
Mancano due settimane alla grande Sfilata internazionale del Carnevale di Fiume. L’evento, in programma il 2 marzo, vedrà nuovamente partecipare anche il gruppo Circolo della Comunità degli Italiani di Palazzo Modello. Quest’anno la maschera sarà dedicata a Casanova, in vista del 300º anniversario dalla nascita dell’intrigante viaggiatore e letterato veneziano Giacomo Casanova.

L’idea di questo costume è nata durante i laboratori che si sono svolti nell’ambito del progetto socio-culturale “Casanova 300” (di cui è attivo il sito www.leduesponde.net) promosso dall’Unione Italiana unitamente alle Comunità degli Italiani di Orsera, Fiume e Lussinpiccolo, con la collaborazione dei Comuni e degli Enti turistici di Lussinpiccolo e di Orsera, il Carnevale di Lussino, l’Atelier Ca’ Macana di Venezia, la campionessa di voga veneta Gloria Rogliani, Europa Adriatica Nordest e Bellini Canella. Gli interessati dei tre suddetti sodalizi, hanno avuto quindi la possibilità di realizzare, nei mesi di novembre e dicembre scorsi, le maschere veneziane, le “baute”, guidati dal Maestro Carlos Brassesco, sia nella versione classica bianca che in quella decorata (nota nell’immaginario collettivo come la “maschera di Casanova”). Quest’anno quindi alla CI di Fiume si uniranno anche i “Casanova” di Lussinpiccolo e Orsera nonché gli attivisti delle CI di Abbazia e Laurana. Immancabili gli ospiti di Este, che tradizionalmente si aggregano alla comitiva fiumana. Insomma, un bel numero di potenziali Casanova, che sfileranno lungo il Corso portando un po’ della bellissima atmosfera del Carnevale di Venezia anche a Fiume.
Per decorare al meglio le baute, al sodalizio di Palazzo Modello è stato organizzato un laboratorio artistico assieme a Loredana Musizza di Parenzo che per tantissimi anni ha realizzato ed esportato maschere a Venezia. “Ho chiuso il mio laboratorio l’anno scorso dopo 25 anni di lavoro. Ho lavorato per tantissime aziende cinematografiche, le mie maschere sono state usate in vari film. A dire il vero, non so nemmeno io per quanti e per quali. Le maschere sono state sempre realizzate rigorosamente in cartapesta perché sono a sfavore della plastica. Il mio era dapprima un hobby perché vivendo per anni a Venezia ho vissuto il Carnevale in prima persona. Un evento che ti prende completamente. Ho iniziato a fare maschere con le piume e nel 1997, rientrati in Istria, ho aperto il laboratorio artigianale con mio marito nel Comune di Torre Abriga. La mia passione nasce per caso perché mi piace creare. Stando a Venezia ho avuto l’occasione di cimentarmi poi nel campo del Carnevale”, ci ha raccontato Loredana Musizza, la quale oltre ad aver portato le baute, ha assicurato anche per i partecipanti tutta una serie di materiali e merceria di grande qualità, alcuna proveniente anche dai grandi stilisti e che a suo tempo è stata usata proprio per la realizzazione delle maschere fatte per i lungometraggi. Ecco che quindi, grazie alla fantasia dei presenti e all’aiuto di Loredana, in un batter d’occhio le baute si sono trasformate in dei veri capolavori, con tanto di lustrini, perline, pailettes degni del maestoso Carnevale di Venezia. Non c’è dubbio che a Fiume il gruppo farà un figurone!

Foto: PATRIZIA CHIEPOLO

Foto: PATRIZIA CHIEPOLO
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