Come ormai da tradizione, nell’ambito della Settimana della cultura fiumana e della ricorrenza dei Santi Patroni San Vito, Modesto e Crescenzia, ha avuto luogo ieri mattina, negli spazi del Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Fiume, la presentazione del numero 46 della rivista “Fiume. Rivista di studi adriatici”, fresco di stampa, da parte del presidente della Società di Studi fiumani (SSF), Giovanni Stelli e dal direttore del Museo Archivio Storico di Fiume a Roma, Marino Micich. A porgere i saluti iniziali sono stati la responsabile Gianna Mazzieri-Sanković e il vicepresidente per la Ricerca e la cooperazione internazionale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume, Luca Malatesti, affiancati dalle professoresse Iva Peršić, Maja Đurđulov, Corinna Gerbaz-Giuliano e Isabella Matticchio e dal professor Diego Sbacchi della Facoltà di cui sopra, nonché dalla fiumanologa Saša Potočnjak, del Dipartimento di Croatistica e dai rappresentanti degli studenti.
Si continua, nonostante tutto
La professoressa Mazzieri-Sanković ha voluto ricordare che, tre anni fa, il suddetto Dipartimento ha siglato un accordo di collaborazione scientifica con la SSF, relativo alla ricerca e agli studi che vedrebbero una comunanza di interessi, in quanto lo stesso, che quest’anno celebra 10 anni di attività, è nato in un territorio di grande presenza italiana autoctona, la quale cerca di produrre una determinata cultura e che continua fare ricerca, rilevando che “Vi sono argomenti ancora non esplorati di cui noi vogliamo fare tesoro e dare ampia diffusione. Finalmente, dopo gli anni di pandemia che ci hanno frenati e tanti altri problemi tecnici, siamo riusciti a organizzare il Convegno internazionale, che ha avuto un riscontro importante. Speriamo che sia il primo e l’inizio di una fruttuosa collaborazione”. Sulla scia delle sue parole Stelli ha ribadito il consolidamento della collaborazione tra la SSF e il Dipartimento di Italianistica, con l’ottenimento di risultati notevoli, ricordando che l’istituzione che presiede nel 2023 celebrerà il suo centenario. “La Società è stata fondata a Fiume nei locali dell’attuale SMSI e la rifondazione della stessa a Roma negli anni ‘50 da parte degli esuli ha voluto segnare una continuità, al di là del trauma e dalla cesura costituita dall’esodo dalla stragrande maggioranza della popolazione italiana di Fiume all’indomani della Seconda guerra mondiale. Se non teniamo presente questo aspetto e lo oscuriamo non facciamo un’opera di verità, bensì di nascondimento e di mistificazione. Detto ciò bisogna rilevare che noi stiamo operando per gettare dei ponti e non delle barriere, ovvero stiamo cercando di recuperare la complessità, la ricchezza della nostra storia e di quella dell’area dell’Adriatico orientale (e dell’Europa orientale in generale), il che significa recuperare le differenze e le diversità, contro le semplificazioni che hanno caratterizzato il XX secolo con delle ripercussioni devastanti. Noi stiamo cercando di operare in un senso diverso. Il concetto di “nazionalità” in queste terre era di natura culturale e non politica e noi abbiamo nel nostro dna la pluriculturalità, il che significa arricchirsi della diversità. I ponti, quindi, si fanno tra due sponde. Questo è lo spirito che anima la politica culturale della nostra Società. L’importante è confrontarsi e non creare muri di divisione”, ha spiegato il relatore, puntualizzando che l’ultimo numero della rivista Fiume è dedicato in apertura al Convegno di cui si è accennato in precedenza e che rappresenta il preludio di una pubblicazione speciale della stessa, che dovrebbe uscire in autunno, con gli atti del sunnominato congresso. A seguire, alla fine dell’anno, verrà pubblicato anche un terzo numero.
Successivamente la parola è passata a Micich, il quale ha ricordato i tanti riconoscimenti (quali quello da parte del Ministro della cultura Dario Franceschini e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali) e le collaborazioni (con l’Università Niccolò Cusano, con il Museo civico di Fiume, con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e tanti altri), effettuate dalla Società.
L’incontro si è concluso con brevi interventi dei professori presenti inerenti al desiderio di continuare la proficua collaborazione nella quale, si spera, gli studenti potranno venir maggiormente e più concretamente inclusi.
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