidezza, complessità e trama corposa conferitagli dai tannini, nonché risulta unico e diverso. Sulla falsariga delle sue parole, l’istriano Josip Vorić ha rilevato che “il mare stabilizza e allunga la vita alla Malvasia, donandole un sapore pieno e completamente dissimile da quella non sommersa”.
Tra le aziende e i produttori vinicoli coinvolti nella pratica vi sono la Ferenac, la Herman, l’Acinger con la “Belica”, i vini Mandić, Karleuša wines, Kabola, Rossi, Prelac, Fuhtar, Vorić, Marčeta, Vozila, Franković, Mate Kliković (Austria) e Meglan (Slovenia). Riguardo alle stesse, il presidente della summenzionata associazione, Vjekoslav Zahej, ha riferito che “siamo particolarmente soddisfatti dell’adesione e della collaborazione con i produttori. Ci rallegra soprattutto il loro compiacimento relativo alla qualità dei vini a seguito della maturazione nella corrente marina, il che hanno potuto appurare anche i visitatori nel corso della degustazione”. Ricorderemo che a sostenere la manifestazione sono stati la Città di Abbazia, l’Ente per il turismo abbaziano, l’albergo Villa Schubert di Ica, nonché le imprese “2MD” e “Goga”.
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